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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
I
Accoccolato tra le pervinche
e l'urlo
Tu sei come il ramarro verde e azzurro
che del proprio rumore si spaura
e hai cari
questi ciliegi appena in fiore, quasi
senz'ombra.
profili di colline alle tue ciglia:
e all'orecchio
a quando a quando il rombo
dei puledri lanciati per la piana.
II
e ad un tratto
quest'ombra trasvolante in rombo.
all'ombroso
imbizzarrirsi dei cavalli, al pavido
balzare delle lepri fra i narcisi.
III
e gli sguardi
d'amore che mai non avemmo
s'appendono alle glicini sui ponti –
Ma il fiume
è densa furia d'acque senza creste, nel grembo
porta profondi visi di montagne:
e all'immenso
svolto dei boschi trova lieve il vento,
d'aprile.