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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
2. Lo studio dei fenomeni può essere qualitativo e quantitativo Se noi prendiamo, per esempio, una lastrina metallica a sezione rettangolare e studiamo la flessione che essa subisce fissandola a un estremo e caricandola all’altro estremo con dei pesi, troveremo che al crescere del peso aumenta la deformazione. Ma noi possiamo esaminare molto più attentamente il fenomeno: misurare cioè, le forze deformatrici e le deformazioni corrispondenti, e registrare in una tabella i risultati delle misure. — Supponiamo, per fissare le idee, che la deformazione prodotta da 1 Kg. sia di 2 mm. i risultati saranno i seguenti:
1 Kg. |
2 mm. |
2 Kg. |
4 mm. |
3 Kg. |
6 mm. |
4 Kg. |
8 mm. |
ecc. |
ecc. |
Se adesso facciamo il rapporto tra la deformazione e il peso corrispondente, troviamo che questo rapporto è costantemente eguale a 2.
Questo fatto si verifica per tutte le lamine di qualunque natura e di qualsiansi dimensioni, cioè è sempre costante per ciascuna lamina il rapporto tra il peso deformatore e la deformazione; nel constatar ciò noi avremo scoperto una legge del fenomeno esaminato, cioè una relazione numerica costante tra gli elementi misurabili che intervengono nella sua produzione.