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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
95. Diffusione degli aeriformi. — I due palloni della fig. 77 son pieni di due gas differenti; per esempio di aria quello inferiore e di idrogeno quello superiore. Malgrado l’idrogeno, per la sua leggerezza, debba continuare a occupare le parti più alte, dopo un certo tempo si constata che i gas si son mescolati, e che il miscuglio ha la stessa composizione sotto e sopra. Al fenomeno si dà il nome di diffusione. Esso può anche avvenire attraverso un setto poroso, e allora prende il nome di diosmosi, e obbedisce a una legge molto semplice dovuta al Graham. Secondo questa le quantità dei due gas che traversano il setto sono inversamente proporzionali alle radici quadrate delle rispettive densità. Così il cloro si diffonde in proporzioni circa sei volte minori dell’idrogeno.
In conseguenza della diversa velocità di diffusione un recipiente pieno di idrogeno e chiuso da un setto poroso, quando è immerso nell’aria, perde più idrogeno di quel che non entri aria, e perciò la pressione all’interno diviene presto minore che all’esterno. L’opposto avviene se il recipiente contiene aria ed è immerso in un ambiente costituito da un gas più leggiero; la pressione all’interno diviene allora maggiore, e può determinare il sollevamento di un liquido in un tubo manometrico.