Antonia Pozzi
Parole

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Le mani

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Le mani

 

 

 

Quando ti ho preso le mani

ho capito

come sei giovane.

 

Le mie dita sono sottili:

si plasmano alle cose

e a lungo ne conservano

l'impronta

per un spino sanguinano,

per una piuma tremano

di dolcezza.

Le mie mani son così pallide:

attraversate dalla vita

in ogni senso – come

da lunghe vene

azzurre.

Forse la loro pace

è fra i tenui riccioli

di un bimbo.

 

Le tue dita sono rudi:

afferrano le cose

per esserne padrone,

non si scalfiscono a nessuna

pietra.

Mani di colore vivo,

che hanno toccato solo

quel che hanno scelto

mani che sanno scavare

nella ghiaia dei fiumi,

nel fango delle grotte,

per estrarne tesori.

 

Non tu,

ma le tue mani giovani

dicono alle mie mani,

a me: Come siete

vecchie.

 

6 dicembre 1934


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