Antonia Pozzi
Parole

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La voce

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La voce

 

 

 

Aveva voce in te

l'universo

delle cose mute,

la speranza

che sta senz'ali nei nidi,

che sta sotterra

non fiorita.

 

Aveva voce in te

il mistero

di tutto che presso una morte

vuol diventare vita,

il filo d'erba

sotto le putride foglie,

il primo riso del bimbo salvato

a fianco di un'agonia

in una corsia

d'ospedale.

 

Or quando cade dagli alti

rami notturni

dei campanili – un rintocco

e in cuore affonda come

il frutto dentro il campo arato

 

allora hai voce

tu in me –

con quella nota

ampia e sola

che dice i sogni sepolti

del mondo, l'oppressa

nostalgia della luce.

 

10 dicembre 1933


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