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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
79. Barometri
metallici. — Meno esatti, ma molto più comodi dei precedenti sono i
barometri metallici, nei quali si fa a meno del mercurio e si ricorre invece
alla elasticità di scatolette metalliche, che vengono più o meno deformate
dalla pressione esterna.
Nell’aneroide di Bourdon, (fig. 59), un tubo piegato ad arco di cerchio e avente le pareti molto sottili è vuoto d’aria nell’interno; un suo estremo è fissato, mentre l’altro estremo si avvicina o si allontana dal primo, secondo che la pressione esterna aumenta o diminuisce; questi spostamenti, piccolissimi, vengono amplificati con un sistema di leve e di ingranaggi e si traducono in movimento di una lancetta sopra un cerchio, graduato per confronto con il barometro a mercurio.
Invece nel barometro olosterico (fig. 60) una scatola chiusa e priva d’aria è limitata superiormente da una lamina ondulata molto flessibile, i cui spostamenti, provocati dalle variazioni nella pressione esterna, sono amplificati coi soliti sistemi di leve e ingranaggi e determinano il moto dell’indice sul quadrante.
A causa delle imperfezioni elastiche questi barometri non danno indicazioni costanti, e vanno confrontati spesso con un barometro a mercurio; inoltre gli attriti degli ingranaggi costituiscono una notevole causa di errore e riducono la sensibilità dello strumento.