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Antonia Pozzi Parole Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, Poesiagrigio = Testo di commento
3007 1, 154| conservano~l'impronta –~per un spino sanguinano,~per una piuma 3008 1, 35| luce~pioverà dall'estremo spiraglio~dentro la tenebra,~allora 3009 1, 83| che scelsi~dal monile più splendente~come sceglievano i pastori~ 3010 1, 215| eterna luce sovra campi splendenti:~potrà mai~venir sera ai 3011 1, 232| tu, stella acuta notturna~splendi ancora~se per il solco delle 3012 1, 224| rombo.~ ~Ora ridi,~acciaio splendido,~all'ombroso~imbizzarrirsi 3013 1, 137| con le corone di roseti spogli – e i cipressi~che salgono 3014 1, 125| io già vissi e scontai e spogliai~d'ogni velo. Vorrei~aver 3015 3, 267| pastranello grigio chiaro,~spolverato da sbuffi freddolini:~ma 3016 1, 123| alti spazi – per celesti~sponsali –~ ~ombre di faci ed echi~ 3017 3, 266| piazza e sui binari.~Gli sportelli sbarravano sul muro~uno 3018 1, 103| accaldata~del bimbo~che – sporto sul ciglio –~l'anima abbandonata~ 3019 1, 41| suoi panni:~gli sgabelli spostati, capovolti~impediscono il 3020 3, 274| di nuvole nere~acuisce a sprazzi vividi~il mio desiderio 3021 1, 13| strazia~l'essere nostro, spreme dal profondo~un po' del 3022 3, 266| bianchi di pelurie~che si sprigionano dai pioppi, in maggio~e 3023 3, 262| baffetto impertinente~che sprizza su dalla testina rossa;~ 3024 1, 24| un urto ed un vermiglio spruzzo~di vero sangue. Sì, bello 3025 1, 129| miei fiori per te. Sento spuntare~sui pascoli, dove~la neve 3026 3, 262| i rapanelli,~riuniti a squadre come soldatini,~tentano 3027 1, 205| In urlo di sirene~una squadriglia~fiammante spezza il cielo.~ ~ 3028 3, 281| difenderle a unghiate o per squarciarle;~mani che avete in voi tutto 3029 1, 71| credo questo:~che saprei squarciarmi~con le mie mani~il grembo~ 3030 3, 282| Improvvisa, lontana~una campana~squilla frequente.~Io sono al termine 3031 1, 7| che s'è spaventata~ed ha squittito tanto acutamente~che ne 3032 1, 22| piombare sopra un duro masso~e sradicarlo e stritolarlo, io,~con le 3033 1, 76| braccia lucenti dei mozzi~e sradicate le antenne~spente le vele~ 3034 1, 227| vanisce:~tanto che non ci stacchi più la terra –~ma ad entrambe 3035 1, 228| furia – vedo~il cielo dello stadio bianco, quasi~soffice lana.~ ~ 3036 1, 44| gialla, intorno: poca acqua~stagna qua e la, fra i giunchi.~ 3037 1, 116| lumi~delle strade deserte~stagnano nelle valli –~ ~ascesa – 3038 3, 281| labbri di tutte le ferite~io stagnerò il tuo sangue,~fra le ciglia 3039 1, 209| infuriano i cavalli nella stalla:~ma vagano lassù~con le 3040 1, 239| all'alba~sui muri delle stalle:~ ~e a mezzodì s'avanza 3041 1, 97| in bocca~a un fanciullo –~stampa lo stesso riso~sulla mia 3042 1, 39| insieme,~adagio,~per non stancare~le tue gambine corte.~Vedi, 3043 3, 265| convento –~arrivi in uno stanzone appartato,~dove un omino~– 3044 3, 268| mia tristezza esigente~a starnazzarmi nell'anima~pesantemente~ 3045 | starò 3046 1, 152| tramonti~ai piedi delle statue, sulle colline,~fra tronchi 3047 | stavi 3048 3, 266| La stazioncina di Torre Annunziata~ ~ad 3049 1, 62| puri,~protesi~a una carezza stellare.~ ~O non attendi anche tu~ 3050 1, 163| Bontà, tu mi ritorni:~si stempera l'inverno nello sgorgo~del 3051 3, 282| queste mie ossa dure.~Ti stenderai fra i rododendri.~Fra i 3052 1, 128| su me,~pergolati di sogni stenderanno~domani sovra il mio~solitario 3053 1, 125| sarà~al boscaiolo stanco~stendersi allora – presso la catasta~ 3054 1, 144| nevai nella notte.~ ~Tu stendi una coperta per me~sul pagliericcio:~ 3055 3, 284| terrena;~quando su ogni stento terreno~che duole in maschera 3056 3, 284| ostentata verdezza~di un fico sterile~che non sa né il vento né 3057 1, 67| Sterilità~ ~ ~ ~Oh, non volere ch' 3058 1, 57| Paura~ ~ ~ ~Nuda come uno sterpo~nella piana notturna~con 3059 | stessi 3060 | stia 3061 1, 157| misteriosi làrici – fragranza~stillante in un'arcana~foresta – da 3062 1, 191| note~nel cavo della stanza~stillarono.~ ~Uno scalpiccìo folto 3063 3, 263| con torpore assonnato~ ~stimolati certi sobbalzi di inquietudine 3064 3, 261| pena di raccogliere~– lo si stiracchia un po' di qua e di là coi 3065 3, 270| inaffiare di pioggia~la mia stizza rinsecchita.~ ~26 aprile 3066 3, 263| sobbalzi di inquietudine stizzosa~da ogni ora che scocca~ed 3067 3, 265| paramenti interni,~valutare la stoffa polverosa,~far paragoni 3068 3, 267| mia vita inquieta~in uno stordimento blando e chiaro,~che mi 3069 1, 23| sistole di spasimo~incrociando~stormi di monachelle bianche e 3070 3, 261| Cencio~ ~ ~ ~C'era uno straccetto celestino~sopra il muro~ 3071 1, 244| correremmo nel vento gli stradali...~ ~A cuore scalzo~e con 3072 1, 125| sulla nostra strada~che stramazzò~in forma di croce.~Oh, non 3073 1, 155| oscura. Invece è colma~di una strana dolcezza, che s'allarga~ 3074 1, 212| ballano ancora.~Come sono strane~queste mie spalle nude:~ 3075 1, 76| cose~disfatte~di frutti strani~corrotti~di sete vermiglie~ 3076 1, 66| sono un fiore diaccio –~straniato~da ogni umana pietà o preghiera~ 3077 1, 110| colga la pioggia~in un porto straniero –~e la notte.~ ~25 settembre 3078 1, 24| Alpe~ ~ ~ ~Sulla parete strapiombante, ho scorto~una chiazza rossastra 3079 1, 215| canzone marinaresca~fra strapiombi neri?~ ~ ~II~ ~Dimmi che 3080 1, 45| Esilio~ ~ ~ ~T'hanno strappato dal mare, bambino~e non 3081 1, 147| dei miei ginocchi segnati–~strappavo inutilmente~i fiori, l'erba 3082 1, 215| grigie fascie di tormenta~strapperanno da terra~il nostro rosso~ 3083 1, 182| risali in sogno:~vinci a strappi il tuo peso tra le pietre.~ ~ 3084 1, 61| valle~ogni volo di vento.~Io strappo alla chioma di un pino~un 3085 3, 264| sarei tornata~con calma strascicata~palpeggiandomi guardinga 3086 1, 19| noi calpesteremo il molle strato~d'aghi caduti e le ricciute 3087 1, 129| povere strade~di novembre, straziate di solchi...~ ~E c'era questo 3088 3, 283| la povertà della vita~si strema contro la Morte?~Fermi, 3089 1, 76| sete vermiglie~spaccate –~stremate~le braccia lucenti dei mozzi~ 3090 1, 85| d'altri fiori s'illudeva~strenuo~il cuore.~ ~Ma quell'acqua 3091 3, 264| ingommate~l'une sull'altre, strette;~carnose, a sfumature nette.~ 3092 3, 283| finestre~in questi muri così stretti~e i grappoli della glicine~ 3093 1, 17| Morte te lo avea fasciato stretto~coi suoi velluti neri. Io 3094 1, 36| braccia:~l'ombra sobbalza~striata da un tremulo volo~di chiare 3095 1, 211| un attacco nel passo.~ ~Stride ritmico:~e forse è freddo 3096 1, 130| lungo pallidi giardini,~stridevano nel passo~le foglie di novembre, 3097 1, 216| Lampi di brace nella sera:~e stridono~due sigarette spente in 3098 1, 212| mie scarpe~d'argento.~Chi strilla~con le trombette di carnevale?~ ~ 3099 3, 271| l'acqua bassa,~con pazzi strilli di spensieratezza.~Al tramonto, 3100 3, 260| annodate le treccioline striminzite~con dei bei nastri rosa, 3101 1, 35| ogni giorno il varco si stringe~ed ogni giorno l'assalto 3102 1, 212| gli occhi, soldato alpino,~stringi più forte la tua ragazza:~ 3103 3, 272| ripiegarmi~su quella vita che mi stringo al petto –~e addormentarla – 3104 1, 17| ti segnavano sul viso~due strisce d'ombra. Io vibravo, forse,~ 3105 1, 20| volontà d'ascesa. E noi strisciamo~sull'ignota fermezza: a 3106 1, 22| duro masso~e sradicarlo e stritolarlo, io,~con le mie mani scarne;~ 3107 3, 262| asfalto del marciapiede~mi strizza innumeri occhiatine lucenti~ 3108 3, 275| i grilli elettrizzati~a strofinarmi, ad arroventarmi le tempie~ 3109 1, 194| montagna.~ ~La neve in alto~struggendosi dà vita~al vento:~dietro 3110 1, 163| le mute~stanze, dove si struggono le lampade~dimenticate,~ 3111 1, 12| andare.~Stasera non posso studiare,~perché il libro di filosofia 3112 1, 7| tutto l'inverno, nel mio studio.~C'era un odore quasi soffocante:~ 3113 1, 1| grifagna~sembrava un occhio stupefatto d'arancione~cigliato~di 3114 1, 38| nella cappella accesa~uno stupendo albero di Natale,~a cui 3115 1, 127| Scesa dal monte, la chiesa~stupì – quando vide~il lago – 3116 1, 7| acutamente~che ne ho avuto uno stupido sobbalzo.~ ~Milano, 26 maggio 3117 1, 93| come una lampada spenta:~stupirono le cose~scoprendo~in mezzo 3118 1, 40| grande primula anch'essa,~stupita,~sola,~nel prato azzurro 3119 1, 233| Aggiorna sulla luna~e a noi suade il sonno~questa faccia distolta 3120 1, 38| i pilastri~tronchi d'una subacquea pineta,~viva e fitta così~ 3121 1, 38| gli occhi vi si fissano~subitamente~e l'anima discende~dalle 3122 1, 207| sulla fronte dei morti.~ ~Da sùbite fronde si leva~l'uccello 3123 1, 6| sotto terra,~le radici succhiavan forse ancora~qualche goccia 3124 1, 233| occhi piombano le ciglia~e suda fresco umore~sulla bocca 3125 1, 43| povere mani di bambino!~Sulla sudicia pietra~del pianerottolo, 3126 3, 277| focherello pauroso~che rode e sugge, senza crepitio.~Di sopra, 3127 1, 214| pietra~per una delle tue~suole di corda.~ ~Ti ha inchiodato 3128 1, 38| delle palpebre stanche:~suonano i passi come morte cose~ 3129 1, 209| violini~hanno cessato di suonare~ ~ed una foglia volteggiando~ 3130 1, 49| L'anticamera delle suore~ ~ ~ ~Forse hai ragione 3131 1, 152| mattini~su favolose rive~tra superstiti colonne~e ulivi e spighe.~ ~ 3132 3, 278| giorno nuda, sola,~stesa supina sotto troppa terra,~starò, 3133 1, 123| vento,~l'immenso~fanciullo supino,~le scagli per gioco oltre 3134 1, 38| si plachi, incontrando~la suprema quiete del mare.~ ~Milano, 3135 3, 274| Lampi~ ~ ~ ~Stanotte un sussultante cielo~malato di nuvole nere~ 3136 1, 111| lago~protesi – corre,~senza sussulti:~né il muschio sulle pietre~ 3137 1, 235| spalle. Il cielo~batte in un sussulto le sue ciglia bianche.~ ~ 3138 1, 42| tutte le foglie cadute,~gli sussurra parole d'abbandono;~nemmeno 3139 1, 139| ed un segreto~canto mi sussurravano le onde~prigioniere –~passai 3140 1, 249| davanzale~spargono in un sussurro~i peccati~della domenica.~ ~( 3141 2, 250| mia veste chiara,~verità svanita –~o nodo~lucente – di tutta 3142 1, 192| uccelli vedo~sui tegoli svariare,~fuggendo.~ ~Nuovo,~come 3143 1, 125| fermiamoci qui, dove il vento~svelse un albero sulla nostra strada~ 3144 1, 174| Stanchezza~ ~ ~ ~Svenata di sogni~ti desti:~ti è 3145 1, 85| dolente –~ ~né potevamo noi sventare~quella maledizione della 3146 1, 6| Sventatezza~ ~ ~ ~Ricordo un pomeriggio 3147 1, 161| Ed è sera~quando le rocce svestono~il loro umano riso~di fiamma~ 3148 3, 277| un'incolore fumatina~a svignarsela lenta.~ ~Poi, due braccia 3149 1, 148| dolce moto~del gregge che si svincola dall'ombra,~ch'esce –~con 3150 1, 103| ciglio –~l'anima abbandonata~svincolare non sa~dalle argentee braccia~ 3151 1, 42| lei.~Salgono libere, lente~svincolate dall'ombra,~sovrane~al di 3152 1, 225| mezzogiorno il cuculo feroce~svolazza solo.~Ed ancora~urla tra 3153 1, 60| primavera~e guardare~se ad una svolta~nascano le primule –~Ma 3154 1, 183| passi~ancora~nascono agli svolti,~ ~l'alba come una foglia~ 3155 1, 224| montagne:~e all'immenso~svolto dei boschi trova lieve il 3156 1, 5| Distacco~ ~a T. F.~ ~ ~ ~Tu, partita.~Senza 3157 1, 27| dei soverchi~balzi e ch'io taccia, infine:~poi che una culla 3158 1, 61| Cimon della Pala.~Per voi taccion le strade~e tace il bosco 3159 1, 61| voi taccion le strade~e tace il bosco d'abeti~spegnendo~ 3160 1, 235| fissan sbocchi di strade, tacendo~l'infinita speranza di un 3161 1, 146| tu che allora ti neghi~e taci.~ ~Poesia, mi confesso con 3162 1, 115| per le ferite nascoste:~tacito prega, votando~il nuovo 3163 1, 237| autunnale~come su un bosco tagliato.~ ~Quando balena il cielo 3164 1, 101| sulla nuda montagna –~il taglio~delle rupi più eccelse~era 3165 | tal 3166 1, 19| inumidire il suolo: lieve,~tamburellando sulla volta scura,~essa 3167 1, 5| rimasta~lungamente al mio tavolo, dinnanzi~a un vecchio ritrattino 3168 1, 215| dell'uscio~ ~scostate queste tazze di vin caldo~e il pane sbriciolato,~ 3169 1, 26| sfacciati di coriandoli;~tazzettine di colchici, smarrite~dalle 3170 1, 111| altezza lo insidia,~né un tegolo rimosso.~ ~Tanto chiusa 3171 1, 91| malata~ ~ ~ ~Tu porti il tuo telaio~nella mia stanza~ed il sole 3172 1, 158| profonde~gli echi delle tempeste le lunghe correnti~le molli 3173 3, 275| strofinarmi, ad arroventarmi le tempie~e la luna sanguigna~a bollare 3174 1, 80| navigatore~a tarda ora~nel tempio~di Venere Ericìna –~scure 3175 1, 168| bionda:~ ~si levarono i templi nella luce~come mani vive~ ~ 3176 3, 270| Minacce di temporale~ ~ ~ ~Al crepuscolo~l'arroganza 3177 3, 279| A.M.C.~ ~ ~Nel giallore temporalesco~le mie poesiucole~ricopiate 3178 1, 172| in cui prima riappaia la tenera~esistenza delle foglie.~ ~ 3179 1, 39| cima alle dita~che serrano~teneramente~la manina della mia creatura.~ 3180 1, 109| di quei poeti~con le sue tenere tristezze~a questo sole.~ ~ 3181 1, 87| Sul greppo che di tenero verde~il nuovo grano riveste~ 3182 1, 58| un tempo lontano~anch'io tenni nel cuore~tutto un lago, 3183 3, 262| squadre come soldatini,~tentano di rompere le righe,~si 3184 3, 283| intrico~le sue mani dorate~e tentava, nelle stanze, la tenebra~ 3185 1, 220| solari~col tuo piede scarno~tentavi dal pontile,~raccoglievi~ 3186 1, 31| in mezzo alle voci –~un tenue fiato di bianco~in cuore 3187 3, 261| sgualcito di ditate rosa~tenuto su da due borchie di stelle~ 3188 1, 245| danzava una macchia di sole~tepida sulla fronte,~c'era ancora 3189 1, 168| per la spianata il sole.~ ~Tepidi fiotti corsero nei fusti~ 3190 1, 249| Servire~ ~ ~ ~Teresa o Catina~portano nei cortili~ 3191 1, 80| bambino~presso il balocco di terracotta~e gli orci~con i piccoli 3192 1, 7| essere affacciata~a una terrazza stretta e di guardare,~sotto 3193 3, 283| ingigantita così,~che non solo il terrazzo,~non solo la ringhiera,~ 3194 1, 150| sia~questo vanire~delle terrene cose~– dolce –,~questo tornare 3195 1, 117| foglie morte –~ ~mentre il terriccio accoglie~petali stanchi 3196 1, 150| dell'acqua~ancora viva~fra terrose prode.~Le fiammelle dei 3197 1, 223| fra cocci~s'apron fiori terrosi al secco fiato~dei muri 3198 3, 262| li metterà nel canestro terroso, e poi, a casa,~se li sgranocchierà,~ 3199 1, 24| d'una fenditura,~il cielo terso pare un'imparziale~mano 3200 3, 272| come una demente~la pelle tesa delle mie ginocchia.~ ~Milano, 3201 1, 18| basso dei ginocchi, il collo teso~nel vano sforzo di rialzare 3202 1, 39| fiore della rinuncia mia,~tesoro di tutti gli umani,~una 3203 3, 266| lucido, verdone;~un ombrello, testardo, s'impuntava~contro terra 3204 3, 262| impertinente~che sprizza su dalla testina rossa;~e certi mazzetti, 3205 1, 227| vicina a morire –~fresca e tetra così~presso il mio fiato.~ 3206 3, 284| L'ora di grazia~ ~ ~ ~Tetraggine lenta, sfinita~di un cortile 3207 1, 52| che il vento strappa dai tetti~ed altra neve~più quieta~ 3208 3, 266| cielo~che si vedeva sopra la tettoia~o in mezzo alle fumate carnicine~ 3209 1, 4| argine boscoso~nascondeva il Ticino e, ancor più in fondo,~c' 3210 1, 34| della neve.~Un alto sonno tiene la foresta~ed i monti~e 3211 1, 32| ultima luce~sulle chiome dei tigli –~in cielo le dita dei pioppi~ 3212 1, 107| crudele?~Esitavi~sulla ghiaia timida:~sollevavi~una zampa – tremando.~ 3213 1, 16| intorno, tanto odore~di timo c'è, e sono così ariose,~ 3214 1, 234| pastore s'attardi~senza timore a rompere il suo pane~e 3215 1, 239| accorse~fra i trilli del suo timpano d'argento:~«È fiorito il 3216 1, 108| fornace.~ ~Riflessi di brace~tingevano l'androne nero:~rossa nel 3217 1, 153| silenzio,~al lago –~ove tinnisce per un fiato d'aria~il canneto~ 3218 1, 180| cadeva.~Onde verdi infrante~tinnivano sui vetri.~Era antica~la 3219 1, 213| col tramonto~sul deserto~tinnulo trotto.~ ~A sera~l'ultima 3220 3, 267| Bambinerie in tinta chiara~ ~ad A.M.C.~ ~ ~Ieri, 3221 1, 8| mia anima impura,~come il tintinnio roco di quel grillo, in 3222 1, 12| mio libro di filosofia.~Tiravo in carrettino~un marmocchio 3223 1, 246| placati,~il petto delle mamme tisiche~e l'odore –~odor di cenci, 3224 1, 157| mi chinai alle polle,~toccai col mento la terra,~con 3225 1, 186| forse –~invisibili ti toccano.~ ~A bordo della strada, 3226 1, 145| imbiondito,~sui grani.~ ~Vorrei toccare con le mie dita~l'orlo delle 3227 3, 267| troppo sottilmente~e, a toccarle, sembravano aggricciarsi~ 3228 1, 148| peso~– il senso delle cose toccate~nessuno ti cancellerà più~ 3229 1, 131| quand'io parlavo di Dio~mi toccavi la fronte~con lievi dita 3230 2, 258| occhi come i tuoi –~Io mi toccavo le palpebre,~fissavo il 3231 1, 42| grande lago di viola~e i tocchi delle campane vi affiorano~ 3232 1, 93| Poi fu la notte~e mi toccò esser fuori~nella bufera:~ 3233 1, 44| mio piccolo letto,~io a togliermi di dosso le mie vesti,~per 3234 1, 41| vergogna~davanti ai loro occhi tondi di passeri~che mi guardano 3235 1, 41| infilare~la chiave nella toppa~e chiudere~con armeggìo 3236 1, 141| che fugge~come un torrente torbido~per cento rivi.~E le corolle 3237 1, 88| erbose –~ ~La chiesa di Torcello sognavi~e l'oro pallido 3238 1, 239| pianto e corolle di deliri~si torcono ai tuoi orli~o Terra.~ ~ 3239 1, 44| ciascun albero un pianto~tormentoso di fronde,~perch'io m'illuda 3240 3, 264| veemente.~E poi me ne sarei tornata~con calma strascicata~palpeggiandomi 3241 1, 107| undici anni.~Una sera siamo tornati:~eri disteso davanti al 3242 1, 7| quando ho saputo che tu non tornavi.~Ed oggi, sulla porta, mi 3243 1, 59| veniamo,~perché ai morti torniamo~e i morti sono in Te~di 3244 3, 263| passato~idiotamente con torpore assonnato~ ~stimolati certi 3245 3, 284| cantando,~si getta dalle torri incombenti~e come acqua 3246 1, 101| le ossa del falco~che sul torrione più alto~regalmente ha voluto~ 3247 1, 230| Quando dal mio buio traboccherai~di schianto~in una cascata~ 3248 1, 168| margini~della pietra.~ ~E traboccò per la spianata il sole.~ ~ 3249 3, 262| crogiolarsi nella terra,~a tracannar la pioggia saporita di umori~ 3250 1, 26| ogni boscaglia, son rimaste tracce~del festino notturno: guizzi 3251 1, 56| questo sconfinamento senza traccia~questo perdersi~che non 3252 1, 239| metter barche~e sulle chiglie tracciare ghirlande~di gialle margherite,~ ~ 3253 1, 20| azzurro fiorire di miosotidi~tradisce l'umidore ed un remoto~lamento 3254 1, 146| lo sai,~tu lo sai che ho tradito,~ho camminato sul prato 3255 1, 128| nostalgia dei monti perduti,~tradurla in amore~pel mondo~che amai?~ ~ 3256 1, 102| piombano~i ricci duri –~trafiggono nel tonfo i gracili~tristi 3257 1, 225| ricci morti d'autunno~hanno trafitto le pervinche.~E mordi~gli 3258 1, 187| urlo fu colma~la valle.~ ~Trafugò l'inverno~nelle segrete 3259 1, 84| libri inutili –~tutti i TRAGICI GRECI –~ma se il greco non 3260 1, 80| venga dal profondo.~ ~O non traluce in te –~nella tua creta~ 3261 1, 249| cero sui fiori d'autunno~tramortita nel sole.~ 3262 3, 276| le vele flosce –~Sola sul trampolino,~coi miei vaneggiamenti 3263 3, 283| parve che tutto in peso~si tramutasse~l'enorme biancore della 3264 2, 251| sorridevamo al domani~come bimbi tranquilli.~Le nostre mani~congiunte~ 3265 1, 172| neve disciolta~la casa. Trasale~l'anima al tonfo delle gocce 3266 1, 235| passi sulle ghiaie~grandi trasalgon nelle spalle. Il cielo~batte 3267 1, 56| Né c'era allora~questo trascendere ansante~questo sconfinamento 3268 1, 145| passa il fiume~e quale aria trascina;~saper dire dove nascerà 3269 1, 63| perché~il mio pesante sonno~trascini?~ ~Io so~che le più pure 3270 1, 172| insicuri riflessi,~oltre il trascolorare delle ore,~vive un esiguo 3271 1, 82| sole~ ~ed il tramonto non trascolorato ancora in sera~ti spinga~ 3272 1, 25| Tempia contro tempia~si trasfondono~le nostre febbri.~Fuori, 3273 1, 9| stessa postura,~il candore trasognato~di bere,~con le pupille 3274 1, 181| celano i grani~del riso.~ ~Traspaiono strade~nel gracile bosco,~ 3275 1, 131| sole che muta~in foglie trasparenti le zolle~ ~e chi volle colpirti~ 3276 3, 269| i miei occhi malati,~una trasparenza di falso cielo,~dentellata 3277 1, 236| rade, calde per la valle~trasparenze di case illuminate.~ ~Dall' 3278 1, 193| viali~un compagno barcolla,~trasportando un morto:~gli cadono sul 3279 1, 153| canneto~e le libellule si trastullano~con l'acqua non profonda –~ ~ 3280 1, 224| enormi ali ti dà~quest'ombra trasvolante in rombo.~ ~Ora ridi,~acciaio 3281 1, 29| in questa vecchia barca~tratta in secco sul lido:~i remi 3282 1, 13| po' del sale da cui fummo tratte.~Ma non sono per te le salse 3283 1, 25| le sue palme protese,~a trattenere un luccicore mite.~Nella 3284 1, 42| greve~che la rovesci,~che la trattenga~dal balzare aerea~verso 3285 3, 266| di materia vi affogava.~A tratti le parole si frangevano~ 3286 1, 139| campi e monti~di luce –~Traversai laghi morti – ed un segreto~ 3287 1, 199| Farfalle bianche~danzando~traversano il silenzio sull'acqua.~ ~ 3288 1, 197| invisibili monti.~ ~Udirò greggi~traversare la notte:~ ~il vento – curvo~ 3289 1, 85| Ma quell'acqua fangosa traversava~la via –~quell'odore corrotto 3290 1, 39| gli alberi neri neri;~lo traverseremo tutto;~usciremo dal piccolo 3291 | traverso 3292 1, 59| la tua voce~bronzea~che travolge l'anima.~ ~Non c'è salvezza,~ 3293 3, 260| festa~si fossero annodate le treccioline striminzite~con dei bei 3294 1, 6| ancora una bambina,~col trecciolino smilzo ed un prurito~di 3295 1, 127| che pure non scorgo – tremare~in ogni erba che sgorga~ 3296 1, 24| ed innocui. Ma io ne ho tremato.~Eppure, folle lampo di 3297 1, 35| l'onda mostruosa,~l'urto tremendo,~l'urlo mortale~delle parole 3298 1, 8| ignoto interrotto cammino~tremolano nella mia anima impura,~ 3299 1, 25| le nostre febbri.~Fuori, tremoli lunghi di stelle~e l'edera, 3300 1, 4| striscia dei colli si spianava,~tremula, azzurra: a me pareva il 3301 1, 13| musica: una cosa fonda e trepida~come una notte rorida di 3302 1, 2| deporvi in quell'istante,~con trepido cuore a fior di mani,~un 3303 3, 273| ripercuotersi sull'azzurro~in triangoli bianchi di vele~che m'accennano~ 3304 1, 14| carezze d'oro.~Lontano, in un triangolo di verde,~il sole s'attardava. 3305 1, 205| S'affacciano le donne~a tricolori abbracciate;~gridan coraggio~ 3306 1, 214| tonfo dei marosi~sul molo di Trieste.~ ~Né la luna~disvelerà 3307 2, 251| grano.~Ed il mio cuore~una trillante allodola~che misurava~la 3308 1, 239| per le donne accorse~fra i trilli del suo timpano d'argento:~« 3309 1, 24| Eppure, folle lampo di tripudio~e saettante verità sarebbero~ 3310 1, 109| poeti~con le sue tenere tristezze~a questo sole.~ ~Di qui 3311 1, 75| vende~i fiori~per questo tristo cammino?~ ~14 febbraio 1933~ 3312 1, 225| delle lucertole sul fogliame trito?~A terra~i ricci morti d' 3313 1, 125| Bisogna~guardare a fondo, troncare~i rami morti con la nostra 3314 1, 213| tramonto~sul deserto~tinnulo trotto.~ ~A sera~l'ultima mano 3315 1, 27| che una culla e un'eco~ho trovate nel vuoto e nel silenzio.~ ~ 3316 3, 282| fredda, greve.~Al mattino ci troveranno morti.~Morti fra i rododendri.~ 3317 1, 128| sole vivranno di luce –~io troverò me stessa~nel vecchio mondo~ 3318 1, 93| del mio riso~morì.~ ~Mi trovò l'alba~come una lampada 3319 1, 22| pietre bianche.~Io mi vorrei tuffare a capofitto~nella fluidità 3320 3, 283| velo gridellino:~il sole tuffava nell'intrico~le sue mani 3321 1, 180| tu correvi gli scogli:~ti tuffavi~per rubare le vongole gettate~ 3322 3, 272| sulla strada,~sotto un tumido cielo inargentato~di luna 3323 1, 126| crisantemi~più grandi.~ ~Sui tumuli, con le corolle~più belle, 3324 1, 26| fra i ciuffi di robinie~le tuniche dorate, abbandonando~i drappeggi 3325 3, 282| giungo in cima all'altura.~Tuona. Sulle vette è tempesta.~ ~ 3326 1, 231| del grano riverso fra i tuoni~e i vuoti nelle mandrie 3327 1, 234| saltare le siepi.~ ~Sentono il tuono venire,~gli scrosci sul 3328 1, 211| scompare~alle spalle in un turbine di neve~la pista esile dritta.~ ~ 3329 3, 279| fra le pagine di una guida turistica.~ ~Pasturo, 1° settembre 3330 1, 178| i pesi~dell'orologio:~l'uccellino dice cucù~due volte soltanto,~ 3331 1, 222| Primavera che più non duoli,~t'uccide~tra lumi or sottilissima 3332 1, 199| grillo che si rintana~udendo passi~tra l'erba~ ~e tosto 3333 1, 149| colmo e sospeso,~per non udire~i suoi battiti.~ ~1° dicembre 3334 1, 197| oscurità~invisibili monti.~ ~Udirò greggi~traversare la notte:~ ~ 3335 1, 121| singhiozzante armonica –~vorrei udirti – a condurre~una danza di 3336 1, 227| ed ascoltiamo~al polso uguali battiti – ed un solo~ultimo 3337 1, 169| un'esigua conca~pianta un ulivo.~ ~Non hai strade: misuri~ 3338 3, 285| come potrei inviarti~questi ultimi fiori dei miei prati –~se 3339 1, 216| apre misteri~di primitiva umanità.~ ~Fra poco~urlerà la sirena 3340 3, 284| lenta, sfinita~di un cortile umidiccio~in maschera di giardino;~ 3341 3, 267| sulle mani il suo fiato umido e caldo~e a districare piano 3342 1, 229| e apristi lene fiamma~d'umiltà~nei loro occhi~castani.~ ~ 3343 1, 233| le ciglia~e suda fresco umore~sulla bocca dei cani muti.~ ~ 3344 3, 262| tracannar la pioggia saporita di umori~e non sanno~che presto verrà 3345 1, 68| ho fatto il vestitino~all'uncinetto~con la lana bianca.~ ~Dice 3346 | une 3347 3, 281| aperte~per difenderle a unghiate o per squarciarle;~mani 3348 3, 263| esasperazione~delle mie unghie rosicchiate~e queste parole 3349 1, 71| Unicità~ ~ ~ ~Io credo questo:~che 3350 1, 36| Sostano i bimbi~con le mani unite~ed io sosto~per non calpestare~ 3351 1, 132| Aveva voce in te~l'universo~delle cose mute,~la speranza~ 3352 1, 212| carnevale?~Vino.~E frittelle unte.~Una stella filante verdolina~ 3353 1, 76| dal sole –~macerata~dagli uragani –~ ~io vengo da mari lontani~ 3354 1, 225| svolazza solo.~Ed ancora~urla tra i rovi il cucciolo perduto:~ 3355 1, 221| In campagne di vento~urlano i cani~sul sonno delle mandrie 3356 1, 50| quel che a volte ti senti urlare in cuore:~che questa vita 3357 1, 216| primitiva umanità.~ ~Fra poco~urlerà la sirena della fabbrica:~ 3358 1, 133| mano pura~ ~io verserò nell'urna~di smorta argilla~che sul 3359 1, 190| da fresche fontane~dentro urne di pietra~grondanti:~ ~mentre 3360 1, 116| campane:~a groppa a groppa,~urtandosi, salgono –~gregge in cerca 3361 1, 87| porta il figlio~perché senz'urti~dorma –~ ~lenta guardando 3362 3, 285| serenelle,~che cosa si usa mettere~sul carro di un 3363 1, 238| memorie dell'estate.~ ~A buio uscimmo~entro un tuonare lugubre 3364 1, 215| di foca~ai cardini dell'uscio~ ~scostate queste tazze 3365 1, 41| entrare, ad uscire~dagli uscioni sgangherati~delle vecchie 3366 1, 39| lo traverseremo tutto;~usciremo dal piccolo cancello~in 3367 1, 131| chi volle colpirti~vide uscirsi di mano~uccelli~anzi che 3368 2, 251| degli olmi~sulla strada uscivamo~per ritornare:~sorridevamo 3369 1, 237| tu mi chiami,~che tu mi usi~con la fiducia che dai alle 3370 1, 209| cavalli nella stalla:~ma vagano lassù~con le nubi~le ombre 3371 1, 27| urlo della caduta è solo un vago~mormorio, dal profondo.~ 3372 1, 185| ritraendosi~di pietra.~ ~Lenta vagò,~sotto l'assorto cielo,~ 3373 3, 261| gente incespica~ma che non val la pena di raccogliere~– 3374 1, 212| al Cristallo~è caduta la valanga.~ ~Non bestemmiare, soldato 3375 1, 210| spegne l'ansia~di lontane valanghe,~fumo lieve~sulle pareti 3376 3, 266| disordinato andirivieni~di valige sfrangiate, penzoloni~su 3377 1, 97| benedizione –~montagne.~ ~Valtournanche, 30 luglio 1933~Pasturo, 3378 3, 265| meglio i paramenti interni,~valutare la stoffa polverosa,~far 3379 1, 193| grido: manca il suolo.~ ~Vampe d'incenso~per la via~non 3380 1, 188| sguardi~alle cose gettati~– vani ponti –~mi divora l'abisso 3381 1, 150| dicono quel che sia~questo vanire~delle terrene cose~– dolce –,~ 3382 1, 227| al tuo peso mortale che vanisce:~tanto che non ci stacchi 3383 3, 282| salita, stasera.~La notte vapora dai prati,~la notte gorgoglia 3384 1, 184| sconosciuta~quest'alba:~ ~la voce varca grigie onde~senz'echi,~gli 3385 1, 13| né le stelle,~né lui.~ ~Varese – Milano, 11 luglio 1929~ 3386 3, 286| aggira –~ma nessuna veste variopinta~vale per lui~lo splendore~ 3387 1, 235| nella fronte, scostano~dai vasti occhi i rami delle stelle:~ 3388 1, 76| velata –~quando per troppa vecchiezza~per troppa stanchezza~naufragherà~ 3389 1, 151| profonda intessuta~di vinte vecchiezze, di esistenze percorse –~– 3390 3, 281| scarlatto,~vite, edera, veccia.~Tanto silenzio ci sarà, 3391 3, 286| nostalgia e d'attesa –~e intorno veda~la gente che si aggira –~ 3392 1, 170| grembo d'erba;~e lontana vedendoti~a cercare~su perse rive 3393 2, 257| sotto grandi alberi, senza~vederci in viso –~ ~egli fu vivo. 3394 1, 40| mio vaso di primule:~senza vederla la penso~come una grande 3395 1, 93| tua gioia:~anch'io, senza vederlo, sentivo~quel riso mio~come 3396 3, 266| quel po' di cielo~che si vedeva sopra la tettoia~o in mezzo 3397 1, 93| certo;~e non soltanto lo vedevi tu, lo specchiavi~nella 3398 1, 59| dal gran velo del cielo~e vedono l'oro tuo,~Signore,~il mare 3399 1, 29| giacendo~sul fondo basso, non vedrem la terra~e l'onda, percuotendolo 3400 1, 22| incubo mio folle.~Fra poco la vedremo dipanarsi~sopra le valli: 3401 1, 125| Ammonimento~ ~ ~ ~Dunque, io non vedrò mai più i tuoi occhi~puri 3402 1, 2| una tomba~che non ho mai veduta~e mi è sembrato~di deporvi 3403 1, 211| ansito roco~di volpi gracili vedute morire –~ ~Non andiamo ai 3404 1, 24| obbedienti a una consegna arcana,~vegliano irrigiditi. Sulle vette,~ 3405 1, 88| sognavi tu~un'altra dolce casa~vegliata~da un'altra azzurra Maria~ 3406 3, 265| polverosa,~far paragoni coi veicoli moderni.~Ma quello, intanto,~ 3407 1, 74| bianca~o stelle~solitarie, velate –~o fiori eterni della tenebra 3408 1, 117| stanchi di ciclamini~e crochi, velati~di uno stesso pallore~roseo –~ ~ 3409 1, 12| e trova soltanto un riso velato – un povero riso in sordina.~ ~ 3410 1, 19| fuggiremo:~lungi da questo velenoso mondo~che mi attira e respinge. 3411 1, 11| è una carezza fonda, un vellutato~manto di pace, sceso dalla 3412 3, 287| crudi~in attesa nel forno di velluto.~Stanotte dovrò spegnere 3413 1, 243| lunghi mantelli,~a ragazzi~veloci in groppa a opache biciclette,~ 3414 1, 117| pallore~roseo –~ ~tu sana, venata di sole,~porti sul grembo~ 3415 1, 31| all'angolo d'una strada~venderà tanti crisantemi~e ci saranno 3416 1, 80| greggi~su verso il borgo – a vendere~il fresco latte.~ ~Lucernina, 3417 | venga 3418 | vengono 3419 | veniamo 3420 | venisti 3421 | veniva 3422 | Venivamo 3423 | venivi 3424 | venne 3425 1, 188| volti porgono i narcisi~alla ventata.~ ~Mani di bimbi:~e siepi~ 3426 3, 287| spalle nude~all'aria dei ventilatori:~credo~che sarà verde stasera 3427 1, 12| caldaia d'acqua bollente:~in ventiquattro ore è morto, atrocemente.~ 3428 1, 38| spalle~la furia del meriggio ventoso.~A lenti passi m'inoltro,~ 3429 1, 120| dopo un qualunque dolore~è veramente~tornare al nido, trovare~ 3430 1, 98| risvegliata~lasciò~sull'acqua verdeazzurra –~ ~ninfee –~con le radici 3431 3, 284| maschera di giardino;~ostentata verdezza~di un fico sterile~che non 3432 1, 81| verso sera~fra i papiri verdissimi~sopra l'acqua~silente –~ ~ 3433 1, 212| unte.~Una stella filante verdolina~lega i tuoi chiodi~alle 3434 3, 266| muro~uno stupore lucido, verdone;~un ombrello, testardo, 3435 1, 220| Verginità~ ~ ~ ~Vele solari~col tuo 3436 1, 127| dei vivi~placa – facendoli veri~ed eterni.~ ~3 novembre 3437 1, 76| strani~corrotti~di sete vermiglie~spaccate –~stremate~le braccia 3438 1, 24| un volo e un urto ed un vermiglio spruzzo~di vero sangue. 3439 1, 21| presso a terra: lì, piano, la versano~a fare viola il muschio 3440 1, 215| e intatta è la neve~sul versante~dell'ombra.~ ~Qui crediamo~ 3441 1, 190| luna~per dune di nebbia versarsi~in limpidi laghi~d'aria.~ ~ 3442 1, 133| Palatino~la tua mano pura~ ~io verserò nell'urna~di smorta argilla~ 3443 1, 237| alle cose,~come acqua che versi sulle mani~o lana che ti 3444 1, 22| capofitto~nella fluidità vertiginosa;~vorrei piombare sopra un 3445 1, 28| Ritorno vespertino~ ~ ~ ~Inesorabili le campane~ 3446 1, 129| stelle – dopo che il gelo~del vespro è scomparso~ ~e la notte 3447 1, 237| tuo letto ho disteso un vessillo –~ma se ti penso all'addiaccio~ 3448 3, 281| salvezza,~il silenzio e la fede vestiranno~la mia esistenza nuda.~Fratello, 3449 1, 109| Baldo~s'avviarono i soldati,~vestirono di fuoco i monti,~di sangue 3450 1, 150| crisantemi~biondi: le bimbe~vestite di bianco,~col velo color 3451 1, 68| finto.~ ~Gli ho fatto il vestitino~all'uncinetto~con la lana 3452 3, 266| fumate carnicine~che il Vesuvio sbuffava senza posa~e il 3453 1, 112| strada~quando sui ciotoli una vetrata cadde~ed i frantumi a lungo~ 3454 1, 211| in altre vesti~alle calde vetrate sosterò –~(la slitta~m'avrà 3455 3, 280| opale e d'ametista,~grigi vezzi di lacrime.~ ~Milano, 16 3456 1, 181| porgono~al fiume.~ ~Sugli alti viadotti~barcollano andando~lenti 3457 1, 177| albero nudo:~così leggermente vibrando~di foglie vive~si veste.~ ~ 3458 3, 266| e all'anima sembrava di vibrare~nuda nel vento e di sfiorare 3459 1, 17| due strisce d'ombra. Io vibravo, forse,~insieme con le corde, 3460 1, 27| Vicenda d'acque~ ~ ~ ~La mia vita 3461 1, 127| Io guardo i cipressi vicini,~il villaggio, le sponde,~ 3462 1, 107| che altro rimanga~di te~è vietato:~di questo il nostro assurdo~ 3463 1, 148| come dall'ansito di antiche vigilie,~come all'origine dei giorni,~ 3464 1, 73| quando l'unica strada~dei villaggi~è deserta~ ~e qualche donna 3465 1, 81| foce~e si procede a remi – vincendo~la corrente profonda~ ~e 3466 1, 182| chiuse~risali in sogno:~vinci a strappi il tuo peso tra 3467 1, 212| trombette di carnevale?~Vino.~E frittelle unte.~Una stella 3468 1, 57| lungo~con la tua corolla violacea di spettri~tremi~sotto il 3469 1, 17| racemi~molli e compatti delle violeciocche.~E un giorno riponesti le 3470 1, 42| immolla le fronde e le trae~violentemente~verso il nero suolo.~Anima, 3471 1, 39| antico giardino.~Sole, sole violento~e in fondo~le ombrelle nere 3472 3, 267| in un prato, a snidare le violette.~Il cielo si era chiuso 3473 1, 17| allora. Tu sonavi~il tuo violino, con la testa bassa:~le 3474 3, 265| Furia schiacciato~sotto le virgole dei serpenti.~L'omino~ti 3475 1, 125| in te la vita~ch'io già vissi e scontai e spogliai~d'ogni 3476 2, 255| sarebbero~ritornati i morti~e vissuti i non nati,~sgorgate le 3477 1, 163| colombe sull'altana~come alla vista del mare.~ ~Bontà, tu mi 3478 1, 128| Riconciliazione~ ~ ~La luna è vitrea e lieve~ancora, nel vasto 3479 1, 16| accosciata. Col mio pianto~vitreo, pari a lente che non pecca,~ 3480 1, 94| Cervino –~estasi dura –~vittoria~oltre l'informe strazio –~ 3481 1, 1| cigliato~di raggi a lame vivide~sotto un sopracciglio corrucciato~ 3482 3, 274| nuvole nere~acuisce a sprazzi vividi~il mio desiderio insonne~ 3483 1, 128| quando le case~al sommo~sole vivranno di luce –~io troverò me 3484 3, 284| si sfa~in quattro pampini vizzi.~Qui l'ora di grazia non 3485 3, 265| vocione si fa d'un tratto vocino –~...sono ancora le pieghe 3486 3, 265| pieghe sul cuscino...~– il vocione si fa d'un tratto vocino –~... 3487 1, 24| e carne,~pazzi di forza, voglion farsi anima;~quando, dal 3488 | vogliono 3489 1, 146| per la prima volta~vidi volar nel sereno l'allodola~e 3490 1, 67| Sterilità~ ~ ~ ~Oh, non volere ch'io torni~per la mia vita~ 3491 | volessi 3492 | Volevi 3493 1, 198| leva~puntuale al meriggio~e volge foglie e rami~alla montagna.~ ~ 3494 1, 239| sogno e corolle di parole~volgi nei cieli.~ ~Vedo per fondi 3495 | volle 3496 | vollero 3497 1, 211| d'uccelli,~ansito roco~di volpi gracili vedute morire –~ ~ 3498 1, 209| suonare~ ~ed una foglia volteggiando~sfiora~il braccio bianco 3499 1, 180| ti tuffavi~per rubare le vongole gettate~dai pescatori.~A 3500 1, 153| saldo,~bianco –~sulle oscure voragini~della terra.~ ~5 dicembre 3501 | vorrebbe 3502 1, 244| monumenti le donne di bronzo.~ ~Vorresti sparire alle case, destarti~ 3503 1, 245| nel buio,~giù nel buio per vortici intensi,~per rossi colpi 3504 | vostre 3505 1, 115| nascoste:~tacito prega, votando~il nuovo giorno – al cielo.~ ~ 3506 1, 172| di un monte~a Primavera votate~si celano.~ ~E conosco~io 3507 | vuol 3508 1, 83| aperto~come un frutto –~vuotato~del suo seme più puro –~ 3509 1, 231| riverso fra i tuoni~e i vuoti nelle mandrie insidiate.~ 3510 1, 215| nudi –~come da un celeste~Walhalla –~i laghi spenti in fondo 3511 1, 156| far fiorire~i gerani e la zàgara selvaggia~sul fondo delle 3512 1, 107| ghiaia timida:~sollevavi~una zampa – tremando.~Ora nessuno 3513 1, 107| polvere della strada,~le zampe già fredde, il dorso~tepido 3514 1, 26| danzato sopra i tegoli~e zampettato dentro la grondaia~fin dopo 3515 1, 123| Prodigiose stelle – zampilli~di aeree fontane –~piume 3516 1, 22| erbosa, da cui balza~questo zampillo estatico di rupi,~somiglia 3517 2, 253| il resto~è aria~in cui – zattere sciolte – navighiamo~a incontrarci.~ ~ 3518 1, 237| fiorire~sotto convogli di zingare stelle.~ ~18 settembre 1937~ 3519 1, 236| a me salgono nenie~di zingari accampati sulle strade...~ ~ 3520 3, 262| col beccuccio proteso,~zitti in attesa dell'imbeccata.~ ~ 3521 1, 225| il baio in corsa~con lo zoccolo nero lo colpì~sul muso.~ ~