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Antonia Pozzi Parole Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, Poesiagrigio = Testo di commento
2004 3, 262| quelli che sono ancora nell'ortaglia,~a crogiolarsi nella terra,~ 2005 1, 81| limite del salso mare –~in Ortigia che trascolora~come una 2006 1, 156| ascolta Dio maturargli~l'orzo intorno alla casa.~ ~8 dicembre 2007 1, 241| rami~nel mio turchino nero:~osano ancora,~morti ai lumi di 2008 3, 283| attraverso le stanze deserte~che osavano l'ultimo cenno~coi tristi 2009 3, 275| camminando piano,~con una fioca oscillante stellina~a farle rosa il 2010 1, 183| protesero~le loro ombre oscillanti~sull'asfalto.~ ~Muti a sbocchi 2011 1, 78| sandali~e gli occhi gli si oscurano~e il respiro gli strugge~ 2012 1, 215| insonnolito,~io cado~in golfi oscuri e caldi~di sogno.~ ~Ma perché~ 2013 1, 61| segnarla del mio passo non oso~dopo tanto cammino~sopra 2014 3, 284| in maschera di giardino;~ostentata verdezza~di un fico sterile~ 2015 3, 276| vaneggiamenti importuni,~ostento nel grigio~la mia maglia 2016 1, 212| signorine~a ballare nella tua osteria.~ ~Che belle rose di carta 2017 3, 263| graffiano la carta con furiosa ostinazione~ ~invece del compito che 2018 | otto 2019 1, 148| del fiume –~ ~Milano, 24 ottobre-8 novembre 1934~ 2020 1, 192| mattutina~in paese di mare ov'io sia giunta – a notte –~ 2021 3, 281| seguirò la bianca strada~ovattata di nebbia.~L'acqua andrà 2022 1, 6| su per le ginocchia.~Mio padre, rannicchiato dentro un 2023 1, 91| fantasmi.~La Notte s'insedierà~padrona~vicina al mio guanciale:~ 2024 1, 154| afferrano le cose~per esserne padrone,~non si scalfiscono a nessuna~ 2025 1, 87| Paesaggio siculo~ ~ ~ ~Sul greppo 2026 3, 279| idillio di viaggio –~fra le pagine di una guida turistica.~ ~ 2027 1, 144| stendi una coperta per me~sul pagliericcio:~con le tue mani dure~me 2028 3, 280| queste,~tutte bionde, che paion grani d'ambra~infilati d' 2029 1, 41| troppo semplici~che a loro paiono brutti,~vergogna del mio 2030 1, 61| manto di nubi~il Cimon della Pala.~Per voi taccion le strade~ 2031 1, 180| mezzogiorno~dal balcone del palazzo~una campana chiamava a riva~ 2032 3, 278| la morte avrà chiamato.~ ~Palermo, 20 luglio 1929~ 2033 3, 264| tornata~con calma strascicata~palpeggiandomi guardinga e gelosa~l'anima 2034 3, 284| ballatoio si sfa~in quattro pampini vizzi.~Qui l'ora di grazia 2035 1, 245| Pan~ ~ ~ ~Mi danzava una macchia 2036 1, 30| avere un po' di tregua~e una panca e il silenzio~in cui parlino 2037 3, 265| poi si allunga e mette la pancia~quando gli dài la mancia –~ 2038 3, 287| siepi pallide di volti~come pani crudi~in attesa nel forno 2039 1, 41| lungo il fossato i suoi panni:~gli sgabelli spostati, 2040 1, 243| comignoli morire~roseo sui pantani.~ ~Nel tramonto le fabbriche 2041 3, 279| un'avvinazzata corolla di papavero~– a ricordo d'un idillio 2042 1, 81| sull'Ànapo verso sera~fra i papiri verdissimi~sopra l'acqua~ 2043 1, 81| su dal piede carnoso~un papiro~(la chioma abbandonata sull' 2044 2, 250| chi dica~una fiaba~o una parabola santa.~ ~Perché tu eri~la 2045 3, 281| entra in un suo sogno~di paradiso, dove tutto è bianco.~Non 2046 3, 265| la stoffa polverosa,~far paragoni coi veicoli moderni.~Ma 2047 3, 265| soltanto~da veder meglio i paramenti interni,~valutare la stoffa 2048 3, 276| un cavallo sudato~– due paranze ritornano~con le vele flosce –~ 2049 1, 24| Alpe~ ~ ~ ~Sulla parete strapiombante, ho scorto~ 2050 3, 264| tela grigiolina.~Le nuvole parevan ritagliate~ed ingommate~ 2051 1, 69| Oriente~come in un riso~bianco~parevano visi di ciechi~che allineati 2052 2, 250| guardavamo in alto –~e così ti parevo più bella.~ ~O velo~tu – 2053 1, 16| Col mio pianto~vitreo, pari a lente che non pecca,~io 2054 1, 45| per questi prati arsicci,~parlandoti parole che non afferri~e 2055 2, 258| portano il raggio del sogno,~parlano ancora~di lui – con il cielo.~ ~ 2056 1, 125| per poterti parlare~senza parlarti di me.~Vorrei dirti:~ ~– 2057 1, 6| il Piave e le colline; mi parlava~della guerra, di sé, dei 2058 1, 131| volto, ma solo~quand'io parlavo di Dio~mi toccavi la fronte~ 2059 1, 25| casa che riscalda,~tu mi parli delle grandi cose~che nessun 2060 1, 30| panca e il silenzio~in cui parlino le cose sorelle –~Poi ch' 2061 1, 191| Uno scalpiccìo folto ci parlò~d'invisibili lumi,~della 2062 1, 41| piccolezza,~e non aver da dire~la paroletta benevola~che suona male,~ 2063 1, 12| è morto, atrocemente.~Il parroco è sicuro che è diventato 2064 3, 264| dovuta riuscire~dall'altra parte, immediatamente,~in un azzurro 2065 1, 238| immote~spiare cenni arcani di partenza –~ ~e le specchiavano sulla 2066 1, 5| Distacco~ ~a T. F.~ ~ ~ ~Tu, partita.~Senza desiderare la parola~ 2067 1, 107| il gemere~per ognuno che partiva,~il soffrire di gioia~per 2068 1, 89| sole~tra le viole~di un pascolo;~d'aver scordato la notte~ 2069 1, 139| sussurravano le onde~prigioniere –~passai su bianche rive, chiamando~ 2070 1, 136| Saliremo sugli altipiani~dove passan le nubi ad una ad una~lente 2071 1, 70| perfino arrossisce~se un passante le dice~che il suo bambino 2072 1, 39| strada~una folla d'ignoti passanti:~ma nessuno mi guarda,~nessuno 2073 1, 79| tutte mie –~tutte mie –~che passate~con il moto del mare~sul 2074 3, 260| Stanotte i peschi~si son passati la parola~per mascherarsi 2075 3, 287| quel che non s'avvera.~ ~Mi passerà vicina, calda, bianca,~abbrividendo 2076 3, 267| chiuso indifferente~in un suo pastranello grigio chiaro,~spolverato 2077 1, 159| panno rosso;~con le lame dei pattini disegnano~fiori d'argento~ 2078 1, 29| ad assalir l'azzurro,~ma paurosa immensità di cielo~le respinge, 2079 1, 116| con occhi di luce~nelle paurose creste –~ ~attonito ruscello, 2080 3, 277| Lì sotto, un focherello pauroso~che rode e sugge, senza 2081 1, 183| scocca.~ ~Le case vogliono~pause di sonno~a occhi chiusi 2082 1, 196| ali chiuse~tra due steli paventi~la pioggia.~ ~30 maggio 2083 1, 166| archi dei pini.~ ~Occhi pavidi, occhi larghi~nel tepore 2084 1, 224| imbizzarrirsi dei cavalli, al pavido~balzare delle lepri fra 2085 3, 260| son sbucati da ogni muro,~pavoneggiandosi,~come bimbette che in un 2086 1, 6| smilzo ed un prurito~di pazze corse su per le ginocchia.~ 2087 1, 48| se non questo scroscio pazzo~di pioggia nera~e l'urlo 2088 1, 16| vitreo, pari a lente che non pecca,~io specchierò e raddoppierò 2089 1, 249| spargono in un sussurro~i peccati~della domenica.~ ~(non datata)~ ~ ~ ~ ~ 2090 1, 211| mia ombra~sarà sul lago,~pegno immoto di me~fuori – alla 2091 3, 272| baciando come una demente~la pelle tesa delle mie ginocchia.~ ~ 2092 1, 215| Mentre di fuori il sole sgela~pelli di foca~ai cardini dell' 2093 3, 266| quei fiocchi bianchi di pelurie~che si sprigionano dai pioppi, 2094 1, 67| torni~per la mia vita~a penare:~non lo sai che sarebbe~ 2095 1, 29| Salperemo così, da questi blandi~pendii che odoran di ginepro: andremo~ 2096 1, 178| porticina~a guardare~il pendolo che a piccole scosse~si 2097 1, 228| disgiunte~senza amore ci pendono le mani.~ ~Torino, 2 maggio 2098 1, 86| papaveri –~Crepitano le foglie péndule~nel vento –~qualcuna cade~ 2099 1, 155| più fonde vene se ne sente~penetrata.~ ~La gioia che ieri fu 2100 1, 9| sole in viso~– il cervello penetrato di rosso~traverso le palpebre 2101 1, 217| vertigine.~ ~Ma lenta disfà la penisola~i suoi nodi di terra,~spiega 2102 1, 18| un verde molto cupo: due pennacchi~simili a questi abeti, che 2103 3, 262| qualcuno~ad afferrarli per il pennacchio verde;~li strapperà dal 2104 1, 151| piansi con occhi giovani,~penosamente arsi arrosati –~e sola vicina 2105 1, 18| semiaperte, gli occhi larghi,~penosi, allucinati, di chi voglia~ 2106 1, 113| erta~cullando col passo il penoso~sonno – fin che in cima 2107 1, 112| il mio cielo –~ ~di voi pensai~dopo il tramonto~in una 2108 1, 36| delle campane: ed io sosto~pensandomi ferma stasera~in riva alla 2109 1, 2| bianchi del cimitero.~Ho pensato ad una tomba~che non ho 2110 1, 125| forma di croce.~Oh, non pensiamo che basti il pianto~ad accender 2111 1, 24| con riflessi di sogno, la pensosa~nudità della terra, allora 2112 1, 126| paese,~che lontani monti~col pensoso sorriso della prima neve~ 2113 1, 239| braccia di migliaia d'uccisi~penzolar sull'abisso~ad occidente.»~ ~ 2114 | perciò 2115 1, 145| sole~domani~e quale via percorrerà, segnata~sul riso già imbiondito,~ 2116 1, 175| di brume~in laghi d'ombra~percorrevano i prati.~ ~Poi la luce~lenta 2117 1, 100| nuvole del settembre~lente percorrono~mentre le prime foglie~crollano 2118 1, 152| montagne,~la brezza dei mari percorsi~verso albe remote.~ ~Ti 2119 1, 67| credimi,~nemmeno un cane~percosso.~ ~Perché non c'è vivo~che 2120 3, 263| visione di me stessa che mi percuote desolatamente –~una bambina 2121 1, 29| vedrem la terra~e l'onda, percuotendolo da prora,~darà al legno 2122 1, 28| campane~a mazzate sonore~percuotono il capo stanco del sole –~ 2123 1, 30| lasciate lasciate ch'io mi perda~ombra nell'ombra –~gli occhi~ 2124 1, 37| Cade il folle vento: si perde~dietro le nebbie grigie 2125 1, 52| pochi fiocchi nevosi~lo perderà~col vento.~ ~10 febbraio 2126 1, 56| sconfinamento senza traccia~questo perdersi~che non è ancora morire –~ 2127 1, 128| terra –~ ~Forse le cose~perdoneranno ancora –~forse, facendo~ 2128 1, 163| che nel sonno~si riapre,~ ~perdutamente nascono pensieri~nel deserto 2129 1, 21| crode, sono rifioriti~i perenni rosai crepuscolari.~Lontana, 2130 1, 83| in cambio~della mia perla perfetta~diletta?~quella che scelsi~ 2131 1, 231| nello sguardo di un uomo perfetto:~e compiangi tua madre.~ ~ 2132 1, 70| mamma piccola giovane~che perfino arrossisce~se un passante 2133 1, 128| gran braccia arco~su me,~pergolati di sogni stenderanno~domani 2134 1, 41| Attutisce il suo canto~persino la bianca acqua, che scende~ 2135 1, 120| nel suo manto le cose~e persuade~la quiete –~ ~18 ottobre 2136 1, 110| contro il fondo~la sua pertica spinge e dalla riva~un vecchio, 2137 1, 246| Via dei Cinquecento~ ~ ~ ~Pesano fra noi due~troppe parole 2138 3, 268| starnazzarmi nell'anima~pesantemente~come scirocco~pregno di 2139 1, 8| quest'odore di fieno:~ha la pesantezza d'un'ala~che giunga da troppo 2140 1, 108| come il pane –~e la nebbia pesava~gelida sulla terra,~la mamma 2141 1, 133| rosso lido di Selinunte~un pescatore mi donò, sporgendo~il braccio 2142 1, 225| ti racconti~una storia di pesci~mentre il lago s'annebbia?~ 2143 1, 75| in fondo al nero cuore~peserà~fino a sera~la mia inutile 2144 1, 179| e la prigionia.~ ~Su la petraia che è azzurra~come le corolle 2145 1, 70| delle mie povere parole~ti piace~e tu me lo dici~sia pur 2146 1, 4| a me pareva il mare~e mi piaceva più del mare vero.~ ~Milano, 2147 1, 43| Sulla sudicia pietra~del pianerottolo, ingrossano~pozze di latte 2148 1, 18| dagli squarci sgangherati, piangano,~a grumi, a gocce, un gran 2149 1, 20| In basso,~la roccia dura piange. Dalle nere,~profonde crepe, 2150 1, 85| soffocare~la voce arcana~piangente~– siete perduti –~ ~12 maggio 2151 3, 271| con la frangia di salici piangenti.~Noi, tutto il pomeriggio, 2152 3, 271| conosceranno la stanchezza~e piangeranno, soli, nella vita.~ ~ ~ ~ 2153 1, 130| pareva che non una donna~tu piangessi così,~ma una lontana~stagione 2154 1, 105| nell'ora del crepuscolo~mute piangete~l'angelo delle stelle – 2155 1, 107| qualcuno~per una sua tristezza~piangeva~tu gli leccavi le mani:~ 2156 1, 128| lungo~se silenziosamente piangono~le cose, su noi.~ ~Stasera, 2157 3, 262| gli spruzzi di verde~sulle piante madide~sembrano gialli come 2158 1, 20| tensione delle dita,~con la piatta aderenza delle membra,~guadagnamo 2159 1, 24| fosse sangue: erano licheni~piatti ed innocui. Ma io ne ho 2160 1, 6| attraverso una fessura~il Piave e le colline; mi parlava~ 2161 1, 118| alberi –~ ~ch'io sia un piazzale bianco deserto~alla tua 2162 1, 24| imparziale~mano che benedica e i picchi, intorno,~quasi obbedienti 2163 1, 41| vorrei essere come loro,~piccina, povera, oscura,~più vicina 2164 1, 49| per colpa~delle finestre piccine,~si accendono presto le 2165 1, 41| oscura,~più vicina alla loro piccolezza,~e non aver da dire~la paroletta 2166 1, 80| terracotta~e gli orci~con i piccoli semi –~ ~o forse ti recò 2167 1, 97| fontana~luccica la lama~di una piccozza –~ ~l'acqua diaccia gela~ 2168 1, 207| alle bandiere:~ ~il vento~piega l'erba sulla fronte dei 2169 1, 138| l'anima liberata:~senza piegare i giunchi~senza muovere 2170 1, 140| due lunghe ali~d'ombra~e piegarle su questo tuo male;~essere 2171 1, 152| cerchio~degli orizzonti,~piegato al vento~limpido – della 2172 1, 242| mio grembiule rosso~e ora piego a questa fontana~muta immersa 2173 1, 209| orme di zoccoli.~ ~Ed è pieno di ali e di chiome~invisibili~ 2174 3, 285| stessa in tante povere~inezie~pietose~se m'impediscono di sentire~ 2175 3, 262| di rompere le righe,~si pigiano sull'orlo delle ceste~per 2176 1, 44| divenuto pane.~ ~Repton, 12 piglio 1931~ 2177 1, 38| mare favoloso,~ove sono i pilastri~tronchi d'una subacquea 2178 1, 21| Sale l'umida calma del pineto.~I larici e gli abeti, con 2179 1, 29| andremo, lenti, in un bianco pio sogno~di sconfinata pace,~ 2180 1, 35| quando un'unica lama di luce~pioverà dall'estremo spiraglio~dentro 2181 1, 79| stelle –~grandine d'oro –~che piovete~a scrosci lunghi~sopra il 2182 1, 240| ho compagno nella tenebra piovosa~e lumi lenti di carri mi 2183 1, 238| Morte di una stagione~ ~ ~ ~Piovve tutta la notte~sulle memorie 2184 1, 154| spino sanguinano,~per una piuma tremano~di dolcezza.~Le 2185 1, 12| creaturina,~con le manine, le pizzica il viso,~ella cerca il suo 2186 1, 246| gli urli dei bimbi non placati,~il petto delle mamme tisiche~ 2187 1, 155| sul cuore,~come un mare placato:~al mite sole riapparso 2188 1, 38| folle balzo di acque~che si plachi, incontrando~la suprema 2189 1, 34| di mettersi in rotta~per plaghe remote.~E domani saremo~ 2190 1, 154| mie dita sono sottili:~si plasmano alle cose~e a lungo ne conservano~ 2191 1, 28| ad una~frettolose silenti plumbee –~tornano forse da un convegno 2192 1, 68| Dammelo qui in braccio~per un pochino:~ecco,~hai sentito~come 2193 1, 84| comprati?~ ~libri inutili –~POESIE PER I BAMBINI –~coi fantoccini~ 2194 3, 279| giallore temporalesco~le mie poesiucole~ricopiate su un quaderno 2195 1, 171| monti~ ~ora accetti~d'esser poeta.~ ~13 febbraio 1935~ 2196 1, 109| portava il più dolce~di quei poeti~con le sue tenere tristezze~ 2197 1, 157| sconfinata~nave – mi chinai alle polle,~toccai col mento la terra,~ 2198 1, 214| Mille metri~di vuoto:~ed un pollice di pietra~per una delle 2199 1, 247| nostre vesti~perché come polpa di frutto~siamo nati dall' 2200 1, 6| e affilata~mi sfiorava i polpacci: sotto terra,~le radici 2201 1, 227| parole: ed ascoltiamo~al polso uguali battiti – ed un solo~ 2202 3, 265| interni,~valutare la stoffa polverosa,~far paragoni coi veicoli 2203 1, 65| lavande~mi coricheranno~ponendomi sul cuore~come fiori~morti~ 2204 1, 220| piede scarno~tentavi dal pontile,~raccoglievi~chiare sillabe 2205 1, 92| aggrapparmi~a questa mano che mi porgi~ignota~come il tuo volto 2206 1, 94| ultima luce~portano doni di porpora e d'oro~al tuo grembo.~Tu 2207 3, 271| Nascostamente avrei voluto porre~in quelle anime ignare di 2208 1, 151| morire~di tutti i mondi che portai nel cuore –~se dalla morte 2209 1, 80| alba~un capraro ti reggeva~portando le sue greggi~su verso il 2210 3, 283| morta.~Venivamo a vederti portar via~dalla tua piccola casa,~ 2211 3, 272| rapire~d'un balzo e poi portarmi via, correndo,~un mio fardello, 2212 1, 47| non fosse~quella stessa, portata~dai tuoi occhi~pel mondo?~ ~ 2213 1, 213| Lentamente~i fiumi a notte~mi portavano via.~ ~Misurina, 11 gennaio 2214 1, 39| creatura,~nelle piccole mani porterai,~fiore della rinuncia mia,~ 2215 1 | a qualcuno~questa pagina~porterebbe il tuo nome.~ 2216 1, 19| ad incupirli.~Ma noi ci porteremo ove l'intrico~dei rami è 2217 1, 178| soltanto,~poi resta sulla porticina~a guardare~il pendolo che 2218 1, 7| uscita: fuori, sotto il portico,~c'era una rondine, che 2219 1, 45| bambino~e non sai dove ti portino~ora, per questa strada nuda,~ 2220 1, 202| Leggenda~ ~ ~ ~Mi portò il mio cavallo~tra le foglie~ 2221 1, 217| Portofino~ ~ ~ ~Lontani dai mandorli 2222 1, 215| il pane sbriciolato,~fate posto:~ora voglio dormire.~ ~Se 2223 1, 9| sopra il letto, nella stessa postura,~il candore trasognato~di 2224 1, 131| della terra~non abbiano potere~altro – su me,~che quello 2225 | poterti 2226 | poteva 2227 | potrà 2228 | potrai 2229 | potrei 2230 3, 283| non vedete~che tutta la povertà della vita~si strema contro 2231 1, 240| nebbia~si asciugherebbero le pozzanghere~intorno al nostro scoglio 2232 1, 169| cammino~con la distanza dei pozzi,~cippi sono~le bianche tombe 2233 1, 170| lungo la valle,~per la conca prativa – al muro candido,~al cancello 2234 3, 266| cercan l'alto come delle preci.~La tua voce era un mare 2235 1, 29| densi i pini~nella valle precipitano?~Non impeto d'ascesa~sferza 2236 1, 171| notte:~alla tua sete~la precipite acqua dei torrenti,~alla 2237 1, 26| son scagliati in basso a precipizio,~scivolando sul capo dei 2238 1, 200| Precoce autunno~ ~ ~ ~La nebbia 2239 1, 149| città nuova,~sola con la mia preda~di felicità – con l'eco~ 2240 1, 20| roccia; con la fame~dei predatori, issiamo sulla pietra~il 2241 3, 265| omino~ti fa salire sopra un predellino~e tu credi che ci sia soltanto~ 2242 1, 115| ferite nascoste:~tacito prega, votando~il nuovo giorno – 2243 1, 93| più vuole~inginocchiarsi a pregare~perché non ravvisa le care~ 2244 1, 213| pallida~nell'aria viola pregava le stelle.~ ~Lentamente~ 2245 1, 174| campane scosti:~ ~debolmente,~preghi nel poco sole~un silenzio.~ ~ 2246 1, 11| come un bimbo~che dice le preghiere e s'addormenta.~ ~Carnisio, 2247 1, 227| per sentire la tua carne~pregna di pace e vicina a morire –~ 2248 3, 268| pesantemente~come scirocco~pregno di salsedine~ ~Milano, 25 2249 1, 234| pane~e il gregge chiaro si prema alle sbarre.~ ~Allora ridono 2250 1, 187| soglie il torrente~gonfio preme~coi soffi della terra.~ ~ 2251 1, 227| sola fatto azzurro;~così premendomi al tuo grembo~e chiusa nel 2252 1, 44| come ogni sera, il sonno~a premere con mani grige il mio capo~ 2253 1, 243| donne,~che nello scialle si premono i seni –~ ~E già sentiamo~ 2254 1, 144| lievemente,~che non mi prenda~il freddo.~ ~Io penso~al 2255 3, 278| un letto, se qualcuno~mi prenderà. E un giorno nuda, sola,~ 2256 1, 81| affondare –~ ~Lì si comincia a prendere~più vento –~ ~e se a prua 2257 1, 91| scendere nel giardino~a prendermi la buona acqua.~A sera le 2258 1, 37| nera!~ancora, ancora~tu mi prendi le mani~e me le baci~e mi 2259 1, 15| sbiancava alla più pura luce.~Prendila: è monda e intatta. Questo 2260 1, 32| Presagio~ ~ ~ ~Esita l'ultima luce~ 2261 3, 264| Presentimenti di azzurro~ ~ ~ ~Stamattina~ 2262 3, 267| sembravano aggricciarsi~già col presentimento d'avvizzire.~Avrei preso 2263 3, 271| lunghe trecce, belle.~Io presi il mazzo, silenziosamente:~ 2264 1, 84| impolverati~che si liquidano a prezzi dimezzati –~ ~libri inutili –~ 2265 1, 156| delle cave~di pietra, delle prigioni~leggendarie.~ ~Ho tanta 2266 1, 179| gli amori,~l'affanno e la prigionia.~ ~Su la petraia che è azzurra~ 2267 1, 75| sera~la mia inutile messe~prigioniera –~O chi mi vende~un fiore – 2268 1, 170| cieli~della neve e dei venti~primaverili,~verranno bocche~di bambini 2269 1, 160| di me,~girano intorno~ai primi fanali che s'accendono~con 2270 1, 76| Risogna la nave ferita~il primissimo porto –~che vale~se sopra 2271 1, 216| ridere rosso:~apre misteri~di primitiva umanità.~ ~Fra poco~urlerà 2272 3, 262| Primizie di stagione~ ~ ~ ~L'asfalto 2273 3, 286| tutti narrano~del giovane principe~e del sonno dei nemici~e 2274 1, 81| toglie~dopo la foce~e si procede a remi – vincendo~la corrente 2275 1, 123| lentissimo della luna –~ ~Prodigiose stelle – zampilli~di aeree 2276 1, 26| buon'ora, quando il sole~ha profilato d'oro le montagne,~si sono 2277 1, 233| distolta dal sole, la campagna~profondata negli oceani.~Per un varco 2278 1, 190| giovane~dei sambuchi~ ~e profondavano nell'ombra~lunghe scale~ 2279 1, 230| silenzi~ai cratèri~della luce promessa.~ ~13 maggio 1937~ 2280 1, 29| consuma l'anima.~Non vedi come prone~stanno le cime e come densi 2281 1, 138| isola lontana~color di vela~pronte a salpare –~ ~Desiderio 2282 1, 81| azzurra che seppe~la sorte di Proserpina – ed un'altra~fonte è laggiù –~ 2283 1, 11| i pioppi, nel viale, si protendono~per abbracciarne il suono. 2284 1, 183| stridendo.~Rami~dai cancelli protesero~le loro ombre oscillanti~ 2285 1, 97| montagne~ ~ ~ ~Questa è la prova~che voi mi benedite –~montagne –~ ~ 2286 3, 266| ghette e scarpe gialle da provincia,~che schizzavano dentro 2287 1, 97| una donna ridente~vende le prugne rosse e gialle~per la mia 2288 1, 6| trecciolino smilzo ed un prurito~di pazze corse su per le 2289 1, 70| Pudore~ ~ ~ ~Se qualcuna delle 2290 1, 6| sole, per raccogliere~un pugnetto di more da una siepe.~ ~ 2291 1, 26| folto del fogliame,~come pugni sfacciati di coriandoli;~ 2292 1, 133| Cose~ ~ ~ ~Questo pugno di terra~che raccolse~per 2293 1, 85| smarrirle~sotto la mota~pullulante dal fondo –~ ~Ed il verde 2294 1, 39| dolore:~oggi tutta la vita~mi pulsa nel palmo d'una mano,~mi 2295 1, 110| ch'è doppiata~laggiù~la punta –~ed oramai la barca~più~ 2296 1, 198| ritrovo~nell'aria che si leva~puntuale al meriggio~e volge foglie 2297 | puoi 2298 2, 250| santa.~ ~Perché tu eri~la purità mia,~tu cui un'onda bianca~ 2299 1, 99| vostro bene~è come un mazzo purpureo di fiori~portati a sera~ 2300 1, 132| il filo d'erba~sotto le putride foglie,~il primo riso del 2301 3, 279| poesiucole~ricopiate su un quaderno di scuola~per te.~L'anima 2302 3, 287| aria~qui intorno al mio quadrante~d'interruttori bianchi e 2303 1, 93| nuovo.~ ~Come davanti a un quadro di chiesa~che è stato mutato~ 2304 3, 263| lezione che avrò fra un quarto d'ora~l'oppressione di questo 2305 1, 69| le nebbia~inargentava~le querce oscure,~le siepi alte,~l' 2306 1, 184| del tuo piede.~ ~Foglie di quercia~ai capelli~furono piccole 2307 1, 167| delle foreste – ànima rotte querele~d'organo, dentro i rami.~ ~ 2308 3, 271| insonnolito~a lasciarsi ninnare quietamente~dal gocciolante acciabattio 2309 1, 126| mamme~altri bimbi sul petto, quieti~nel sonno, rosei~come crisantemi~ 2310 2, 257| sostavamo – ai nostri piedi~quieto giocava~con la ghiaia e 2311 1, 13| per questo pianto, i tuoi quindici anni.~So che forse noi siamo 2312 3, 263| Cadenza esasperata~ ~ ~ ~Rabbiosa e scema esasperazione~delle 2313 1, 108| suo getto bianco e faceva~rabbrividire –~La casa pareva~lontana,~ 2314 1, 184| foreste camminammo:~i muschi~racchiudevano l'orma del tuo piede.~ ~ 2315 1, 41| fatte più grigie, sembrano raccogliersi~in un silenzio assorto.~ 2316 1, 133| Questo pugno di terra~che raccolse~per me – sul Palatino~la 2317 1, 162| neve.~ ~Via – negli occhi raccolta~la gioia dura d'essere~creatura 2318 1, 235| donne~la sera:~sul petto raccolte le mani di pietra~fissan 2319 1, 17| Forse m'illanguidivo nei racemi~molli e compatti delle violeciocche.~ 2320 1, 143| pallidi scogli~in riva a una rada – Si pensa~com'è bella, 2321 1, 16| non pecca,~io specchierò e raddoppierò le stelle.~ ~Pasturo, 18 2322 1, 236| aggrappano bambini~e affioran rade, calde per la valle~trasparenze 2323 1, 223| acqua,~tu profonda frescura, radicata~oltre le zolle e le stagioni, 2324 1, 191| Radio~ ~ ~ ~Usignolo in altissime 2325 1, 212| stringi più forte la tua ragazza:~sono venute le signorine~ 2326 1, 214| tue vesti,~i volti~delle ragazze, i remi?~ ~Questa notte 2327 1, 243| vecchi dai lunghi mantelli,~a ragazzi~veloci in groppa a opache 2328 3, 271| offerto i fiori:~credo una ragazzina un po' scontrosa~che aveva 2329 1, 173| oro calzano nel vento~per raggiungere~i fiumi.~ ~Tu stai – bambino 2330 1, 49| delle suore~ ~ ~ ~Forse hai ragione tu:~forse la pace vera~si 2331 3, 282| dei boschi; la nera~notte ragnata di vento.~ ~I miei passi 2332 1, 147| rompono col viso acceso~le ragnatele –~guadando i ruscelli il 2333 1, 224| al sole.~ ~Tu sei come il ramarro verde e azzurro~che del 2334 1, 71| nei mattini di giugno~– ti rammenti? –~Quando calpestavamo~le 2335 1, 190| La rampa~ ~ ~ ~Vidi un'altissima 2336 1, 43| fredda.~Gronda giù dalle rampe,~a larghe gocciole, il latte~ 2337 1, 128| troppo soffersero~del mio rancore~le cose: e vivere non si 2338 1, 6| le ginocchia.~Mio padre, rannicchiato dentro un andito~scavato 2339 3, 272| No: sono sola. Sola mi rannicchio~sopra il mio magro corpo. 2340 3, 262| botteghe degli erbivendoli,~i rapanelli,~riuniti a squadre come 2341 1, 116| una stella s'invola~e già rapida trae~a sé in fondo al cielo 2342 1, 95| falco~sulla nostra tenda;~rapirà le nuvole~lacerate.~Sul 2343 3, 272| più piccolo di me. Vorrei rapire~d'un balzo e poi portarmi 2344 1, 184| echi,~gli aliti in nebbia rappresi e dissolti~ci consumano 2345 1, 65| azzurro presso il cuore.~ ~Rasentare così~le antiche mura~ricoperte 2346 1, 224| II~ ~Con le farfalle raso terra~esitavi~al fiorire 2347 1, 16| Canto rassegnato~ ~ad A.M.C.~ ~ ~ ~Vieni, 2348 1, 20| ch'è come il singhiozzo~rattenuto, incessante, della terra.~ ~ 2349 1, 29| le opprime.~S'annidano, rattratti, nelle conche~i nevai, disciogliendo~ 2350 1, 197| ritorneranno di là dal muro~parole rauche di vecchi~a nominare nell' 2351 1, 167| leggera.~ ~Ora dove tu sei~ravvia l'inverno~chiome di ghiaccio 2352 1, 231| insidiate.~In mille sere~ravviasti lunghe trecce grige, ti 2353 1, 93| inginocchiarsi a pregare~perché non ravvisa le care~sembianze della 2354 1, 88| crollo orrendo~con il figlio ravvolto~nel tuo manto celeste –~ ~ 2355 1, 176| Fiabe~ ~ ~ ~Vai a un reame di vento,~cauta rechi~sul 2356 1, 42| cede,~nemmeno se il vento,~recandogli da tutti i boschi~il suono 2357 1, 176| un reame di vento,~cauta rechi~sul capo una ghirlanda~di 2358 1, 104| Concentrica una frangia~d'erbe recise~circonda la grangia –~pare 2359 1, 173| Abbandono~ ~ ~ ~Tronco reciso di betulla~giaci~in un solco:~ 2360 1, 80| piccoli semi –~ ~o forse ti recò un navigatore~a tarda ora~ 2361 2, 256| guardasse~e noi fossimo~redenti in lui.~ ~24 ottobre 1933~ 2362 3, 267| stato accanto,~non gli avrei regalato delle viole:~odoravano troppo 2363 1, 101| che sul torrione più alto~regalmente ha voluto~morire.~ ~8 settembre 2364 1, 238| pietre,~fermi sull'argine reggemmo lanterne~a esplorare il 2365 1, 80| forse all'alba~un capraro ti reggeva~portando le sue greggi~su 2366 1, 201| d'uccelli~cui le ali non reggono più.~ ~18 agosto 1935~ 2367 1, 94| cavalcando~su creste nere:~dalle regioni dell'ultima luce~portano 2368 1, 117| cui sospesa~è la luce dei regnateli –~della rugiada~sulle foglie 2369 1, 186| aperti e ciechi.~ ~Lontano~ti relegano in penombra~le stanze mute 2370 1, 246| porta per strade d'aria~religiosamente~me a te.~ ~27 febbraio 1938~ 2371 1, 207| nerazzurro:~ ~e cade~il remeggio del volo~grevemente~sul 2372 3, 281| di nebbia.~L'acqua andrà remigando come un'ala~languida e nera: 2373 1, 139| e cantavo fra me di una remota~estate, che coi suoi amari~ 2374 1, 223| dici~ancora quella strada remotissima~ed il vento~leggero sopra 2375 1, 63| la terra sfacendosi~non renderanno~alla neve bruttata~il biancore.~ ~ 2376 1, 44| pianto, divenuto pane.~ ~Repton, 12 piglio 1931~ 2377 1, 201| l'onda del tempo~e la tua resa~segreta~ ~come di ramo in 2378 1, 18| trine inargentate~di fili resinosi e, a mezzo il tronco,~giù 2379 1, 221| addiaccio.~Or sulle mani~mi respiri tu~solitudine~lenta fatica 2380 1, 14| abbeverasse~del mio sangue. Poi restare, a notte,~stesa nel prato, 2381 1, 157| mio viso – che ombre~vi restarono impresse –~ ~Lo lavai con 2382 1, 157| mio viso – che ombre~vi restavano impresse –~ ~Ma ieri – sulla 2383 1, 88| di rovina e di spavento~restavi tu~Maria –~incolume nell' 2384 1, 16| continuerai pel tuo cammino.~Io resterò sul greto, fra i cespugli,~ 2385 1, 39| ancora, la mattina,~quando resti là solo,~fai con la bocca 2386 1, 193| Intemperie~ ~ ~ ~In rete d'acque~m'è rinato~il convento 2387 1, 208| sole~abbracciati.~ ~Gracili reti bionde~imprigionavano l' 2388 1, 222| dolevi~oltre il valico,~ora riaffonda~nostra ansia serale per 2389 1, 175| prati.~ ~Poi la luce~lenta riallacciava sulla fronte~del cielo~la 2390 1, 245| allo schianto.~ ~Dopo~riallacciavano le formiche~nere fila di 2391 1, 87| il cielo che s'annuvola~rialza~fin sulla fronte~i lembi 2392 1, 6| un andito~scavato in un rialzo del terreno,~mi additava 2393 1, 172| pezzo di zolla~in cui prima riappaia la tenera~esistenza delle 2394 1, 155| mare placato:~al mite sole riapparso brillano,~candidi doni,~ 2395 1, 129| fedele~stormo di rondini~che riappendon nidi~al tetto oscuro del 2396 1, 158| richiusa, a larghi cerchi~si riappiana.~ ~Lenta nell'acqua oscura~ 2397 1, 163| ferita che nel sonno~si riapre,~ ~perdutamente nascono 2398 1, 172| origini –~e quello per cui mi riapro~stelo~di pallide certezze.~ ~ 2399 1, 224| orecchio~così curvo sull'erica riarsa~a quando a quando il rombo~ 2400 1, 24| è l'alito~di vite arcane riarse di purezza~ed il sole è 2401 1, 151| occhi~di bimba, arrossati riarsi –~benedetto il soffrire, 2402 1, 7| mia anima di allora; ho riassistito~in un istante a tutto il 2403 1, 94| Cervino~ ~ ~ ~Ribellione di massi –~Cervino –~volontà 2404 1, 76| la scia~del suo viaggio~ricade~l'ondata sfinita?~ ~Oh, 2405 3, 283| tutta la casa inondava~e ricadeva giù,~di là dai vetri d'ogni 2406 1, 116| sorelle:~muti sull'orma spenta~ricadono i battenti celesti~dell' 2407 1, 44| di quand'eri fanciulla e ricamavi,~esile e bianca, presso 2408 1, 192| vecchia canzone:~che una danza ricanta~ed alla soglia~– singhiozzando 2409 1, 154| loro pace~è fra i tenui riccioli~di un bimbo.~ ~Le tue dita 2410 1, 19| strato~d'aghi caduti e le ricciute macchie~di licheni e mirtilli; 2411 1, 158| che sul tonfo~della porta richiusa, a larghi cerchi~si riappiana.~ ~ 2412 3, 284| incombenti~e come acqua ricolma~ogni fossa terrena;~quando 2413 2, 254| che era~come se io volessi~ricominciare la vita~per donartela intera.~ ~ 2414 1, 115| lungo dalla luna infranto~or ricompone il lago~la sua incolumità~ 2415 1, 128| Riconciliazione~ ~ ~La luna è vitrea e lieve~ 2416 3, 267| blando e chiaro,~che mi riconduceva lievemente~la mia rinata 2417 1, 170| campane.~ ~Il tuo sentiero ti ricondurrà~lungo la valle,~per la conca 2418 2, 253| Ricongiungimento~ ~ ~ ~Se io capissi~quel 2419 3, 285| negozio –~in modo che tu possa riconoscere~le mie mani – su loro –~ 2420 1, 65| Rasentare così~le antiche mura~ricoperte dall'edera~vorrei~e bussare 2421 3, 279| temporalesco~le mie poesiucole~ricopiate su un quaderno di scuola~ 2422 1, 170| sera~la tua montagna si ricorderà~di averti avuta~bambina~ 2423 1, 48| chissà che ombre,~a pena ricuperi il senso~del tuo peso~del 2424 1, 21| oscurità, su in cielo;~con le ricurve frangie, l'accompagnano~ 2425 3, 271| che tutto il giorno aveva ridacchiato~nel mio quasi fanciullesco 2426 1, 171| apre alla tua fatica,~se ridato~t'è ad ogni passo il peso 2427 1, 26| dossi più audaci,~hanno riddato come pazzi in vetta~ai roccioni 2428 1, 220| pietre~franava in lago:~ ~ridendo~offrivi alghe al mio nudo~ 2429 1, 191| sassofono,~poi gli occhi apre~ridesta~fra due battiti di palme.~ ~ 2430 1, 182| spaventa – ora – la voce~ridestata del vento,~lento ti beve~ 2431 2, 259| incontrare la donna~che ti ridìa~la creatura che abbiamo 2432 3, 265| ti vede ormai in posa~per ridiscendere~ti fa sospendere~con grave 2433 1, 234| prema alle sbarre.~ ~Allora ridono i morti~piano fra loro:~ 2434 1, 48| Risveglio notturno~ ~ ~ ~Riemersa da chissà che ombre,~a pena 2435 1, 117| perché sei la sorgente che rifà~il sorso bevuto~ed il suo 2436 1, 146| di pianto~si cerca –~oh rifammi tu degna di te,~poesia che 2437 1, 63| alba farà~con stanca magia~rifiorire~tra case nere~le mimose 2438 1, 151| con una pallida primula~rifiorita.~E in essa era la linfa,~ 2439 1, 21| Già, sulle crode, sono rifioriti~i perenni rosai crepuscolari.~ 2440 1, 149| della notte –~e sulla neve riflesse~le innumeri stelle~ed adagiate 2441 1, 38| tranquilla~che in tremulo affanno rifletta~da riva a riva~l'eco cupa 2442 3, 262| soldatini,~tentano di rompere le righe,~si pigiano sull'orlo delle 2443 1, 18| enigmatica e cupa. Sulle rigide~braccia di lei, riverso, 2444 3, 264| rimasta tanto alla finestra~a riguardare il cielo:~non c'era nessun 2445 1, 49| veder morire il colore e il rilievo delle cose,~ma incontro 2446 3, 263| che lunedì dovrei portare~rimaner qui a farneticare~a dondolarmi 2447 3, 272| lottar per lui, finché mi rimanesse~un brivido di vita; poi, 2448 1, 107| prato.~E pensare che altro rimanga~di te~è vietato:~di questo 2449 1, 61| profonda~pena d'esser viva~rimango~e solo è in pace~con la 2450 1, 146| salire –~Poesia, poesia che rimani~il mio profondo rimorso,~ 2451 1, 26| dorso~d'ogni boscaglia, son rimaste tracce~del festino notturno: 2452 2, 255| sotto il sole.~ ~Ma sei rimasto laggiù,~con i morti,~con 2453 1, 43| su per le scale:~un gran rimbombo~nella penombra fredda.~Gronda 2454 1, 165| parole segrete~su l'erba:~le rimormorano i fiori~tremando nelle lievi~ 2455 1, 146| che rimani~il mio profondo rimorso,~oh aiutami tu a ritrovare~ 2456 1, 111| lo insidia,~né un tegolo rimosso.~ ~Tanto chiusa e intera~ 2457 1, 240| lisce di fanciulle~a me rimproverano gli anni: un albero~solo 2458 1, 151| giorno,~se dalla morte io rinasco~oggi – per te,~me stessa 2459 3, 267| riconduceva lievemente~la mia rinata fanciullezza intatta.~ ~ 2460 1, 193| In rete d'acque~m'è rinato~il convento dell'infanzia.~ ~ 2461 1, 35| irruente fuga~d'una folla rinchiusa.~Oh, le parole prigioniere~ 2462 1, 151| cuore,~dentro il mio cuore~rinchiuso – morto;~piansi con occhi 2463 3, 283| il terrazzo,~non solo la ringhiera,~ma tutto il tetto,~tutta 2464 3, 270| di pioggia~la mia stizza rinsecchita.~ ~26 aprile 1929~ 2465 1, 199| nell'amor!):~ ~grillo che si rintana~udendo passi~tra l'erba~ ~ 2466 1, 39| mani porterai,~fiore della rinuncia mia,~tesoro di tutti gli 2467 1, 42| nudi~che soffriranno, per rinverdire.~Ma nei tuoi rami vivi~la 2468 1, 193| per la via~non danno più riparo~a questa pioggia.~ ~23 maggio 2469 1, 56| Limiti~ ~ ~ ~Tante volte ripenso~alla mia cinghia di scuola~ 2470 1, 41| nella penombra incupita~ripercorro il sentiero.~Oggi è il giorno 2471 3, 273| rintocchi decisi delle campane~a ripercuotersi sull'azzurro~in triangoli 2472 1, 129| era questo mio vivere~che ripete ogni giorno~il gesto di 2473 3, 272| inargentato~di luna e di betulle; ripiegarmi~su quella vita che mi stringo 2474 1, 44| mio capo~e tu, mamma, a riporre~silenziosamente le mie robe,~ 2475 1, 27| dolcezza:~lascia ch'io mi riposi dei soverchi~balzi e ch' 2476 1, 38| tumulto~d'ogni mio male~nel riposo di un'estasi~senza confine~ 2477 1, 222| miracoli~per gli insetti...~ ~Ripudia~questo sangue il suo sole 2478 1, 192| soglia~– singhiozzando tra risa – mi conduce~l'ora intatta, 2479 1, 182| dietro siepi di gemme chiuse~risali in sogno:~vinci a strappi 2480 1, 199| l'erba~ ~e tosto al sole~risbuca, versa in trillo~il fugace~ 2481 1, 41| Nessuna donna, a ginocchi, risciacqua~lungo il fossato i suoi 2482 1, 135| di amori:~morire è questo~riscoprirsi di rovi~nati in noi.~ ~19 2483 3, 271| tutta la gioia che mi è riservata,~perch'essi la ritrovino, 2484 1, 76| tutte le rive~un approdo.~Risogna la nave ferita~il primissimo 2485 1, 74| il giardino distrutto.~ ~Risorgono l'erbe calpeste –~rivivono 2486 1, 104| grangia –~pare che voglia~rispecchiare in terra~il cerchio di cime~ 2487 2, 258| tu non pianga –~ ~Oh, per rispetto~di quello che fu tuo,~per 2488 1, 109| scrosci gli ulivi~chiari rispondono,~giungeva la strada di Roma,~ 2489 1, 10| Sotto tanto sole~nella barca ristretta~il brivido~di sentire contro 2490 1, 22| stretta.~E l'abisso è un risucchio spaventoso~che ci vuole 2491 1, 7| investito~come le melodie che ci risuscitano~in cuore i più nostalgici 2492 1, 98| guanciale che una fata~risvegliata~lasciò~sull'acqua verdeazzurra –~ ~ 2493 3, 264| grigiolina.~Le nuvole parevan ritagliate~ed ingommate~l'une sull' 2494 1, 211| attacco nel passo.~ ~Stride ritmico:~e forse è freddo pianto 2495 3, 276| cavallo sudato~– due paranze ritornano~con le vele flosce –~Sola 2496 3, 280| nostre anime in boccio,~non ritornasti più. Furono giorni~attutiti 2497 2, 255| siamo più.~ ~In te sarebbero~ritornati i morti~e vissuti i non 2498 1, 212| io canto~un sonnolento ritornello.~E già sui vetri illividisce 2499 1, 197| avrà lasciato la mia casa~ ~ritorneranno di là dal muro~parole rauche 2500 1, 185| verdi e grigie~su scale ritraendosi~di pietra.~ ~Lenta vagò,~ 2501 1, 5| tavolo, dinnanzi~a un vecchio ritrattino della mamma,~specchiando 2502 1, 38| senza confine~e l'anima ritrova la sua pace,~come un folle 2503 1, 206| neve.~ ~Lenta scendendo~ritroverò il tepore del mio volto:~ ~ 2504 1, 194| sia lontana,~né io più la ritrovi,~ma vada errando~pei boschi~ 2505 3, 271| riservata,~perch'essi la ritrovino, da uomini,~quando conosceranno 2506 1, 198| Brezza~ ~ ~ ~Mi ritrovo~nell'aria che si leva~puntuale