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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
62. Proprietà dei liquidi.
Compressibilità. — I corpi liquidi sono caratterizzati da una
mobilità grande delle singole parti per cui essi non tendono ad avere una forma
propria, ma assumono quella del recipiente che li contiene. Hanno invece un
volume proprio, e si oppongono anzi energicamente contro le forze che tendono a
diminuirlo, cosicchè si potè ritenere, per qualche tempo, che essi fossero
addirittura incompressibili. In realtà la loro comprimibilità è così
piccola da sfuggire all’osservazione, non ricorrendo a cautele particolari;
l’osservazione è resa malsicura e difficile dal fatto che il recipiente, in cui
il liquido è contenuto, prende parte alla deformazione, e
occorre separare dall’effetto totale la variazione di volume propria del primo.
Serve a tal uopo il piezometro (fig. 35) nel quale l’ampolla A,
contenente il liquido da esaminare e costituita di vetro non troppo spesso, è
immersa in un recipiente più grande B pieno d’acqua e comunicante col cannello
sottile G; anche l’ampolla A finisce in un cannello C uguale di diametro a G, e
attraverso al quale può esercitarsi, per mezzo di un gas compresso, una
pressione sulla superficie libera visibile nel cannello medesimo. In
conseguenza di questa pressione il livello del liquido scende in C; ma per la
contemporanea dilatazione del recipiente A, una certa quantità di acqua del
recipiente viene B spinta nel cannello G; lo spostamento in C è maggiore
dell’inalzamento in G, il che prova che il liquido di A ha veramente subito una
diminuzione di volume, misurata dalla differenza delle due colonne liquide. I
livelli riprendono esattamente la posizione di prima al cessare della
pressione, dimostrando così che i liquidi non soffrono variazioni di volume
permanenti.