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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
78. Barometri a mercurio. — La pressione atmosferica è diversa nei diversi luoghi, anche alla stessa altezza sul mare; e in uno stesso luogo muta col tempo; si notano spesso variazioni anche di due centimetri in più o in meno del valore normale. Alle sue variazioni son connessi i più importanti fenomeni metereologici cosicchè è molto utile seguirne esattamente e regolarmente l’andamento nei diversi luoghi e nei diversi tempi. Servono a tal uopo i barometri, di cui i migliori utilizzano appunto l’esperienza di Torricelli, permettendo di misurare l’altezza della colonna con la massima esattezza e insieme con la massima comodità.
Il riempimento della
canna va fatto con cautele grandissime per evitare che restino aderenti al
vetro tracce di aria o umidità, le quali si diffonderebbero nella camera
torricelliana, determinando una pressione e quindi un abbassamento nella
colonna barometrica. Inoltre la canna nel punto ove termina la colonna medesima
deve avere una grande sezione, per impedire che si formi, come nei tubi
stretti, un menisco convesso il quale determinerebbe anch’esso una depressione.
Infine un termometro deve indicare la temperatura del mercurio, poichè, come
vedremo, la colonna di mercurio che serve a misurare la pressione pesa più o
meno, a pari lunghezza, secondo che è più o meno fredda.
Per eseguire esattamente la misura dell’altezza della colonna si dovrebbe ricorrere a un apparecchio speciale, detto catetometro, che noi non possiamo descrivere. In pratica ci si contenta, come nel barometro di Fortin (fig. 58) di rinchiudere la canna di vetro in un astuccio di ottone graduato in millimetri, mentre il pozzetto è costituito da un serbatoio inferiore che ha il fondo mobile per mezzo di una vite, cosicchè si può sempre ricondurre il livello del mercurio nel pozzetto fino a venire in contatto con una puntina fissa di avorio, dalla quale prende origine la graduazione segnata sull’astuccio. Una speciale sospensione, detta cardanica, permette di tener la canna verticalmente nell’atto della misura. Questo apparecchio permette che la pressione venga misurata con un’approssimazione eguale circa a 1/10 di millimetro, sufficiente per tutti gli usi comuni.
Per confrontare poi le letture barometriche fatte in posti diversi occorre tener conto dell’altezza sul mare del luogo ove si fa la misura. Per dislivelli non troppo grandi basta tener presente che un dislivello di circa 10 metri e mezzo produce una differenza di 1 millimetro nella colonna barometrica.