8017-campa | campi-duri | ebbra-incup | indef-orrid | ortag-ritro | riuni-sping | spino-zocco
             grassetto = Testo principale
     Parte, Poesiagrigio = Testo di commento

1 1, 80| Λὑχνος~ ~ ~ ~Lucernina,~forse 2 1, 214| città~coi vetri in fiamme abbacina le barche.~Dove hai lasciato 3 1, 43| pozze di sangue rosso, abbacinante,~selvaggiamente libero,~ 4 1, 55| Lo splendore del sole~ti abbacinava ieri~dolendo~come la piaga~ 5 1, 171| umani~ad un'unica vita si abbandona.~ ~Ma sul lento~tuo andar 6 1, 26| robinie~le tuniche dorate, abbandonando~i drappeggi di nebbia in 7 1, 175| vento~una folata di stelle~s'abbatteva ai vetri.~ ~Fino all'alba~ 8 1, 227| battiti – ed un solo~ultimo abbeverarsi della vita.~A riva di neri 9 1, 14| perché il morente dio s'abbeverasse~del mio sangue. Poi restare, 10 1, 169| colore biondo~senza confini.~Abbeverate di cammelli chiamano~lembi 11 | abbiano 12 3, 286| abbozzo~ ~ ~ ~Io penso questa sera~ 13 1, 11| viale, si protendono~per abbracciarne il suono. Ogni rintocco~ 14 1, 205| affacciano le donne~a tricolori abbracciate;~gridan coraggio~nel vento~ 15 1, 208| andando così noi nel sole~abbracciati.~ ~Gracili reti bionde~imprigionavano 16 3, 287| passerà vicina, calda, bianca,~abbrividendo con le spalle nude~all'aria 17 1, 99| sera~in una stanza che si abbuia –~ ~8 settembre 1933~ 18 1, 96| Le nebbie sopra gli abissi~percorse dal vento~sollevano 19 1, 88| tu~Maria –~incolume nell'abside~della tua cattedrale –~curva 20 1, 103| serrano intorno~alla fronte accaldata~del bimbo~che – sporto sul 21 1, 236| salgono nenie~di zingari accampati sulle strade...~ ~Pasturo, 22 3, 280| gemme scure, informi,~chiuse accanitamente.~E quando il lavorìo della 23 1, 4| socchiudevo un po' gli occhi; accarezzavo~i contorni e i colori tra 24 3, 286| radici~in un balenio estremo accecante~sorgerà correrà per il fusto~ 25 1, 125| pensiamo che basti il pianto~ad accender la lampada dei morti.~Olio 26 1, 95| risveglio,~dolce come l'accendersi~di una lampada fioca:~il 27 1, 210| sulle pareti nere.~ ~Si accendon le tue dita sulla pietra~ 28 3, 273| triangoli bianchi di vele~che m'accennano~l'alto.~ ~S. Margherita, 29 1, 213| rosea –~una pietra –~alta accennava~salutando:~e pallida~nell' 30 1, 137| e le nubi su te~lampade accese~alle soglie del cielo.~ ~ 31 1, 171| deserto dei tuoi monti~ ~ora accetti~d'esser poeta.~ ~13 febbraio 32 3, 271| quietamente~dal gocciolante acciabattio dei remi:~in cielo una diffusa 33 1, 51| ieri~essere senza domani~ed acciecarsi nel nulla –~– aiuto –~per 34 1, 110| porto~toglie l'áncora~e si accinge a tornare –~ ~e a lungo 35 1, 224| Brughiera~ ~ ~I~ ~Accoccolato tra le pervinche~sfuggi~ 36 1, 152| animati~di nidi –~ ~E tu accogli la mia meraviglia~di creatura,~ 37 1, 76| mia errabonda~pena –~oh, accoglimi tu~fra i tuoi moli –~tu, 38 1, 110| incappucciato – perché già~piove –~accompagna la gomena~fin ch'è doppiata~ 39 1, 21| con le ricurve frangie, l'accompagnano~fin presso a terra: , 40 1, 3| lento,~come se la mia mano accompagnasse~una lunga, invisibile gugliata.~ 41 1, 26| notte è passato l'autunno:~l'accompagnava un'orchestrina arguta~di 42 1, 19| sulla volta scura,~essa accompagnerà il nostro cammino.~E noi 43 1, 213| su dorsi di abeti.~Allora~accordi tenui di chitarra,~cori 44 3, 285| bara –~poi ci si mette d'accordo col fioraio~perché mandi 45 3, 272| il mio magro corpo. Non m'accorgo~che, invece di una fronte 46 1, 239| sui ciotoli e per le donne accorse~fra i trilli del suo timpano 47 1, 16| come dorsi~di una gregge accosciata. Col mio pianto~vitreo, 48 1, 81| Grande~e per metter la vela s'accosta~ad una nave sola e scura –~ 49 3, 277| come quel mucchio d'erba,~accovacciato a farsi bruciacchiare.~ 50 1, 107| nostro assurdo~pianto si accresce.~ ~14 settembre 1933~ 51 3, 278| sono tutta una magrezza acerba~inguainata in un color d' 52 1, 23| offuscato amore~lustra~lavato d'acido pianto.~ ~Pasturo, 26 agosto 53 3, 270| passeri~a sforbiciare l'acquoso cielo~per inaffiare di pioggia~ 54 3, 274| cielo~malato di nuvole nere~acuisce a sprazzi vividi~il mio 55 1, 7| spaventata~ed ha squittito tanto acutamente~che ne ho avuto uno stupido 56 3, 277| due braccia robuste ad adagiare~sulla cenere un altro fascio 57 1, 149| riflesse~le innumeri stelle~ed adagiate nell'argenteo sonno~l'esili 58 1, 87| tra la sella ed il grembo adagiato~porta il figlio~perché senz' 59 1, 39| ritorna a casa insieme,~adagio,~per non stancare~le tue 60 1, 187| d'eterno sonno illuso~s'adagiò nel pallore delle volte~ 61 1, 2| frana ruinosa di case,~un additare nero di cipressi~saettati 62 1, 6| un rialzo del terreno,~mi additava attraverso una fessura~il 63 1, 113| dalla spalla la corda ed additi~sulla roccia – l'attacco –~ ~ 64 3, 272| mi stringo al petto –~e addormentarla – e anch'io dormire, infine...~ 65 1, 176| sulle spalle~un bambino~addormentato.~ ~18 febbraio 1935~ 66 1, 19| la terra; strettamente~ci addosseremo ai tronchi, per sostegno;~ 67 1, 20| delle dita,~con la piatta aderenza delle membra,~guadagnamo 68 1, 178| piccole scosse~si ferma.~ ~Adesso~non so più~le ore.~ ~21 69 1, 18| ombra~alza o depone il corpo adolescente».~Così; e poi due alberi, 70 1, 14| gioia, nel discendere.~Ho adorato la forza irta e selvaggia~ 71 3, 265| sentimentalità insidiose,~adorazioni insensate, –~che m'impiastricciano 72 1, 100| crollano giù dai rami~e adunano umidore per i sentieri~intanto 73 1, 237| me.~ ~Curva sul focolare aduno bragi,~sopra il tuo letto 74 1, 42| la trattenga~dal balzare aerea~verso il suo amore.~Ma l' 75 1, 150| tornare degli umani,~per aerei ponti~di cielo,~per candide 76 1, 113| una siepe – ed al cuore s'affacci~la strada nuova.~ ~26 settembre 77 1, 192| questa mia fronte grigia~e s'affaccia al colore della terra:~nasce 78 1, 205| affondano~le campane.~ ~S'affacciano le donne~a tricolori abbracciate;~ 79 1, 46| cumuli rosa le braccia~e affacciarti~di ~nell'oro.~Chi non 80 1, 7| passato.~Mi sembrava di essere affacciata~a una terrazza stretta e 81 1, 67| pane?~ ~Nemmeno un bimbo affamato,~credimi,~nemmeno un cane~ 82 1, 23| nostra inanità convulsa~e si affanna in diastole e sistole di 83 1, 223| Intorno aiole~dove ragazzo t'affannavi al calcio:~ed or fra cocci~ 84 1, 210| tue dita sulla pietra~alte afferrando~orli di cielo bianco:~non 85 1, 154| Le tue dita sono rudi:~afferrano le cose~per esserne padrone,~ 86 3, 262| presto verrà qualcuno~ad afferrarli per il pennacchio verde;~ 87 1, 45| parlandoti parole che non afferri~e non senti~se da un'anima 88 1, 6| Nell'ombra, l'erba gelida e affilata~mi sfiorava i polpacci: 89 1, 26| fretta;~e in noi, l'eco affiochita delle nenie~frusciate dalla 90 1, 236| carri s'aggrappano bambini~e affioran rade, calde per la valle~ 91 1, 42| tocchi delle campane vi affiorano~come bianche ninfee di suono,~ 92 1, 8| giunga da troppo lontano.~Si affloscia, si lascia piombare~su me, 93 1, 185| golfo di silenzi~la casa,~s'afflosciavano le tende~tra i loggiati 94 1, 7| un brulichio infinito,~affogato nel vuoto e nell'azzurro.~ 95 3, 266| ogni ombra di materia vi affogava.~A tratti le parole si frangevano~ 96 3, 283| grappoli della glicine~che s'affollano ai vetri~per vedere – per 97 1, 205| cielo.~ ~Rotte tra case affondano~le campane.~ ~S'affacciano 98 1, 123| il ciglio~della sua culla affondata~di dai monti,~nelle invisibili 99 1, 94| d'oro~al tuo grembo.~Tu affondi nei doni i ginocchi:~chiami 100 1, 44| questo piccolo sacco~e vi affondo le mani...~Mamma, che sono~ 101 3, 263| ed una voglia sciocca~di affrettarmi in melensaggine lacrimosa~ ~ 102 3, 282| termine del mio salire:~m'affretto, giungo in cima all'altura.~ 103 1, 169| Africa~ ~ ~ ~Terra,~sei di chi 104 1, 226| avviava i treni: tonfi~cupi d'agganci~al sonno si frangevano.~ ~ 105 1, 73| questo mio resto di vita~si aggeli~per l'improvvisa solitudine~ 106 1, 159| fu~acqua oscura –~ ~Oh, agghiacciarsi ancor più,~esser per gli 107 1, 233| Notte~ ~ ~ ~Aggiorna sulla luna~e a noi suade 108 3, 286| intorno veda~la gente che si aggira –~ma nessuna veste variopinta~ 109 1, 131| avanti~che sia sera – m'aggiro~ancora voglio~essere una 110 1, 92| odore amaro –~per non cadere aggrapparmi~a questa mano che mi porgi~ 111 1, 19| strada senza meta,~un'anima aggrappata al proprio amore.~ ~Madonna 112 1, 249| Poi nel buio~mani rosse aggrappate al davanzale~spargono in 113 1, 42| azzurri~la zolla a cui t'aggrappi~nei giorni della pace~come 114 3, 267| a toccarle, sembravano aggricciarsi~già col presentimento d' 115 1, 191| cantò:~da buie grotte d'aria~aggrumandosi gli echi,~note~nel cavo 116 1, 57| l'ombra~per contare gli agguati.~Come un colchico lungo~ 117 1, 19| calpesteremo il molle strato~d'aghi caduti e le ricciute macchie~ 118 1, 39| che macchiano l'azzurro.~S'agita nella strada~una folla d' 119 1, 36| bambini~da un buio andito~agitando le braccia:~l'ombra sobbalza~ 120 1, 103| valle ch'è un lago~di soleagitato dall'onda~delle campane –~ 121 1, 83| antichi~nel gregge folto~l'agnello più lanoso più robusto più 122 1, 132| bimbo salvato~a fianco di un'agonia~in una corsia~d'ospedale.~ ~ 123 1, 74| antico argenteo canto –~ ~ahimé–ch'esso è un pianto~di culla~ 124 1, 223| in aprile~ ~ ~ ~Intorno aiole~dove ragazzo t'affannavi 125 1, 91| mia stanza~ed il sole t'aiuta a lavorare~fiorendoti le 126 1, 146| mio profondo rimorso,~oh aiutami tu a ritrovare~il mio alto 127 1, 51| acciecarsi nel nulla –~– aiuto –~per la miseria~che non 128 1, 152| dei mari percorsi~verso albe remote.~ ~Ti do me stessa,~ 129 1, 34| notte~come i tetri pini che albeggiano~nel biancore della neve.~ 130 1, 148| giorni,~sull'informe sonno~un albore –~ ~Rinascere – non sai:~ 131 | alcuna 132 1, 45| mondo~ti giungano.~La nebbia aliava sul mare,~morbida, bianca;~ 133 1, 117| e qui nebbie leggere alitano~in cui sospesa~è la luce 134 3, 267| la terra, in compenso, mi alitava~sulle mani il suo fiato 135 1, 184| grigie onde~senz'echi,~gli aliti in nebbia rappresi e dissolti~ 136 1, 27| profondo.~Oh, lascia ch'io m'allarghi in blandi cerchi~di glauca 137 1, 69| parevano visi di ciechi~che allineati marciassero~incontro al 138 2, 253| vede una nuvola sola~che si allontana.~ ~17 settembre 1933~ 139 1, 18| gli occhi larghi,~penosi, allucinati, di chi voglia~a ogni costo 140 3, 265| sempre piccino~e poi si allunga e mette la pancia~quando 141 | almeno 142 1, 162| degli uomini,~il loro fioco alone~sulla neve.~ ~Via – negli 143 1, 24| Alpe~ ~ ~ ~Sulla parete strapiombante, 144 1, 157| come il cielo~in una notte alpestre,~luminosi i tuoi occhi come 145 1, 163| si levano colombe sull'altana~come alla vista del mare.~ ~ 146 1, 29| prora,~darà al legno un alterno dondolio~che fingerà l'andare.~ 147 1, 190| La rampa~ ~ ~ ~Vidi un'altissima luna~per dune di nebbia 148 1, 227| grembo~e chiusa nel tuo alvo~profondo, una divengo~al 149 1, 18| a comprendere se l'ombra~alza o depone il corpo adolescente».~ 150 1, 91| sarò ancora malata~tu non t'alzerai più~per scendere nel giardino~ 151 1, 128| tradurla in amore~pel mondo~che amai?~ ~Già troppo soffersero~ 152 1, 228| trascinano – ove imbarca~coppie d'amanti la corrente...~ ~E a noi~ 153 1, 47| vicino alla tua casa~ed amarle~se questa terra non fosse~ 154 1, 92| stillanti –~fiutarne l'odore amaro –~per non cadere aggrapparmi~ 155 1, 16| quasi come se anche tu mi amassi.~Arriveremo giù, fino a 156 2, 255| sepolte.~ ~La poesia,~da noi amata e non sciolta~dal cuore 157 3, 280| bionde, che paion grani d'ambra~infilati d'azzurro.~Tu venivi 158 3, 280| giorni color d'opale e d'ametista,~grigi vezzi di lacrime.~ ~ 159 1, 16| accanto, anche se tu non m'ami.~C'è tanto verde, intorno, 160 1, 16| M.C.~ ~ ~ ~Vieni, mio dolce amico: sulla bianca~e soda strada 161 1, 18| Un'ombra, alta figura ammantellata,~enigmatica e cupa. Sulle 162 1, 76| le antenne~spente le vele~ammollite le corde~fracidi~gli assi 163 1, 43| della nostra cucina,~bianco, ammollito, il piccolo~sembra ascoltare~ 164 1, 125| Ammonimento~ ~ ~ ~Dunque, io non vedrò 165 1, 126| degli uomini: pure~nell'amorosa opera come~le mani dei fanciulli~ 166 1, 132| in me –~con quella nota~ampia e sola~che dice i sogni 167 1, 110| è nel suo porto~toglie l'áncora~e si accinge a tornare –~ ~ 168 1, 38| Remiga la tristezza ad ancorarsi~in golfi arcani~d'oscurità 169 1, 185| dietro i cancelli.~ ~Ma s'ancorava in golfo di silenzi~la casa,~ 170 1, 171| abbandona.~ ~Ma sul lento~tuo andar di fiume che non trova foce,~ 171 1, 47| come potresti, creatura,~andartene da sola~per questo prato 172 3, 266| C'era un disordinato andirivieni~di valige sfrangiate, penzoloni~ 173 3, 281| ovattata di nebbia.~L'acqua andrà remigando come un'ala~languida 174 3, 271| domani, anch'essi se n'andranno,~ciascuno per seguire il 175 1, 198| credessi mai~spenti gli aneliti~nel mio cuore.~ ~8 giugno 176 1, 217| alghe avvinta~la roccia, in anelli di vertigine.~ ~Ma lenta 177 1, 129| la neve si è sciolta,~gli anemoni gialli~e dal suolo del cielo~ 178 1, 105| stelle~ ~ ~ ~Montagneangeli tristi~che nell'ora del 179 1, 12| sicuro che è diventato un angioletto.~ ~La sua mamma non ha voluto 180 3, 283| grande~per una scala così angusta!~Oh non muovetevi, non muovetevi!~ 181 1, 35| il pilastro d'un cancello angusto~al limitare d'un immenso 182 1, 167| cattedrali~delle foresteànima rotte querele~d'organo, 183 1, 23| nere.~ ~Nel bosco~alla mia animalesca irrequietudine~che mordicchia 184 1, 152| fra tronchi di cipressi animati~di nidi –~ ~E tu accogli 185 1, 41| sbarre;~davanti alle loro animette~di passeri liberi, avvezzi~ 186 1, 225| di pesci~mentre il lago s'annebbia?~Ma non vedi~come batte 187 1, 50| balzare su dalla terra~per annegarsi in lui.~ ~Milano, 31 dicembre 188 3, 276| carne molle~di un bambino annegato.~ ~S. Margherita, 30 giugno 189 1, 29| respinge, le opprime.~S'annidano, rattratti, nelle conche~ 190 1, 9| Giacere~ ~ ~ ~Ora l'annientamento blando~di nuotare riversa,~ 191 1, 191| invisibili lumi,~della vita~che s'annoda a singulti di sassofono,~ 192 1, 203| nuvole a mezza rupe~lente annodandosi,~mentre assorto traspare~ ~ 193 3, 260| giorno di festa~si fossero annodate le treccioline striminzite~ 194 1, 242| per un campo arato.~Per te annodavo il mio grembiule rosso~e 195 1, 101| l'azzurro~e una corda s'annodi all'anima~bianca~come le 196 1, 161| Annotta~ ~ ~ ~Il colore dei monti 197 1, 36| arcana meraviglia,~come a un annuncio divino:~l'anima si spalanca~ 198 3, 266| La stazioncina di Torre Annunziata~ ~ad A.M.C.~ ~ ~C'era un 199 2, 255| Saresti stato~ ~ ~ ~Annunzio~saresti stato~di quel che 200 1, 87| guardando il cielo che s'annuvola~rialza~fin sulla fronte~ 201 1, 148| suoi campani~lavati all'ansa~del fiume –~ ~Milano, 24 202 3, 263| questo giorno snocciolato ansiosamente~la visione di me stessa 203 1, 164| Fuochi di S. Antonio~ ~ ~ ~Fiamme nella sera 204 | anzi 205 1, 129| ritornato come uno sciame~d'api che cercano~i loro fiori – 206 1, 246| non dette~ ~e la fame non appagata,~gli urli dei bimbi non 207 1, 199| ch'io son tradita...)~ ~Appaio e rompo~un canto di bambina~ 208 3, 283| ultimo cenno~coi tristi occhi~appannati di viola.~Come se non pesassi:~ 209 3, 286| albero oscuro~dove l'uccello apparì~la prima sera –~nessuno 210 3, 286| Uccello di Fuoco –~al suo apparire nel folto –~al suo canto 211 3, 265| arrivi in uno stanzone appartato,~dove un omino~– il guardiano 212 1, 118| vaso di fiori~già un poco~appassiti –~ ~penso che forse è buono~ 213 1, 224| amore che mai non avemmo~s'appendono alle glicini sui ponti –~ ~ 214 1, 26| gialli,~guizzi rossastri, appesi ad ogni ramo~come stelle 215 3, 279| scuola~per te.~L'anima s'appiattisce~tra passato e presente~come 216 1, 3| altra sosta~ ~a L.B.~ ~ ~ ~Appoggiami la testa sulla spalla:~ch' 217 1, 120| trovare~le ginocchia materne,~appoggiarvi la fronte –~ ~mentre le 218 1, 113| quando sul tuo~cammino s'apra~una siepe – ed al cuore 219 1, 72| E quando sarà nato~tu aprirai la finestra~perché possiamo 220 1, 119| mani~troppo pesanti~per non aprire piaghe,~troppo leggére~per 221 1, 168| delle colonne,~dense vene si aprirono~di linfa bionda:~ ~si levarono 222 1, 229| giovani, bianchi e neri –~e apristi lene fiamma~d'umiltà~nei 223 1, 226| denso ai cristalli: sogni~s'aprivano continui, balenanti~binari 224 1, 223| calcio:~ed or fra cocci~s'apron fiori terrosi al secco fiato~ 225 1, 156| in te. Son quieta~come l'arabo avvolto~nel barracano bianco,~ 226 1, 1| sembrava un occhio stupefatto d'arancione~cigliato~di raggi a lame 227 1, 176| spalancano~su tesori sepolti,~arcobaleni che giacciono~infranti nei 228 1, 20| a palmo a palmo,~con l'arcuata tensione delle dita,~con 229 1, 164| sera del mio nome~sento ardere in riva~a un mare oscuro –~ 230 1, 249| diverranno i miei boschi.~Arderò – cero sui fiori d'autunno~ 231 1, 6| goccia di sangue. Ma io ardevo~dal desiderio di scattare 232 1, 11| Dammela.~Questa sera non m'ardono le labbra.~Camminiamo così: 233 1, 81| un'altra~fonte è laggiù –~Aretusa dolce~al limite del salso 234 1, 175| Fino all'alba~velieri argentei di brume~in laghi d'ombra~ 235 1, 133| verserò nell'urna~di smorta argilla~che sul rosso lido di Selinunte~ 236 1, 26| accompagnava un'orchestrina arguta~di pioggia e folatelle e 237 1, 16| di timo c'è, e sono così ariose,~nell'indorato cielo, le 238 3, 262| scorzetta di limone,~nel grigio arioso.~ ~Nelle botteghe degli 239 1, 237| cielo di settembre~e pare un'arma gigantesca sui monti,~salvie 240 1, 41| nella toppa~e chiudere~con armeggìo sgarbato,~mi sento morire, 241 1, 175| candida~di fresca nevearmoniosa~come un arco~di fiori.~ ~ 242 1, 167| dentro i rami.~ ~Ora sepolti arpeggi~corron sul fondo~dei laghi: 243 1, 24| quando la nostra giovinezza arranca~su per la roccia, a conquistare 244 1, 108| al margine~dove più lento~arrivava il calore.~ ~Si sgranavano 245 1, 42| sii come il pino:~e poi arriverà la primavera~e tu la sentirai 246 1, 16| come se anche tu mi amassi.~Arriveremo giù, fino a quel ponte~sorretto 247 3, 265| in un vecchio convento –~arrivi in uno stanzone appartato,~ 248 3, 270| temporale~ ~ ~ ~Al crepuscolo~l'arroganza chioccia dei passeri~a sforbiciare 249 1, 151| giovani,~penosamente arsi arrosati –~e sola vicina alla terra~ 250 1, 151| benedetti i miei occhi~di bimba, arrossati riarsi –~benedetto il soffrire, 251 1, 108| fosse mozzo la fiamma.~Si arrossava~la creta al centro:~verde 252 3, 287| metà della scena d'amore:~arrossiranno~laggiù le facce smunte, 253 1, 70| piccola giovane~che perfino arrossisce~se un passante le dice~che 254 3, 275| elettrizzati~a strofinarmi, ad arroventarmi le tempie~e la luna sanguigna~ 255 1, 157| le ultime stelle.~ ~Me l'arse il sole, sulle vette – al 256 1, 45| strada nuda,~per questi prati arsicci,~parlandoti parole che non 257 1, 109| questo sole.~ ~Di qui su l'arsura del Baldo~s'avviarono i 258 3, 282| faticose, lente~come il mio ascendere.~Improvvisa, lontana~una 259 1, 94| contro alla notte~come un asceta assorto in preghiera.~Giungono 260 1, 131| costringeva,~tu con forti dita~mi asciugavi le lacrime e dicevi:~– Come 261 3, 281| di ognuno che si strazia~asciugerò il tuo pianto.~ ~Milano, 262 1, 240| viale oppresso di nebbia~si asciugherebbero le pozzanghere~intorno al 263 1, 157| valichi, prima dell'alba;~me l'asciugò la brezza, spegnendo~nella 264 1, 33| come la vita più fonda~solo ascoltando le vostre anime andare –~ 265 1, 43| ammollito, il piccolo~sembra ascoltare~il rodìo caldo~del suo sangue 266 1, 44| fronde,~perch'io m'illuda d'ascoltarne un addio.~Poi, nella stanza, 267 1, 227| Di dalle parole: ed ascoltiamo~al polso uguali battiti – 268 1, 176| miosotidi,~le pianure~d'asfodeli in cima alle rocce –~ ~porte 269 1, 137| alle soglie del cielo.~ ~Asolo-Bassano, 30 gennaio 1934~ 270 1, 150| sorriso di una madre~che aspettava.~Campi brinati, alberi d' 271 1, 4| volta, ma ne conservavo~un'aspra nostalgia da innamorata.~ 272 1, 29| ascesa~sferza le vette ad assalir l'azzurro,~ma paurosa immensità 273 1, 35| stringe~ed ogni giorno l'assalto è più duro.~E l'ultimo giorno~– 274 1, 91| acqua.~A sera le campane~assedieranno la mia stanza vuota,~desteranno 275 1, 235| grembo maturano figli~all'assente. (Lo chiamaron vele~laggiù – 276 1, 127| luce estrema~i sogni, gli assenti –~e i dolenti~desideri dei 277 1, 185| Assenza~ ~ ~ ~Il tuo volto cercai~ 278 1, 76| ammollite le corde~fracidi~gli assi dei ponti –~ ~io sono una 279 1, 65| mani~chiuse in croce.~ ~Assisi, 24 gennaio 1933~ 280 1, 180| chiamava a riva~la tua gioia assolata~di bambino.~ ~3 marzo 1935~ 281 3, 263| idiotamente con torpore assonnato~ ~stimolati certi sobbalzi 282 1, 62| montagna,~lo stesso tuo desio~d'assopimento.~ ~Vedi le grandi cime~come 283 1, 22| spaventoso~che ci vuole assorbire.~Vedi: la falda erbosa, 284 1, 96| Muoiono le tue note~come gocce assorbite dalla terra –~ ~Le nebbie 285 1, 143| torrente:~c'è un gran canto che assorda~la malinconia –~ ~Breil, 286 1, 149| sera ci fu la pioggia~nera assordante –~ed io al crocicchio,~a 287 1, 123| di faci ed echi~di canti astrali~sulla pena~degli uomini –~ ~ 288 1, 168| Atene~ ~ ~ ~Con l'alba~dal mare 289 3, 266| che schizzavano dentro l'atrio grigio~dagli sbadigli bianchi 290 1, 12| ventiquattro ore è morto, atrocemente.~Il parroco è sicuro che 291 1, 143| dolce la terra~quando s'attarda a sognare~il tuo tramonto~ 292 1, 36| passi in lento abbandono s'attardano,~tanto nota è la via~e deserta~ 293 1, 14| triangolo di verde,~il sole s'attardava. Avrei voluto~scattare, 294 1, 234| se d'autunno un pastore s'attardi~senza timore a rompere il 295 1, 95| Attendamento~ ~ ~ ~Stanotte calerà il 296 1, 179| brulla~ti giungono~grida atterrite:~ ~mentre seguita~su l'ala 297 1, 157| serale. Sui pascoli invano~attesi la notte,~la rugiada e la 298 1, 182| E nasci~vena bianca nell'attimo d'azzurro,~nudo canto proteso~ 299 1, 65| gli archi di un chiostro~e attinge acqua all'antica~vera del 300 1, 19| questo velenoso mondo~che mi attira e respinge. E tu sarai,~ 301 1, 116| nelle paurose creste –~ ~attonito ruscello, il sentiero~per 302 1, 154| mie mani son così pallide:~attraversate dalla vita~in ogni senso – 303 1, 189| noi.~ ~E l'ultimo battello~attraversava il lago in fondo ai monti.~ ~ 304 1, 41| in un silenzio assorto.~Attutisce il suo canto~persino la 305 3, 280| ritornasti più. Furono giorni~attutiti di nebbia,~giorni color 306 1, 26| hanno scalato i dossi più audaci,~hanno riddato come pazzi 307 1, 84| anche in una bottega nera~austera~tra libri impolverati~che 308 1, 237| addiaccio~piove sul mio corpo autunnale~come su un bosco tagliato.~ ~ 309 1, 227| L'ava~ ~ ~ ~T'abbraccio per sentire 310 1, 239| stalle:~ ~e a mezzodì s'avanza il vecchio gobbo,~canta 311 | avea 312 | avemmo 313 | avessi 314 | avete 315 | avevi 316 1, 14| che fa le mie ginocchia avide al balzo;~la forza ignota 317 3, 278| inguainata in un color d'avorio.~Guarda: pallida è la carne 318 | avresti 319 | avuta 320 | avuto 321 1, 139| suoi amari~rododendri~m'avvampava nel sangue –~ ~ febbraio 322 1, 67| che la sua vita non senta~avvelenata~dall'odore della morte.~ 323 3, 272| fardello, quando si fa sera;~avventarmi nel buio, per difenderlo,~ 324 3, 287| desiderio~di quel che non s'avvera.~ ~Mi passerà vicina, calda, 325 | avverso 326 1, 160| Le strade~ ~ ~ ~Io sono avvezza~a camminare sola per le 327 1, 41| animette~di passeri liberi, avvezzi~ad entrare, ad uscire~dagli 328 1, 109| su l'arsura del Baldo~s'avviarono i soldati,~vestirono di 329 1, 228| e non ha un senso~quest'avviarsi di treni verso incerte~pianure...~ ~ 330 1, 226| d'ombre rosse~alle pareti avviava i treni: tonfi~cupi d'agganci~ 331 1, 186| a specchio dell'attesa~s'avvicenda negli occhi aperti e ciechi.~ ~ 332 1, 120| dischiusi, dell'inverno~che si avvicina –~ ~ed il silenzio allarga,~ 333 3, 279| passato e presente~come un'avvinazzata corolla di papavero~– a 334 3, 272| per un'insulsa brama di avvinghiare~qualchecosa di vivo, che 335 1, 7| oggi, sulla porta, mi ha avvinghiato~la mia anima di allora; 336 1, 217| cuore selvaggio,~d'alghe avvinta~la roccia, in anelli di 337 1, 243| incendiate~ululano per il cupo avvio dei treni...~ ~Ma pezzo 338 1, 149| vivere.~Pausa – Di nebbia s'avvolge~il cuore~colmo e sospeso,~ 339 1, 11| pace, sceso dalla notte~ad avvolger la casa e la mia vita.~Ogni 340 1, 185| cerchio crescere alla riva~le azalee, cespi muti.~ ~Monate, 5 341 1, 45| morbida, bianca;~l'acqua era azzurrina~sott'essa, chiara.~Volevi 342 1, 42| supremo,~appassionatamente bacia~con i suoi raggi le nubi~ 343 3, 272| fronte indolenzita,~io sto baciando come una demente~la pelle 344 1, 44| terra,~mamma, io voglio~baciare il tuo ritratto.~E sfaccio 345 3, 265| solluccherosa~ti scande: «Badi, le pieghe sul cuscino...~– 346 3, 262| qualche goccia~con quel baffetto impertinente~che sprizza 347 1, 62| tua vita~che si scolora~il bagliore supremo?~ ~S. Martino di 348 1, 136| la rondine dell'alba~che bagna nelle fonti~le ali d'oro~ 349 1, 178| giorno gridano~sugli alberi bagnati~come fosse per venir sera.~ ~ 350 2, 259| del cielo~il mio pianto:~bagni il tuo crescere~senza essere 351 3, 278| inarco nuda, nel nitore~del bagno bianco e m'inarcherò nuda~ 352 1, 225| cucciolo perduto:~forse il baio in corsa~con lo zoccolo 353 1, 180| pescatori.~A mezzogiorno~dal balcone del palazzo~una campana 354 1, 109| Di qui su l'arsura del Baldo~s'avviarono i soldati,~vestirono 355 1, 226| sogni~s'aprivano continui, balenanti~binari lungo un fiume.~ ~ 356 3, 286| dalle profonde radici~in un balenio estremo accecante~sorgerà 357 1, 212| aperta notte.~ ~Le signorine ballano ancora.~Come sono strane~ 358 1, 212| sono venute le signorine~a ballare nella tua osteria.~ ~Che 359 1, 26| folatelle e gli gemeva~una ballata, carezzosamente.~Tutto il 360 1, 38| bambino,~che sian tutti balocchi~i rozzi vetri sanguigni~ 361 1, 80| sepolcro di bambino~presso il balocco di terracotta~e gli orci~ 362 1, 22| la falda erbosa, da cui balza~questo zampillo estatico 363 1, 27| io mi riposi dei soverchi~balzi e ch'io taccia, infine:~ 364 3, 267| Bambinerie in tinta chiara~ ~ad A.M.C.~ ~ ~ 365 3, 263| desolatamente –~una bambina che bamboleggerà sempre – come ha fatto finora –~ ~ 366 1, 239| d'argento:~«È fiorito il bambù, dopo cent'anni.~In riva 367 1, 207| di stelle~in vetta alle bandiere:~ ~il vento~piega l'erba 368 1, 176| pallidi guerrieri fra le barance,~le fanciulle che muoiono~ 369 1, 223| vento~leggero sopra enormi~baratri azzurri.~ ~24 aprile 1937~ 370 1, 203| agnelli.~ ~E a fianco il baratro:~ ~spaventosa roccia,~a 371 1, 5| spaccato in due da un gran barbaglio~di luce, che veniva dalle 372 1, 81| corrente profonda~ ~e quando il barcaiolo strappa~su dal piede carnoso~ 373 1, 193| lontani viali~un compagno barcolla,~trasportando un morto:~ 374 1, 181| fiume.~ ~Sugli alti viadotti~barcollano andando~lenti i carri~dell' 375 1, 156| come l'arabo avvolto~nel barracano bianco,~che ascolta Dio 376 1, 125| croce.~Oh, non pensiamo che basti il pianto~ad accender la 377 1, 235| chiamaron vele~laggiù – o battaglie. Indi azzurra e rossa~parve 378 1, 189| in grembo~a sera:~quando batté il cancello~e fu oscura~ 379 1, 189| lentamente~su noi.~ ~E l'ultimo battello~attraversava il lago in 380 1, 245| volto sudato~una farfalla batteva le ali.~ ~27 febbraio 1938~ 381 1, 212| bestemmiare, soldato alpino:~batti gli occhi nell'aperta notte.~ ~ 382 1, 70| io mi spalanco~in un riso beato~ma tremo~come una mamma 383 3, 262| nidiate di cardellini,~col beccuccio proteso,~zitti in attesa 384 3, 260| treccioline striminzite~con dei bei nastri rosa, sfarfallanti.~ ~ 385 3, 264| dentro a capofitto~con un bel volo dritto~non mi sarei 386 1, 208| dilacerarsi delle canne.~ ~Belve chiare~guardarono dal folto~ 387 | Benché 388 1, 115| cipresso~trae dalle nebbie le bende~per le ferite nascoste:~ 389 1, 91| imposte~con le tue mani benedette dal sole.~ ~Pasturo, 14 390 1, 151| mio pianto~– ora dico –~benedetti i miei occhi~di bimba, arrossati 391 1, 24| pare un'imparziale~mano che benedica e i picchi, intorno,~quasi 392 1, 25| incomprese~e forse a te benedice,~dolce sorella,~nel nome 393 2, 250| sognata,~mia vita cara,~benedico i giorni che restano –~il 394 1, 97| Questa è la prova~che voi mi benedite –~montagne –~ ~se nell'ora 395 1, 41| aver da dire~la paroletta benevola~che suona male,~non aver 396 1, 222| sotterra, nella magica notte.~ ~Berlino, febbraio-marzo 1937~ 397 1, 22| mi desse la luce. E poi berrei~a golate gioiose il sangue 398 1, 49| pareti~i soprabitini e i berretti;~dove i poveri vecchi~che 399 1, 215| scuoti il ciuffo del mio berretto rosso~come a un bambino 400 1, 155| resta sola nel silenzio a bersi~l'acqua caduta~e a poco 401 1, 212| caduta la valanga.~ ~Non bestemmiare, soldato alpino:~batti gli 402 1, 58| Ma tutta l'acqua mi fu bevuta,~o Dio,~ed ora dentro il 403 1, 152| sorsi~di cielo e stellebevuti~sulle montagne,~la brezza 404 1, 117| sorgente che rifà~il sorso bevuto~ed il suo fondo~non si tocca 405 1, 74| alla notte del cuore?~ ~Biancheggia l'anima al raggio~lunare – 406 1, 97| chiesa m'accoglie~con la sua bianchezza di sole~e abbraccia forte 407 1, 243| veloci in groppa a opache biciclette,~a donne,~che nello scialle 408 1, 222| albero~di nostra vita si biforca agli scambi.~ ~Primavera 409 1, 150| argento, crisantemi~biondi: le bimbe~vestite di bianco,~col velo 410 3, 260| muro,~pavoneggiandosi,~come bimbette che in un giorno di festa~ 411 1, 12| Il fratellino di quel bimbetto,~a due anni, è caduto in 412 1, 130| fra noi~con la sua triste~biondezza...~ ~9 novembre 1933~ 413 1, 211| forse è freddo pianto di bivacchi,~grido di spaventevoli bufere;~ 414 1, 214| remi?~ ~Questa notte al bivacco~nubi bianche~si frangeranno 415 1, 171| Lumi e capanne~ai bivi~chiamarono i compagni.~ ~ 416 1, 212| In alto~tu fra i mortali blocchi~erri solo:~scavano ferree 417 3, 280| snidava le nostre anime in boccio,~non ritornasti più. Furono 418 3, 275| tempie~e la luna sanguigna~a bollare di spettri rossi~il mio 419 1, 12| caduto in una caldaia d'acqua bollente:~in ventiquattro ore è morto, 420 3, 261| ditate rosa~tenuto su da due borchie di stelle~ed io sotto~ 421 1, 80| le sue greggi~su verso il borgo – a vendere~il fresco latte.~ ~ 422 1, 26| dileguati. Ma sul dorso~d'ogni boscaglia, son rimaste tracce~del 423 1, 125| la pena.~ ~Dolce sarà~al boscaiolo stanco~stendersi allora – 424 1, 4| prati; in fondo, l'argine boscoso~nascondeva il Ticino e, 425 1, 106| foglie leggère –~le siepi di bosso – le mammole~delle primavere~ 426 1, 84| dove vuole –~ ~anche in una bottega nera~austera~tra libri impolverati~ 427 3, 262| nel grigio arioso.~ ~Nelle botteghe degli erbivendoli,~i rapanelli,~ 428 1, 43| gocciole, il latte~delle bottiglie infrante,~commisto al sangue~ 429 1, 237| Curva sul focolare aduno bragi,~sopra il tuo letto ho disteso 430 3, 272| illanguidite~per un'insulsa brama di avvinghiare~qualchecosa 431 1, 19| radici, disperate membra~brancicanti la terra; strettamente~ci 432 1, 231| savi occhi le ombre~intorno brancolanti, incompiute:~e sai la pena 433 1, 92| nera~nella nebbia nera –~brancolare tra i rododendri~stillanti –~ 434 1, 104| due bambine~guardano un bricco di latte –~una ride –~ ~ 435 1, 26| fin dopo il tocco; poi la brigatella~si è incamminata verso la 436 1, 155| al mite sole riapparso brillano,~candidi doni,~le conchiglie 437 1, 232| nel mio buio conquistato~brillerai, fuoco bianco,~parlando 438 1, 150| bianco,~col velo color della brina,~la voce colore dell'acqua~ 439 1, 150| madre~che aspettava.~Campi brinati, alberi d'argento, crisantemi~ 440 1, 167| Gelo~ ~ ~ ~Brinato è il campo, dove tra le 441 1, 59| del morti~è la tua voce~bronzea~che travolge l'anima.~ ~ 442 3, 277| erba,~accovacciato a farsi bruciacchiare.~ sotto, un focherello 443 1, 149| monti, fu la limpidezza~bruciante della notte –~e sulla neve 444 1, 108| per l'androne nero~con un bruciore di vampa negli occhi.~Fuori, 445 1, 19| pensare ad una piaga~livida e brulicante. Sì, le nubi~gravano sopra 446 1, 7| guardare,~sotto di me, un brulichio infinito,~affogato nel vuoto 447 1, 179| II~ ~Fioche~dalla terra brulla~ti giungono~grida atterrite:~ ~ 448 1, 235| attesa~nasca un'aurora~ ~e al brullo ventre fiorisca rosai.~ ~ 449 1, 157| pallideintrise dalla bruma~serale. Sui pascoli invano~ 450 1, 175| alba~velieri argentei di brume~in laghi d'ombra~percorrevano 451 3, 262| verde;~li strapperà dal nido bruno,~li metterà nel canestro 452 1, 11| dinnanzi:~poi, la visione cade bruscamente~nel buio dell'ignoto, come 453 1, 63| non renderanno~alla neve bruttata~il biancore.~ ~Né l'alba 454 1, 41| semplici~che a loro paiono brutti,~vergogna del mio passo,~ 455 1, 107| ancora.~Ora sei tutto~nella buca che ti abbiamo scavata.~ 456 1, 41| Vergogna del mio mazzo~di bucaneve troppo semplici~che a loro 457 1, 93| toccò esser fuori~nella bufera:~il lume del mio riso~morì.~ ~ 458 1, 211| bivacchi,~grido di spaventevoli bufere;~o è lamento d'uccelli,~ 459 1, 26| mezzo ai rovi.~Stamane, di buon'ora, quando il sole~ha profilato 460 1, 118| appassiti –~ ~penso che forse è buono~che cadano da me~tutti gli 461 3, 282| Capriccio di una notte burrascosa~ ~ ~ ~Le campane mi scandono 462 1, 65| ricoperte dall'edera~vorrei~e bussare alla porta del convento.~ ~ 463 3, 261| piedi~e poi~a calci~lo si butta via –~ ~Milano, 8 aprile 464 1, 12| ingombrava le mani, l'ho buttato via.~ ~Il fratellino di 465 1, 147| riva ai sentieri,~poi li buttavo –~m'ingombran le mani –~ ~ 466 1, 55| nell'infinito mondo non c è~che questo tuo splendore~ 467 1, 182| oltre le nubi~mute.~ ~Ma cada un raggio – ed è risveglio:~ 468 1, 118| penso che forse è buono~che cadano da me~tutti gli alberi –~ ~ 469 1, 78| immensità notturna –~come al cadavere del pellegrino –~la pietà~ 470 1, 123| Stelle cadenti~ ~ ~ ~Quante! così da pensare~ 471 3, 263| Cadenza esasperata~ ~ ~ ~Rabbiosa 472 1, 79| piccole buone stelle~che cadete~giù dalla mano~s'io – ecco – 473 1, 215| bambino insonnolito,~io cado~in golfi oscuri e caldi~ 474 1, 81| testa~di contro al sole~che cala –~e l'oro lieve dei suoi 475 1, 76| morto –~nel tuo grembo il calare~lento dell'ancora –~nel 476 3, 261| di coi piedi~e poi~a calci~lo si butta via –~ ~Milano, 477 1, 223| dove ragazzo t'affannavi al calcio:~ed or fra cocci~s'apron 478 1, 12| due anni, è caduto in una caldaia d'acqua bollente:~in ventiquattro 479 1, 26| dimenticata~– tenerezza calduccia di bambino –~in noi un abbandono 480 1, 95| Attendamento~ ~ ~ ~Stanotte calerà il vento~immenso falco~sulla 481 1, 228| bianco, quasi~soffice lana.~ ~Calmi greggi dormono~a fronte 482 2, 257| braccio –~può coglierla e non calpesta il prato.~ ~25 ottobre 1933~ 483 1, 36| unite~ed io sosto~per non calpestare~le pallide stelle filanti~ 484 1, 71| ti rammenti? –~Quando calpestavamo~le spighe bionde~per cogliere 485 1, 74| distrutto.~ ~Risorgono l'erbe calpeste –~rivivono gli alberi morti~ 486 1, 19| il nostro cammino.~E noi calpesteremo il molle strato~d'aghi caduti 487 2, 253| è soltanto la zolla che calpesto~e l'altra~che calpesti tu:~ 488 1, 173| te le nubi~sandali d'oro calzano nel vento~per raggiungere~ 489 3, 287| è stretta la scena~– una camera da letto –~la tela allora 490 1, 196| mai.~ ~Il fuoco acceso nel camino~per sciogliere la nube del 491 1, 169| senza confini.~Abbeverate di cammelli chiamano~lembi di cielo~ 492 1, 139| vive~oltre gli abeti,~io camminai su campi e monti~di luce –~ 493 1, 184| nome.~ ~Per immense foreste camminammo:~i muschi~racchiudevano 494 3, 275| tardi, la mamma, entrata~camminando piano,~con una fioca oscillante 495 1, 142| chissà per quali~spazi ignoti camminano.~ ~Ieri correvan ombre~sulle 496 1, 146| lo sai che ho tradito,~ho camminato sul prato d'oro~che fu mio 497 3, 267| questi prati~dove, bambina, camminavo scalza~per un'ebbra ed inconscia 498 1, 243| fangosi, cara vita,~che mi cammini a fianco, mi conduci~vicino 499 1, 221| ottobre 1936~ ~ ~ ~ ~ ~In campagne di vento~urlano i cani~sul 500 1, 211| rapita~nel giro dei suoi campanelli,~avrò alle spalle~lampade 501 1, 234| Ogni sera,~prima che il campanile verde sbocci in suono,~si


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