107-conco | conda-fruga | frutt-mirac | miro-repli | repug-tisu | tite-zwei
              grassetto = Testo principale
     Parte    grigio = Testo di commento

2505 5 | liberto presente o passato di Tite o Tizio. In modo analogo 2506 5 | genitivi, per esempio, l'etr. Titesa o Titesi, perchè dicono: « 2507 5 | esempio, l'etr. Titesa o Titesi, perchè dicono: «di Tizio», 2508 5 | compagni»; e similmente «Titesia» e «Titesio», e però «di 2509 5 | similmente «Titesia» e «Titesio», e però «di Tito», intitolarono 2510 5 | e «Titesio», e però «di Tito», intitolarono i Toscani 2511 7 | sta scritto: ethrse Tinsi tiurim, e con varii e minuti ragionamenti 2512 3 | e thui aras (Lenno, arai tiz), ossia quindi circa: «ara 2513 5 | language is comprehensible only to themselves»; e lo riprova 2514 5 | Perocchè di quelle che si toccano a un di presso colle latine ( 2515 3 | intendere affatto, senza toccare tuttavia della dichiarazione 2516 7 | questi soli, e non abbia toccato con uguale libertà alla 2517 5 | dei genitivi in -al, e si tolgano le parole così uscenti all' 2518 5 | consiglio», e col lat. tongere e ted. denken «pensare»: 2519 7 | sopra pietre in figura di tori; manca pure in Atene 2520 3 | Similmente erasi in molti modi tormentato un ignoto hectam: ed ecco 2521 4 | qualche lunghissima bilingue tornasse impossibile scoprire l'arcano, 2522 7 | Latini dissero veramente tortivum il «mosto torchiato», e 2523 4 | face antiquaria i mille tortuosi meandri del pensiero classico, 2524 5 | parecchie volgari donne della Toscana antica, si tocca in molti 2525 6 | così la frequente omissione totale o parziale delle vocali, 2526 | tra 2527 4 | omai fra chi più o meno traduce i testi etruschi tutti, 2528 3 | Nethuns pel lat. Neptunus, traduciamo: in septuma; sicchè insieme 2529 6 | riunite in un solo volume la traduzione e il commento delle maggiori 2530 5 | riconoscono altresì le poche a noi tramandate come vere etrusche (per 2531 2 | filologi e storici, specie transalpini. E ciò per due motivi principalmente. 2532 2 | ci ammonisse, non doversi trarre alcuna deduzione a favor 2533 6 | facilmente dalla critica trascorre all'ipercritica, e scambia 2534 Bibl | V, 1995, pagg. 256-266.~Trascorsero appena tre anni, dacchè 2535 7 | del meraviglioso cimelio, trascritta di sua mano e riprovata 2536 3 | giusta le regole della trascrizione etrusco-latina, diventa 2537 4 | se qualche costrutto si trasse da sì cospicui trovamenti, 2538 3 | l'ignoriamo di certo, o, trattandosi di materia scimiesca, almeno 2539 6 | risero grassamente, «quasi si trattasse d'etrusco», gli uditori 2540 5 | Alfni Nuvi, Lth. Seiante Trepu»: congruenza tanto più notevole, 2541 5 | Tiberio Gracco, padre del tribuno, adirato a proposito di 2542 1 | reto-etrusca della situla tridentina offrisse, in parte declinata, 2543 1 | morto console inglese a Trieste, gli narrò il caso, che 2544 1 | quelle (vinum trinum o vinm trin).~Furono undici le bende 2545 1 | parte coniugata (vinutalina trinache) una frase caratteristica, 2546 1 | ripetuta in quelle (vinum trinum o vinm trin).~Furono undici 2547 5 | col lat. Laverna, la[vi]tro, lautus, lucrum; così Thanchvil, « 2548 6 | poco all'Asia stessa ed a Troia, accennarono, per quel che 2549 6 | sappiamo, in tanto subisso di troianerie, le indigene tradizioni 2550 6 | peregrinazioni dei profughi Troiani, la narrazione di Erodoto 2551 5 | qual col parlare mozzo la tronca, come i Franceschi e Provenzali, 2552 4 | si trasse da sì cospicui trovamenti, e se, cioè, più o meno 2553 2 | identici o poco diversi; trovammo più esempi della terza plurale - 2554 5 | osto, parecchi fin d'ora trovano soltanto per via di questo 2555 6 | parte mostrammo omai di trovarci, per nostra ventura, a buon 2556 6 | vedervi. Come veri Etruschi si trovarono, contro ogni aspettazione, 2557 6 | potranno essi per avventura trovarsi anche nella Lidia, e potrà 2558 1 | egli stesso della singolare trovata, erasi chiesto se per avventura 2559 1 | gl'imbalsamatori egizi, trovatisi in qualche modo a possederlo, 2560 5 | cognome etrusco, che non trovi riscontro. poi solamente 2561 7 | morire» o «morto»; e nulla si trovò, e fu argomento pur questo 2562 5 | fuori «due» serpenti, e tu-chla e thu-chele-m incontrarsi 2563 5 | ecco infine intitolarsi Tu-chul-cha una Furia infernale, dal 2564 5 | diverse. Similmente afferma Tucidide essere nel bel mezzo di 2565 5 | tanto poco accenna Marco Tullio con quel suo «barbari» a 2566 5 | esempio, come nel Lazio «M. Tullius Cicero», così in Etruria « 2567 3 | Mummia mostrarci hechz he[c]tum accoppiati insieme. A questi 2568 4 | lingua è un mistero», e si tura le orecchie per udir meglio, 2569 7 | suonata all'incirca: «nundina turcolivae sacrivae», ovverosia «nel 2570 1 | Monteroni, senza dire dei Tursha di Karnak, Medinet Abu e 2571 5 | vocali!~Vengo al celebre «Tusci ac barbari» di Cicerone: 2572 6 | affermazione di Seneca: «Tuscos Asia sibi vindicat», come 2573 | tutta 2574 Bibl | Magliano (Colmar, 1885); Die tyrrhen. Inschriften von Lemnos ( 2575 4 | si tura le orecchie per udir meglio, e chiude gli occhi 2576 6 | trattasse d'etrusco», gli uditori di Gellio; e già d'altronde 2577 Bibl | LINGUA ETRUSCA~ ~CORSSEN, Ueber die Sprache der Etrusker ( 2578 1 | 1848-49 da Michele Baric', ufficiale di concetto pensionato della 2579 3 | fra le interpretazioni in ugual grado condannate, omettono 2580 3 | qui s'aggiunge, a riprova ulteriore, che le fasce ci danno insieme 2581 5 | che quelli del Lazio, dell'Umbria, della Campania; nessuno 2582 2 | sodalizio funerario di gente umile e spuria, nelle are e statue 2583 1 | trinum o vinm trin).~Furono undici le bende che la Mummia di 2584 5 | offusca, come i Tedeschi, Ungari ed Inghilesi»; ma, rincarando 2585 7 | mul-ven-, congiunti in una unica parola, più volte si lessero 2586 3 | ripetere che gli Etruschi, unici in Italia e fuori, aggiunsero 2587 7 | pertanto dubiteremo che l'unione di fir, «fuoco» con arth, « 2588 5 | discorso dello storico sta unita, e soltanto rispetto ad 2589 7 | lat. suci, avremo insieme uniti tre vocaboli fra loro, pel 2590 5 | osservazione della Bibliothèque Universelle del novembre 1894 (pagg. 2591 5 | nacque in Piemonte: «the unmistakable accent of the Piedmontese, 2592 3 | etr. thu. Entrambi i dotti uomini si affaticano a render probabile, 2593 5 | Us-il, «Sole», nel latino urere, us-tu-s; e così altri. 2594 Bibl | vol. XI, pagg. 1-64); Der Ursprung der Etr. durch zwei lemn. 2595 5 | dinus per divinus; così Us-il, «Sole», nel latino urere, 2596 5 | Sole», nel latino urere, us-tu-s; e così altri. Non si nega 2597 4 | uscita, e che gli Etruschi usarono esprimere la parentela materna 2598 1 | parole: eslem zathrumis, usate in un epitafio di Bomarzo 2599 5 | contro accettato i nomi usati nella nuova patria pei vincoli 2600 3 | Libitina o Mania o, come usavano dire anche i Falisci, Meania — 2601 5 | si tolgano le parole così uscenti all'analogia delle simili 2602 5 | in faccia l'un l'altro, e uscirono in una grande risata «quasi 2603 6 | come gli arcaismi di Plauto uscissero di bocca alle nonne di casa 2604 5 | scrittura, in direzione, come usò, retrograda, senz'interpunzioni, 2605 7 | dinus», Usil (sole), «ustus».~Procedendo ora a qualche 2606 7 | designato il loro proprio vino usuale, non s'avrebbe quattordici 2607 5 | malamente interpretato col lat. «uxor-que»; quindi puia, «la fanciulla ( 2608 5 | V.~ ~La dottrina dell'italianità 2609 7 | taura chiamarono i Latini la vacca «sterile», sacra alle deità 2610 6 | divenuta quella, quando vadano per le anime di tutti gli 2611 5 | nella sua generalità così vaga, da indicare appena una 2612 6 | indirettamente con pregiudizi vaghi e campati in aria. La loro 2613 3(3)| S'aggiunge adesso il Vainatta (non -axta) d'un'antichissima 2614 3 | per la speranza che il valente contradditore riconosca 2615 7 | qualsivoglia somiglianza valere, lo studio della parola 2616 3 | andasse col lat. simul e valesse «compagnia», ci chiesero 2617 2 | oltr'Alpe qualche caldo e valorosissimo alleato, e numerosi amici 2618 5(6)| di dal Tevere» tanto valse, quanto «in paese straniero», 2619 5 | ariani o anariani, così vanamente, secondo probabilità, vi 2620 4 | stata un sogno di malati vaneggianti.~Contro il Corssen insorse 2621 6 | trovato credenza anche nella vanitosa e decaduta Etruria, torna 2622 2 | malattia mentale, sicchè vano tornava discutere con chi, 2623 4 | il latino soltanto una «variam indolem dialecti»; lo affermò 2624 7 | ethrse Tinsi tiurim, e con varii e minuti ragionamenti e 2625 6 | meramente onomastici, secondo il vario tipo delle nomenclature.~ 2626 1 | ad ore perse di quadri, vasi e anticaglie; la ereditò 2627 5 | le caractère et le parler vaudois restent un inépuisable sujet 2628 4 | aggettivale di lat. vectigal vecligalis, ma sì esponente di caso 2629 4 | chiude gli occhi per meglio vedere. Non li chiude però il Thurneysen, 2630 6 | di presente ci sia dato vedervi. Come veri Etruschi si trovarono, 2631 3 | Ora, fra i piedi della dea vedesi un «pesce»: e però, ricordato 2632 5 | evidenza, affermata6.~Ma vediamo le obiezioni, che contro 2633 6 | cause parecchie però già si vedono o s'intravvedono: così la 2634 2 | colpo mortale»; appresso, veduto che costoro mostravansi 2635 4 | disperanza di sollevare il velo che cuopre le misteriose 2636 7 | appellavano gli Etruschi vena.~Fra gli dêi nominati in 2637 7 | cisitium»;~~~~~~tam[m]era vena-~~~~»~~~~«temperavit vinum»;~~~~~~ 2638 7 | di Giove o «gioviale» e vendemmiatore, che sarà stato circa settembre 2639 Bibl | tirreno-pelasga e alle iscr. venete e alle tirrene di Lenno ( 2640 Bibl | Lipsia, 1886; vol III, Die Veneter, Lipsia, 1891; vol. II, 2641 7 | corrispondente faça o façia dei Veneti — Altro esempio; dissero 2642 3 | le origini dell'alfabeto veneto dall'etrusco: ora egli stesso 2643 | venga 2644 | Vengo 2645 | vengono 2646 | veniamo 2647 | venne 2648 4 | tentativo: il quale, per la ventenne preparazione del valentuomo, 2649 6 | di trovarci, per nostra ventura, a buon porto: perchè omai 2650 | venuti 2651 4 | principio e fondamento di vera interpretazione» arrecò 2652 5 | poche a noi tramandate come vere etrusche (per esempio: lanista, 2653 5 | fanciulla (moglie)», o «la vergine (moglie)», o «la (moglie 2654 4(4)| SCHWEIZER-SIDLER nella Zeischrift für vergl. Sprachforschung, 1872, 2655 5 | doveasi in Roma sentire vergogna e non gloria: sicchè più 2656 3 | Giunone Re[gina]», sembra verisimile che Meanpe debbasi all'incirca 2657 6 | parola romanza letteraria e vernacola: già infatti Dionisio conclude 2658 7 | certezza, ora con molta verosimiglianza, quanto basta de' documenti 2659 5 | personale, di cui si reputa verosimile che l'avvenire dimostri 2660 | verrà 2661 2 | del cimelio: un racconto verseggiato degli atti sacri celebrati, 2662 2 | linee della Mummia fossero versi, verisimilmente saturnii 2663 3 | Arvali siansi date e si diano versioni affatto disparate; sicchè, 2664 4 | neve al sole, e la disputa verte omai fra chi più o meno 2665 5 | in modo apertissimo, pel vestire, ai monumenti, pel cibo, 2666 5 | Etruschi abbiano mangiato o vestito in modo affatto disforme 2667 1 | due distinte custodie di vetro. Ivi le vide e svolse e 2668 3 | conserva un suo enimmatico vhelequ, e omette notare come si 2669 3 | quale, forse perchè non viaggiasse da solo, si diede poi la 2670 1 | inoltre, incontratosi per viaggio con R. F. Burton, morto 2671 4 | per esempio Vipial ossia «Vibialis» per dire «figlio di una 2672 4 | altresì Vipiesa per dire: «di Vibio», ne dedusse egli che solo 2673 1 | nel 1853 il fratello Elia, vicediacono della diocesi di Diakovar, 2674 6 | seguirne passo passo le vicende. Che cento antichi abbianlo 2675 7 | Brugmann, l'eresiarca di una vicina provincia: che, vale a dire, « 2676 1 | impetrato nel 1891 l'invio a Vienna delle fasce monumentali, 2677 4 | nell'Archivio storico del Vieusseux, «che minor disperanza di 2678 5 | occi e poscia, aguate e vievviata» e persino con certi loro: 2679 7 | intorno all'epoca delle feste Vinali d'autunno. Si conferma ora 2680 2 | presuma ricalcarne le orme e vincere la partita da lui perduta. 2681 5 | che, come gli Etruschi, vincitore e più ricco e culto de' 2682 6 | Seneca: «Tuscos Asia sibi vindicat», come quella che soltanto 2683 7 | lora dissero i Latini per «vinello». Avremo adunque:~ ~~~~~ 2684 7 | lora»o «in lora vini».~~~~ ~Nessuno pertanto 2685 5 | suoi soggetti, ma nemmeno vinto e povero e inculto, gettò 2686 1 | declinata, in parte coniugata (vinutalina trinache) una frase caratteristica, 2687 4 | per dire «figlio di una Vipi ossia «Vibia»), ora con 2688 4 | epigrafi, oltre a Vipial anche Vipias per dire: «di Vibia», e 2689 4 | dire: «di Vibia», e altresì Vipiesa per dire: «di Vibio», ne 2690 1 | immaginarsi, che la donna abbia in vita esercitate funzioni sacerdotali, 2691 3 | n svalce e ridà il lat. vitam vixit: ma non serve per 2692 7 | di rado col «succo della vite»; se pertanto, conforme 2693 3 | svalce e ridà il lat. vitam vixit: ma non serve per gli oppositori, 2694 5 | Lazio e le germaniche del vocabolario italiano; laddovve, non 2695 6 | cuneiforme, o qual che si voglia, rilevati, checchè da taluno 2696 3 | voci numerali, e che quindi voglionsi rannodare a thu: ora l'etr. 2697 | voleano 2698 5 | deplorati, nello Specchio, i volgarizzamenti della Scrittura, qual che 2699 Bibl | die Sprache der Etrusker (voli. I, II, Lipsia, 1874—75). — 2700 3 | profitta per le lamine di Volterra delle acute lezioni del 2701 4 | quando l'amico e maestro voltò casacca, egli fieramente 2702 6 | dizionario, riunite in un solo volume la traduzione e il commento 2703 4 | coscienza dottrinale, col quinto volumetto delle Investigazioni etrusche 2704 | vorrebbe 2705 4 | étymologie et en grammaire» e la «vraisemblance parlant plus haut que les 2706 1 | insieme la grotta d'Iside a Vulci, e gli oggetti egizi per 2707 | vuol 2708 5 | occorrono le parole predette, vuolsi sospettare si accenni a 2709 1 | sezioni, separate da spazi vuoti di uno o più righi, o almeno 2710 5 | accent of the Piedmontese, whose own language is comprehensible 2711 | X 2712 6 | erodotea, ignota, ognun sa, a Xanto, storico «diligentissimo» 2713 | XI 2714 | XII 2715 | XIII 2716 Bibl | Rhein Museum, 1886, vol. XLI, pagg. 460-464). – MÜLLER-DEECKE, 2717 Bibl | SKUTSCH, Zu den etrusk. Zahlwörtern (Indog. Forschcungen, vol. 2718 7 | la frase: nunthen zusleve zarve, e si prova che nel Lazio 2719 1 | occorrevano le parole: eslem zathrumis, usate in un epitafio di 2720 4(4)| SCHWEIZER-SIDLER nella Zeischrift für vergl. Sprachforschung, 2721 Bibl | iscr. di Lenno. — SKUTSCH, Zu den etrusk. Zahlwörtern ( 2722 Bibl | 1893). — BUGGE, Beitr. zur Erforschung der Etr. Sprache ( 2723 7 | Mummia la frase: nunthen zusleve zarve, e si prova che nel 2724 Bibl | Ursprung der Etr. durch zwei lemn. Inschr. erläutert (


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