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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
71. Misura dei pesi specifici. — Il peso specifico relativo di un corpo è il rapporto tra il peso del corpo e il peso di un eguale volume d’acqua; e siccome il rapporto tra questi due pesi è eguale al rapporto delle masse del corpo e dell’acqua, e la massa dell’acqua è praticamente misurata dallo stesso numero che ne misura il volume, in pratica il peso specifico relativo coincide con la densità definita come al § 42, cioè la massa contenuta nell’unità di volume del corpo.
La definizione data sopra conduce subito a un metodo semplice per determinare il peso specifico di un corpo solido.
Infatti dappoichè il peso di un egual volume d’acqua è dato, per il principio d’Archimede, dalla spinta che il corpo subisce nell’acqua, basterà pesare il corpo, misurare con la bilancia idrostatica la spinta che esso subisce nell’acqua, con l’aggiungere pesi sul piatto corrispondente fino a riottenere l’equilibrio dopo l’immersione: si otterrà, per quoziente dei due numeri, il peso specifico cercato.
Un metodo simile può
essere adottato per misurare il peso specifico dei liquidi. Ma converrà in tal
caso ricorrere al metodo della boccetta o del picnometro. Una
ampolla di vetro (fig. 47) munita di un collo sottile, che si allarga poi in
una specie d’imbuto chiuso da un tappo a smeriglio. Si pesa la boccetta vuota,
e la si ripesa dopo averla riempita di liquido fino a un certo segno tracciato
sul cannello; si deduce così, per differenza, il peso del liquido. Poscia la si
riempie d’acqua fino allo stesso punto, e si ottiene, ancora per differenza con
la prima pesata, il peso di un eguale volume d’acqua. Dividendo tra loro i due
pesi si avrà il peso specifico del liquido.
Ancora più comodo è, per la misura del peso specifico dei liquidi, l’impiego degli areometri o densimetri. Sono essi degli apparecchi di vetro (fig. 48) aventi nel fondo una zavorra, come mercurio o pallini di piombo, destinata ad assicurarne la stabilità quando, immersi in un liquido, ne emergono parzialmente. Il cannello superiore porta una graduazione costruita in modo che per lettura diretta del punto di galleggiamento in un liquido si abbia il peso specifico di questo; naturalmente l’apparecchio emergerà di più nei liquidi aventi un peso specifico maggiore.
Alcuni di questi areometri hanno una graduazione empirica, anzichè la graduazione che dà direttamente la densità. Così ha una graduazione empirica l’areometro di Beaumè, le cui indicazioni permettono però, con l’impiego di tabelle apposite, di dedurre il valore della densità corrispondente.