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Alfabetica [« »] fiammifero 2 fianco 1 fibre 1 fig. 205 figura 25 figure 2 fila 3 | Frequenza [« »] 220 così 220 sono 211 cioè 205 fig. 193 raggi 187 luce 186 campo | Orso Mario Corbino Nozioni di Fisica per le scuole secondarie Vol. II Concordanze fig. |
Parte, Par.
1 1, 2| dalla palla di S’Gravesand (fig. 1) che passa a freddo attraverso 2 1, 2| caso della sbarra della fig. 2 il riscaldamento la fa 3 1, 2| di un cannello stretto (fig. 3), nel quale il liquido 4 1, 3| bulbo, come quello della fig. 3, munito di un cannello 5 1, 3| al termometro a mercurio (fig. 4) nel quale il bulbo e 6 1, 3| termometro nell’apparecchio della fig. 5, contenente ghiaccio pesto. 7 1, 3| caldaietta rappresentata nella fig. 6, ove i vapori che si sollevano 8 1, 6| temperature è allora una retta (fig. 7).~ ~Se si cambia la natura 9 1, 6| penetrato dall’estremo A (fig. 8) si è andato perdendo 10 1, 7| metallo più dilatabile (fig. 10). Se ne possono costruire 11 1, 7| al centro del bilanciere (fig. 11) o al punto di sospensione 12 1, 7| pendoli è rappresentato dalla fig. 12. Dalla sbarra AA’ pendono 13 1, 8| congelarsi. L’apparecchio della fig. 13 serve per la riproduzione 14 1, 11| scopo chiamasi calorimetro (fig. 14), ed è costituito da 15 1, 11| esperienza scolastica di Tyndall (fig. 15) nella quale l’attrito 16 1, 11| Un sistema di alette (fig. 16) è messo in moto entro 17 1, 12| stantuffo perfettamente mobile (fig. 17). La tendenza espansiva 18 1, 18| fenomeno l’apparecchio della fig. 18 nel quale il bulbo di 19 1, 19| sottoposta a forti pressioni (fig. 19) e si lascia tagliare 20 1, 19| dopo il passaggio del filo (fig. 20) si spiegano con l’influenza 21 1, 19| passando al di sopra del filo (fig. 20) o nelle cavità, della 22 1, 19| 20) o nelle cavità, della fig. 19, ove rigela.~ ~ 23 1, 22| della pressione atmosferica (fig. 21), e far pervenire una 24 1, 22| Nell’apparecchio della fig. 22 le tre canne B, C, B 25 1, 23| con l’apparecchio della fig. 23, nel quale le due canne 26 1, 23| ricorrere all’apparecchio della fig. 24, che si introduce in 27 1, 26| liquido e il suo vapore (fig. 26); questo premerà sulla 28 1, 28| come l’igrometro a capello (fig. 27), fondato sugli allungamenti 29 1, 29| curva come quella della fig. 28, che chiamasi isoterma 30 1, 29| principio il volume sia OA, fig. 29, e la pressione AB; al 31 1, 29| somiglierà a quello della fig. 29.~ ~ Ma quando il volume 32 1, 29| nettamente separati come nella fig. 26.~ ~Quando il volume sarà 33 1, 29| un diagramma diverso; la fig. 30 riproduce le isoterme 34 1, 29| accostano all’andamento della fig. 28, propria dei gas. La 35 1, 30| isoterma la curva della fig. 28, se perciò essi furono 36 1, 31| eseguito; mentre se, come nella fig. 31, si espande dallo spazio 37 1, 31| Si immagini adesso (fig. 32) che dal tubo B, attraverso 38 1, 31| liquefatta.~ ~Naturalmente la fig. 32 è solo uno schizzo schematico 39 1, 32| macchina consideriamo la fig. 33, che ne dà un modello 40 2, 36| per es. il triangolo ABC (fig. 34); la parete opposta sia 41 2, 37| avanti a un punto luminoso O (fig. 35), si formerà un’ombra 42 2, 39| fascio di luce partente da P (fig. 36) è periodicamente intercettato 43 2, 40| riesce evidente invero dalla fig. 37 che la superficie inclinata 44 2, 41| traccia, sul piano della fig. 38, la retta MM’; e dal 45 2, 41| disposte come nell’oggetto (fig. 39); si avrà cioè un’immagine 46 2, 41| che investe lo specchio (fig. 38) corrisponde il cono 47 2, 42| una calotta sferica MN (fig. 40) appartenente a una sfera 48 2, 42| coniugati i punti P e P' della fig. 41, o anche della fig. 42 49 2, 42| della fig. 41, o anche della fig. 42 nella quale i due punti 50 2, 42| di raggi divergenti PBD (fig. 41) vien trasformato dallo 51 2, 42| di un punto luminoso P (fig. 43) basta guidare da P il 52 2, 42| centro C fino al fuoco (fig. 44) l’immagine si forma 53 2, 42| lo specchio, come nella fig. 45, ovunque si porti il 54 2, 43| fascio di raggi paralleli (fig. 46) all’asse principale 55 2, 44| contenuta in una vasca di vetro (fig. 47); si osserva allora che 56 2, 44| riflessione, l’angolo ISP (fig. 48) del raggio incidente 57 2, 44| di entrambi. — Così nella fig. 48, descritta una circonferenza 58 2, 45| raggio rifratto come OR’ (fig. 49), e perciò ai diversi 59 2, 45| supera l’angolo limite (fig. 50) il raggio incidente 60 2, 45| isoscele rettangolo ABC (fig. 51). — Si fa cadere sulla 61 2, 46| due facce piane AB, AG (fig. 52), e da una superficie 62 2, 46| per due facce parallele (fig. 53), il raggio RT diviene 63 2, 47| convergenti le A, B, C della fig. 54; divergenti le D, E, 64 2, 47| divergenti le D, E, F, della fig. 55; le A, B, D, E si dicono 65 2, 48| chiamato fuoco principale (fig. 56). Ci saranno perciò due 66 2, 48| queste regole si può trovare (fig. 57) facilmente il punto 67 2, 48| proprietà, rappresentate nella fig. 58.~ ~ 1. Quando l’oggetto 68 2, 48| tra il fuoco e la lente (fig. 59) i raggi che partono 69 2, 49| corrispondere, come nella fig. 60 a un fascio di raggi 70 2, 49| un punto.~ ~ Così nella fig. 61 il raggio BM si rifrange 71 2, 50| trasparenti limitata esternamente (fig. 62) dalla cornea KK’, cui 72 2, 50| formerebbero, come nella fig. 58, anch’esse a distanze 73 2, 50| immagini virtuali più lontane (fig. 60). Se ad esempio si vuol 74 2, 51| Sole.~ ~La fenditura F (fig. 63) è illuminata con luce 75 2, 51| viene invece ricevuto (fig. 64) su uno specchio concavo 76 2, 52| che restano, come nella fig. 65, si ottiene appunto la 77 2, 53| parallelo di luce bianca (fig. 65) corrisponderanno diversi 78 2, 53| lo spettro ottenuto (V. fig. 64), usando prismi geometricamente 79 2, 53| senso RV) e molto deviato (fig. 66, 1) da B, con altre i 80 2, 53| altri se ne allontano molto (fig. 67, 2).~ ~ Le prime sostanze 81 2, 54| una lente convergente. La fig. 67 ne dà l’aspetto schematico.~ ~ 82 2, 54| provenienti dall’obbiettivo K (fig. 68), formerebbero in a un’ 83 2, 56| ebbe luogo lo scuotimento (fig. 69) e l’onda abbia a un 84 2, 56| separazione di due mezzi MN (fig. 70), i punti di MN saranno 85 2, 57| praticato su uno schermo opaco (fig. 71), la propagazione rettilinea 86 2, 58| Due punti luminosi A e B (fig. 72) emettono vibrazioni 87 2, 58| all’incirca l’aspetto della fig. 73.~ ~La larghezza delle 88 2, 58| vicini, su uno schermo (fig. 74) e illuminarli con la 89 2, 60| normalmente in O il piano della fig. 75. Le vibrazioni della 90 2, 60| ellisse o di un cerchio (fig. 76); si dice allora che 91 2, 60| per es. secondo AB e CD (fig. 77). Se in un fascio di 92 2, 60| definita, o rettilinea (fig. 78), o ellittica (fig. 79), 93 2, 60| fig. 78), o ellittica (fig. 79), o circolare (fig. 80), 94 2, 60| fig. 79), o circolare (fig. 80), e il nicol è orientato 95 2, 60| a vibrazioni rettilinee (fig. 78) che la luce passerà 96 2, 60| sistema opaco. Nel caso della fig. 79 la rotazione del nicol 97 2, 60| polarizzazione circolare (fig. 80) la luce emergente dal 98 2, 61| facciamo che il suo spigolo A (fig. 81) sia parallelo all’asse 99 2, 62| trasformano la vibrazione AB (fig. 82) che era arrestata dal 100 2, 64| rappresentata dalla curva II della fig. 83, cioè essa acquista il 101 2, 65| lastra (curva III della fig. 83) è insensibile nel rosso 102 2, 66| Chiudiamo in un involucro S (fig. 84) alla temperatura costante, 103 2, 67| costituito da una piattaforma, (fig. 85), su cui si trovano il 104 2, 67| pressione (tubo di Plucker, fig. 86). Il gas s’illumina vivamente, 105 3, 69| alla pallina leggiera A (fig. 87), sospesa a un filo di 106 3, 69| respinta dalla bacchetta (fig. 88). La bacchetta che con 107 3, 69| assumono l’aspetto della fig. 89. Toccandole con la mano 108 3, 69| due palline si attirano (fig. 90); e inoltre potremo anche 109 3, 69| fili metallici OA, O’B (fig. 91); rileghiamo tra O e 110 3, 71| A, B disposti come nella fig. 92 a una certa distanza, 111 3, 71| foglioline e facendole divergere (fig. 93). Naturalmente la divergenza 112 3, 72| dimostrarlo dei due piatti della fig. 94, tenuti per due sostegni 113 3, 74| più vicine della pallina (fig. 95) caricate per influenza 114 3, 76| su un piatto conduttore (fig. 96), e nel cui interno si 115 3, 76| in un conduttore cavo B (fig. 97), chiuso da tutte le 116 3, 77| uniforme.~ ~ Nel caso della fig. 98 le linee di forza divergono 117 3, 77| particolare nel caso della fig. 100 le linee hanno lungo 118 3, 78| Supponiamo che in A (fig. 101) il potenziale abbia 119 3, 79| Nel punto A di un campo (fig. 102) il potenziale abbia 120 3, 79| se due conduttori A e B (fig. 103} sono a potenziale diverso, 121 3, 81| così l’esperienza della fig. 104, e quella detta del 122 3, 81| del mulinello elettrico fig. 105.~ ~ b) Conduttore in 123 3, 81| rapidamente. Così nel caso della fig. 106, l’elettricità indotta 124 3, 82| detta bottiglia di Leyda, (fig. 107) e consiste in una bottiglia 125 3, 83| condensatori, come quella della fig. 108. In essa un certo numero 126 3, 83| arco di scarica, come nella fig. 109, è un grosso conduttore 127 3, 87| dielettrico. Se il disco D (fig. 110) è carico negativamente, 128 3, 88| punte acute come la AB (fig. 111) per dimostrarne le 129 3, 88| in un piano orizzontale (fig. 111), come anche sospendendo 130 3, 88| agli estremi, nei poli (fig. 112); ma spezzandolo a metà 131 3, 90| con le linee di forza. La fig. 113 dà uno di questi spettri, 132 3, 91| verificare con l’esperienza della fig. 114. La sbarra verticale 133 3, 93| campo non è più uniforme (fig. 115), ma le linee di forza 134 3, 93| Nella curva OA della fig. 116 sono riportate le induzioni ( 135 3, 95| venti, cioè della bussola (fig. 117), per potersi orientare 136 3, 95| componente orizzontale H (fig. 118), che forma con F un 137 3, 95| costituita dalle forze (fig. 119) +mH e —mH; questa coppia 138 4, 96| certo tempo passa da A a B (fig. 120) la quantità q d’elettricità, 139 4, 99| telaio come quello della fig. 121, costituito da un filo 140 4, 99| perciò il circuito della fig. 121 avrà nella faccia anteriore 141 4, 99| cosicchè disponendo come nella fig. 122 un ago magnetico nell’ 142 4, 99| Volta. E se noi, come nella fig. 123, rendiamo galleggiante, 143 4, 99| delle lince chiuse continue (fig. 124).~ ~Anche un filo indefinito 144 4, 99| magnetici. Si trova così (fig. 125) che le linee di forza 145 4, 99| disporrebbe come nelle due fig. 126, secondo che la corrente, 146 4, 99| facilmente controllare sulla fig. 126.~ ~Ma il caso praticamente 147 4, 99| elicoidale, come quello della fig. 127, circuito che prende 148 4, 100| paralleli ed opposti, come nella fig. 128; sospeso a un filo di 149 4, 100| nel galvanometro Thomson (fig. 129) ricorrere a due fascetti 150 4, 100| galvanometro Deprez e D’Arsonval (fig. 130) il telaietto centrale, 151 4, 101| forza interne al rocchetto (fig. 126) e quindi l’elettrocalamita 152 4, 101| degl’indici dell’orologio (fig. 131).~ ~ Si possono dare 153 4, 101| citeremo quella rettilinea (fig. 132), o quella a ferro di 154 4, 101| quella a ferro di cavallo (fig. 133) nella quale i due rocchetti 155 4, 103| C l’uno dopo l’altro, (fig. 134) e siano le loro resistenze 156 4, 103| conduttori A, B, C della fig. 135, che si dicono derivati 157 4, 105| due metalli diversi A, B (fig. 136), saldati fra loro nei 158 4, 105| contatti tra due metalli a, b, (fig. 137) disposti a zig-zag, 159 4, 105| i contatti; così, nella fig. 136, tenendo costante la 160 4, 106| Peltier. — Nel circuito della fig. 136, formato da due metalli 161 4, 109| rilegati ai poli d’una pila (fig. 138), si crea tra le due 162 4, 111| voltametro, dallo zinco al rame; (fig. 139) cosicchè quest’ultimo 163 4, 113| due larghi piatti, A, B (fig. 141) molto bene isolati, 164 4, 113| costante; nella curva della fig. 141, è appunto riprodotto 165 4, 113| costante, a un certo punto (fig. 142) torna rapidamente ad 166 4, 118| questo solo un’aureola (fig. 143, n°. 1); resta invece 167 4, 119| come una croce metallica (fig. 144), un’ombra del corpo 168 4, 119| pera portante la croce (fig. 144) o meglio col tubo di 169 4, 119| meglio col tubo di Braun (fig. 145), nel quale, attraverso 170 4, 121| fenomeno per la prima volta. La fig. 146 riproduce appunto l’ 171 4, 121| focus, come quello della fig. 147. I raggi catodici, emessi 172 4, 123| magnetico, come si vede nella fig. 148, nella quale P rappresenta 173 4, 123| esercita un campo elettrico (fig. 149), dimostrando ugualmente 174 4, 125| della signora Curie. La fig. 150 presenta un quadro delle 175 4, 129| creata da una pila locale P (fig. 151). Delle linee di forza 176 4, 129| in un campo un solenoide (fig. 152) costituito da un circuito 177 4, 130| abbiano ad esempio, come nella fig. 153, un rocchetto S percorso 178 4, 132| all’incirca quella della fig. 154; e il valore finale 179 4, 132| ma rovesciata.~ ~ Nella fig. 155 OC rappresenta la fase 180 4, 133| due circuiti A e B della fig. 151, e supponiamo che in 181 4, 133| regime (tratto CE della fig. 155) il lavoro della pila 182 4, 134| condensatore di capacità C (fig. 156) si abbiano le cariche + 183 4, 136| capo a due palline P, P (fig. 158). Chiudendo o interrompendo 184 4, 136| della corrente primaria (fig. 155) viene molto ridotta 185 4, 136| lamina, un condensatore C (fig. 158). Con ciò la scintilla 186 4, 136| interessante è quello di Wehnelt (fig. 159) costituito essenzialmente 187 4, 136| circuito primario come nella fig. 160, avendo cura di connettere 188 4, 137| imprime un moto al disco (fig. 161) viene trascinato il 189 5, 139| In un bicchiere di vetro (fig. 162) è contenuta la soluzione 190 5, 139| grenet. — In questa pila (fig. 163) il liquido depolarizzante 191 5, 139| leclanchè. — Questa pila (fig. 164), utile solo per correnti 192 5, 147| raccoglieva la corrente alternata (fig. 166) disponiamo un unico 193 5, 147| del telaio alle due metà (fig. 167).~ ~Appoggiamo alle 194 5, 148| dinamo si dice in serie (fig. 168); ovvero si può utilizzare 195 5, 148| si dice in derivazione (fig. 169); ovvero si può ricorrere 196 5, 165| notevolmente differenti (fig. 170); il carbone positivo, 197 5, 170| anello di Pacinotti della fig. 171, posto tra i poli d’ 198 5, 171| vedono in proiezione nella fig. 172, formanti fra loro angoli 199 5, 173| Avvisatori elettrici. — La fig. 173 mostra il modo di funzionare 200 5, 174| esaminare lo schema della fig. 174 che mostra come si possa 201 5, 174| dall’oscillatore del Righi (fig. 175), costituito da due 202 5, 174| frequenza.~ ~Il rocchetto R (fig. 176) messo in azione da 203 5, 174| arco a corrente continua (fig. 177) A è alimentato da una 204 5, 175| d’acciaio magnetizzata A (fig. 178) avente a un estremo 205 5, 175| stazione trasmettitrice (fig.l79) si dispone un circuito