Antonia Pozzi
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Ritorni

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Ritorni

 

ad A.M.C.

 

 

 

Stamattina, in campagna, sono entrata,

dopo tutto l'inverno, nel mio studio.

C'era un odore quasi soffocante:

odor di muri vecchi; mi ha investito

come le melodie che ci risuscitano

in cuore i più nostalgici ricordi.

Sai: su quel divanetto ho tanto pianto

quando ho saputo che tu non tornavi.

Ed oggi, sulla porta, mi ha avvinghiato

la mia anima di allora; ho riassistito

in un istante a tutto il mio passato.

Mi sembrava di essere affacciata

a una terrazza stretta e di guardare,

sotto di me, un brulichio infinito,

affogato nel vuoto e nell'azzurro.

Una lieve vertigine mi ha colto

e sono uscita: fuori, sotto il portico,

c'era una rondine, che s'è spaventata

ed ha squittito tanto acutamente

che ne ho avuto uno stupido sobbalzo.

 

Milano, 26 maggio 1929


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