Parte, Par.

  1     4,  99|            sperimentalmente che il circuito C agisce sopra un ago magnetico
  2     4,  99|      magnetizzata, cui equivale il circuito, è quella per la quale la
  3     4,  99|          orologio, e che perciò il circuito della fig. 121 avrà nella
  4     4,  99|       reciproca della calamita sul circuito; e vedere così che avvicinando
  5     4,  99|          importante è quello di un circuito elicoidale, come quello
  6     4,  99|        come quello della fig. 127, circuito che prende il nome di solenoide.
  7     4, 100|     delicate esperienze che per un circuito di forma qualsiasi l’intensità
  8     4, 100|           corrente che traversa il circuito.~ ~In base a questa legge
  9     4, 100|           corrente che traversa il circuito. E dando a questo una forma
 10     4, 103|       tratti successivi d’un unico circuito, traversato dalla stessa
 11     4, 103|            costante lungo tutto il circuito, e con VM , VN , VP , VQ
 12     4, 105|           nel 1821 che formando un circuito chiuso con due metalli diversi
 13     4, 105|        dalla resistenza totale del circuito, secondo la legge di Ohm.~ ~
 14     4, 105|      galvanometro, intercalato nel circuito, può con gran facilità misurare,
 15     4, 106|             Effetto Peltier. — Nel circuito della fig. 136, formato
 16     4, 106|          totale a cui è dovuta nel circuito la corrente termoelettrica
 17     4, 106|         dalla corrente in tutto il circuito.~ ~Il fenomeno Peltier,
 18     4, 106|          elettrica disponibile nel circuito. Abbiamo perciò trasformazione
 19     4, 109|       intensità della corrente nel circuito che rilega la pila al voltametro.
 20     4, 110|        elettricità che traversa il circuito contenente il voltametro.~ ~
 21     4, 111|            generata dalla pila nel circuito metallico esterno continua
 22     4, 113|           ha così una corrente nel circuito che rilega i piatti alla
 23     4, 113|       nessuna corrente traversa il circuito, mentre il galvanometro
 24     4, 117|     condensatore e dalla forma del circuito di scarica. La resistenza
 25     4, 117|           resistenza elettrica del circuito di scarica ha anche una
 26     4, 129|  proporzionale alla corrente i nel circuito A, e si potrà scrivere~ ~
 27     4, 129|          chiama flusso proprio del circuito A, e risulta anch’esso proporzionale
 28     4, 129|           flusso abbracciato da un circuito o da un conduttore. Ma esistono
 29     4, 129|         fig. 152) costituito da un circuito chiuso: in tal caso il circuito
 30     4, 129|    circuito chiuso: in tal caso il circuito non limita più alcuna superficie.
 31     4, 129|            di flusso attraverso al circuito solenoidale, intendendo
 32     4, 130|           scoperta capitale: in un circuito conduttore chiuso disposto
 33     4, 130|     variazione del flusso. E se il circuito è interrotto in un punto,
 34     4, 130|          rocchetto inducente S nel circuito indotto R. Abbiamo da fare
 35     4, 130|          son numerose le spire del circuito indotto. Del resto ricorrendo
 36     4, 131|        elettricità che circola nel circuito, durante l’intero processo
 37     4, 131|       divisa per la resistenza del circuito indotto, qualunque sia la
 38     4, 132|     interrompere la corrente in un circuito crea o distrugge il flusso
 39     4, 132|           corrente, dopo chiuso il circuito, non raggiunge istantaneamente
 40     4, 132|          ottenuta interrompendo il circuito in un punto. E invero per
 41     4, 132|         cui, senza interrompere il circuito, si sopprima la pila, facendo
 42     4, 132|          la pila, facendo un corto circuito tra i suoi estremi. Allora
 43     4, 132|            sempre decrescendo, nel circuito; e segue una curva identica,
 44     4, 133|            dovuta alla pila P. Nel circuito B si potranno avere correnti
 45     4, 133|           e chiudendo o aprendo il circuito A. Or queste correnti indotte
 46     4, 133|       ottenuta: e invero appena il circuito B comincia a esser percorso
 47     4, 133|            creano corrente, cioè a circuito aperto, si possono tenere
 48     4, 133|           convertita in calore nel circuito A e nel circuito B.~ ~Il
 49     4, 133|        calore nel circuito A e nel circuito B.~ ~Il meccanismo è il
 50     4, 133|           svolto integralmente nel circuito A come calore Joule; invece
 51     4, 133|          lavora un po’ meno, ma il circuito A si scalda molto meno che
 52     4, 133|          intero campo creato da un circuito che abbia il coefficiente
 53     4, 133|           questo punto di vista un circuito percorso da corrente può
 54     4, 134|     immediata dell’analogia tra un circuito induttivo percorso da corrente,
 55     4, 134|           del tasto t si chiuda il circuito di scarica, dotato d’un
 56     4, 134|    intrinseca elettromagnetica nel circuito L. A un certo punto la prima
 57     4, 134|        viva della pallina.~ ~Ma il circuito L ha sempre una certa resistenza,
 58     4, 134|      rapide diminuendo l’a. i. del circuito di scarica e la capacità
 59     4, 134|           quando la resistenza del circuito di scarica è molto elevata;
 60     4, 134|         con resistenze piccole nel circuito di scarica le oscillazioni
 61     4, 135|     metalliche, che fan parte d’un circuito con una pila e un galvanometro
 62     4, 136|       Chiudendo o interrompendo il circuito grosso (primario) viene
 63     4, 136|           indotta una f. e. m. nei circuito fine (secondario), la quale
 64     4, 136|        stacca da I e interrompe il circuito. Con ciò la corrente primaria
 65     4, 136|         corrente ma costituisce un circuito aperto, la f. e. m. ai suoi
 66     4, 136|          apparecchio si rilega nel circuito primario come nella fig.
 67     5, 139|         zinco è attaccato anche in circuito aperto, un dispositivo semplice
 68     5, 141|          Una pila introdotta in un circuito vi stabilisce l’azione della
 69     5, 141|            loro introduzione in un circuito può produrre, nei vari casi,
 70     5, 141|         diversi. Per esempio in un circuito avente una resistenza grandissima
 71     5, 141|          positivi a un estremo del circuito e i poli negativi all’altro;
 72     5, 141|          attaccare gii estremi del circuito di utilizzazione al positivo
 73     5, 141|   accoppiamento converrà quando il circuito esterno ha una resistenza
 74     5, 143|           la resistenza totale del circuito. Quindi con lo stesso accumulatore
 75     5, 144|       dalle negative, con un corto circuito si raggiungono delle intensità
 76     5, 146|            in spire formanti unico circuito, e avente gli estremi saldati
 77     5, 146|        flusso, tra gli estremi del circuito, cioè tra gli anelli, avremo
 78     5, 146|          agendo agli estremi di un circuito collegato per mezzo di due
 79     5, 146|          come negli altri casi, il circuito disposto sul telaio prende
 80     5, 147| comunicazioni dei suoi estremi col circuito esterno, e quindi la corrente
 81     5, 148|      sviluppa. Se, per esempio, il circuito esterno per cui passerà
 82     5, 148|          stessa successivamente il circuito esterno e quello induttore,
 83     5, 148|         esistente agli estremi del circuito esterno, cioè del collettore,
 84     5, 148|            corrente sviluppata nel circuito induttore, e allora la dinamo
 85     5, 148|         estesi dell’erogazione nel circuito esterno.~ ~
 86     5, 150|          l’una dopo l’altra, in un circuito a tensione elevata, sia
 87     5, 150|        flusso di forza nel secondo circuito, otterremo agli estremi
 88     5, 150|    elettromotrice agente nel primo circuito e I l’intensità che l’attraversa5,
 89     5, 150|          l’energia spesa nel primo circuito viene restituita, in realtà
 90     5, 150|             rilegando la dinamo al circuito grosso e la linea a quello
 91     5, 150|           all’arrivo, rilegando al circuito sottile la linea, e al circuito
 92     5, 150|    circuito sottile la linea, e al circuito grosso i ricevitori a bassa
 93     5, 152|    derivazione, agli estremi di un circuito tra cui si vuol determinare
 94     5, 152|      essere collegati in serie col circuito principale, mentre il voltimetro
 95     5, 153|           spesa da una corrente in circuito. Constano di due spirali
 96     5, 153|           corrente che traversa il circuito; l’altra, resistentissima,
 97     5, 153|    derivazione tra gli estremi del circuito; l’intensità che passa nella
 98     5, 153|     potenziale tra gli estremi del circuito, quindi la deviazione, in
 99     5, 153| elettromotrice tra gli estremi del circuito per l’intensità che vi circola,
100     5, 153|        potenza elettrica spesa nel circuito. L’apparecchio è graduato
101     5, 154|            derivazione ai poli del circuito dell’abbonato.~ ~Nell’indotto
102     5, 154|         esistente agli estremi nel circuito; appena in questo passa
103     5, 154|               Si dispone quindi un circuito comprendente le lampade
104     5, 154|            contatore, si chiude il circuito, segnando contemporaneamente
105     5, 156|   intensità è costante in tutto il circuito, e quindi nel generatore
106     5, 156|       sistema una interruzione del circuito in un punto qualunque determina
107     5, 156|          lampade, mettere in corto circuito i suoi estremi per non spegnere
108     5, 160|           in cui bisogna che in un circuito non si oltrepassi una certa
109     5, 160|           che, quando per un corto circuito o un altro accidente qualsiasi
110     5, 160|     fondere, interrompendo così il circuito.~ ~Gli interruttori automatici
111     5, 160|      interrompe istantaneamente il circuito.~ ~
112     5, 161|          in altri termini tutto il circuito, sono perfettamente isolati
113     5, 161|        rilegando un punto solo del circuito col solo intermediario di
114     5, 161|         ecc.~ ~Quindi, se tutto il circuito è isolato e lo si tocca
115     5, 161|            possiamo dire che se il circuito è tutto isolato, toccando
116     5, 161|            corrente permanente dal circuito al suolo, bisognerebbe che
117     5, 161|          altro punto, dal suolo al circuito.~ ~Invece se uno dei cavi
118     5, 161|             anzitutto, anche se il circuito è bene isolato, e lo si
119     5, 164|           e che viene staccata dal circuito quando il cilindretto è
120     5, 165|       Rilegando agli estremi di un circuito due sbarre di carbone di
121     5, 165|          elettromotrice agente nel circuito è superiore a circa 40 volta,
122     5, 165|      rilegato al polo positivo del circuito, presenta come una cavità
123     5, 170|            risultante E-e darà nel circuito una corrente~ ~ ~ ~ove r
124     5, 170|          per l’effetto termico nel circuito; la differenza ei rappresenta
125     5, 170|           la resistenza totale del circuito è molto piccola. Ne viene
126     5, 170|          piccola. Ne viene che nel circuito sono in giuoco due forze
127     5, 170|        corrente. — Per esempio nel circuito avente la resistenza di
128     5, 173|         pila P di stabilirsi in un circuito. Questo comprende un’elettrocalamita
129     5, 173|          una vite, tiene chiuso il circuito; ma appena passa la corrente
130     5, 174|            corrente notevole in un circuito locale costituito dal coherer,
131     5, 174|    apertura d’un tasto incluso nel circuito primario.~ ~ D’allora il
132     5, 174|       traversanti il primario. Del circuito secondario, più o meno direttamente,
133     5, 174|            poli M, N è derivato un circuito, costituito da un solenoide
134     5, 174|            In queste condizioni il circuito derivato è percorso da correnti
135     5, 175|     insieme con un telefono, in un circuito che contiene anche una pila,
136     5, 175|         perciò anche la totale del circuito, varia periodicamente e
137     5, 175|   microfonica, formando cioè unico circuito col microfono, la pila,
138     5, 175|             fig.l79) si dispone un circuito microfonico di assai piccola
139     5, 175|           poichè la resistenza del circuito è data quasi esclusivamente
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