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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
113. Battimenti. — Quando interferiscono due suoni la cui differenza tra i numeri di vibrazione è di poche unità per secondo, ha luogo un periodico rinforzo e indebolimento dell’intensità del suono risultante; a questi rinforzi intermittenti di suono, che hanno per periodo la differenza tra i due numeri di vibrazione, si dà il nome di battimenti. Si possono constatare facilmente con due canne d’organo che non siano perfettamente all’unisono.
Per intenderne la ragione si pensi a due sorgenti sonore capaci di produrre l’una 100 e l’altra 101 vibrazioni a secondo. Se a un certo istante le due vibrazioni hanno la medesima fase, dopo mezzo secondo esse saranno in opposizione, poichè in questo tempo la prima avrà compiute 50 oscillazioni intere e l’altra 50 e mezza. I due suoni perciò si rinforzeranno nel primo istante, si attenueranno dopo mezzo secondo, si torneranno a rinforzare dopo un secondo e così via; ed è chiaro che si avrà un rinforzo a ogni minuto secondo.
Se la differenza tra i numeri di vibrazione diviene un po’ troppo grande, l’orecchio non distingue più i battimenti in modo distinto, per la loro rapidità, e si ha una specie di rullo. La sensazione è piuttosto spiacevole quando la differenza aumenta ancora, fino a che, raggiungendosi l’intervallo di terza, di quarta, di quinta, di sesta e d’ottava, l’insieme dei due suoni costituisce l’accordo consonante, dal quale l’orecchio ricava un’impressione gradevole, più che da una nota sola.