IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
106. Scala
musicale. — Che due suoni giudicati da un orecchio esercitato come
aventi la stessa altezza, o all’unisono, corrispondano ad egual numero di
vibrazioni per minuto secondo può essere dimostrato raccogliendo le loro
vibrazioni su una membrana autoregistratrice. Stabilito ciò la sirena può
servire più comodamente per misurare il numero di vibrazioni corrispondente a
un suono qualsiasi. Si può così dimostrare che se tra i due suoni di diverse
coppie, qualunque sia il primo, un musicista ritiene che esista lo stesso
intervallo musicale, i numeri di vibrazioni hanno un rapporto costante per
tutte le coppie. Così se due suoni hanno l’intervallo di un’ottava, il
secondo ha sempre, qualunque sia il primo, il doppio del numero di vibrazioni
di questo. All’intervallo di un’ottava corrisponde adunque il rapporto 2 tra i
numeri di vibrazioni. In generale se un suono qualsiasi corrisponde al numero
di vibrazioni n, la nota che ha con la prima l’intervallo di un’ottava
corrisponderà a 2 n vibrazioni; quella che ha l’intervallo di una quinta,
corrisponde a n vibrazioni;
la quarta a
n, la terza a
n, la seconda
a
n, la sesta a
n e la settima a
n. In generale
sono più consonanti gli accordi che hanno il rapporto più semplice tra i
numeri di vibrazione.
Esiste una branca di
Scienza, la Fisica Musicale, che studia a fondo le relazioni fra i caratteri
oggettivi delle vibrazioni sonore e le impressioni estetiche relative; ma noi
non possiamo addentrarci in simili considerazioni, che richiedono per essere
intese nel loro intimo spirito attitudini e conoscenze musicali non a tutti
comuni.
E così accenneremo di volo che per accordare tutti gli strumenti dei diversi paesi sulla medesima scala, il che risponde a una vera esigenza pratica e artistica, una Conferenza internazionale a Vienna stabilì che la nota detta la della 3a ottava (corrispondente al suono della seconda corda del violino) debba essere identica a quella emessa dal corista normale, cioè da una forchetta di acciaio a due branche (fig. 87), che esegue esattamente 435 vibrazioni complete al secondo. — Il corista prototipo per l’Italia è conservato nell’Istituto Fisico dell’Università di Roma.