Parte, Par.

 1  Mecc,  21|         agevolato dalle bilance a molla o dai dinamometri (Fig.
 2  Mecc,  21|       Fig. 7), consistenti in una molla d’acciaio che si deforma
 3  Mecc,  21|    apparecchio si sospendano alla molla dei pesi conosciuti, per
 4  Mecc,  21|       ferma l’indice fissato alla molla quando ad essa son sospesi
 5  Mecc,  21|           che la elasticità della molla varia col tempo, cosicchè
 6  Mecc,  43|     agisca una forza dovuta a una molla compressa, tenuta ferma
 7  Mecc,  43|      tenuta ferma nel punto A. La molla tenderà a distendersi dalle
 8  Mecc,  43|        meccanismo visibile di una molla deformata; e che perciò
 9  Mecc,  45|   misurabile con un dinamometro a molla, è sensibilmente costante
10  Mecc,  48|      ruota è messa in moto da una molla o da un peso, e trasmette
11  Mecc,  55|           sua posizione. Così una molla compressa può eseguire lavoro
12  Mecc,  55|         che un corpo in moto, una molla compressa, un grave sollevato
13  Mecc,  55|       attrito, ma per esempio una molla deformabile, il nostro lavoro
14  Mecc,  55|          energia potenziale della molla deformata; questa ci restituirà,
15  Mecc,  55|         al suolo, in quiete, e la molla indeformata; non ritroveremo
16  Mecc,  56|           alla distensione di una molla, questa perderebbe dell’
17  Mecc,  56|           sistemi in presenza, la molla compressa, e il gruppo grave-Terra,
18  Mecc,  56|      complessivo risultante dalla molla, dal grave e dalla Terra,
19  Mecc,  74|      indietro, come spinto da una molla, fino a che la tendenza
20     1, 101|        allineate, separate da una molla elastica, come nella fig.
21     1, 101|    metterà in moto comprimendo la molla con cui è in contatto; ma
22     1, 101|      contatto; ma a misura che la molla si contrae essa esercita
23     1, 101| diverranno uguali, e da allora la molla non si comprime più, e comincia