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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
DIFFUSIONE E OSMOSI.
93. — Diffusione dei liquidi.
— Al di sopra di una soluzione di un sale colorato, per esempio solfato di
rame, giacente nel fondo di una provetta versiamo con cura dell’acqua. In
principio la
soluzione e l’acqua incolora saranno nettamente separati tra loro, e dovremmo
aspettarci che tale separazione resti a lungo, poichè la soluzione è
specificatamente più pesante dell’acqua che sta sopra. Invece potremo
constatare dopo qualche tempo che la colorazione procede verso l’alto,
dimostrando che i due liquidi si mescolano lentamente malgrado il diverso peso
specifico. Si formeranno quindi a diverse altezze soluzioni di diversa
concentrazione, cioè contenenti per ogni centimetro cubo pesi diversi di sale,
e il sale progredirà dagli strati di maggiore a quelli di minore concentrazione.
La quantità di sale che passa da uno strato all’altro è proporzionale al tempo del passaggio, alla loro differenza di concentrazione e inversamente proporzionale alla loro distanza (legge di Fick). Dipende poi dalla natura della sostanza sciolta, come fu messo in evidenza specialmente dal Graham. Da questo punto di vista le sostanze solubili possono dividersi in due grandi categorie: cristalloidi e colloidi; le prime, che hanno anche la proprietà di precipitarsi dalle soluzioni allo stato cristallino, si diffondono rapidamente; le seconde, che precipitano allo stato amorfo, si diffondono invece molto lentamente. — Posson servire di esempio per le prime il sal comune, e per le seconde l’albumina, che richiede a pari condizioni un tempo 50 volte maggiore del sal comune per diffondersi in egual misura.
Secondo le vedute moderne le soluzioni dei colloidi non sarebbero vere soluzioni, ma sospensioni nel seno del liquido della massa solida in granuli straordinariamente fini, sebbene sempre molto più grandi delle molecole delle sostanze saline. Queste invece, nelle soluzioni, sarebbero completamente libere e in parte anche scomposte in due parti (dissociate).
La diffusione può aver luogo anche tra due liquidi di diversa natura, come l’acqua e l’alcool, capaci di mescolarsi in qualunque proporzione. In ogni caso essa può avvenire egualmente se i due liquidi, anzichè semplicemente sovrapposti, son separati da un setto come la pergamena vegetale; gli scambi avvengono negl’interstizi molecolari del setto. Se ne trae profitto nella dialisi, per la quale una miscela di un colloide e di un cristalloide, come una soluzione di gomma e di zucchero, abbandona, attraverso un setto di pergamena, all’acqua che si trova dall’altra parte le sostanze saline disciolte, che si diffondono più rapidamente.