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Alfabetica [« »] circostanti 2 circostanze 3 circuiti 18 circuito 139 citati 2 citato 1 citeremo 12 | Frequenza [« »] 144 elettrica 142 nei 140 quantità 139 circuito 138 lavoro 138 mentre 136 parte | Orso Mario Corbino Nozioni di Fisica per le scuole secondarie Vol. II Concordanze circuito |
Parte, Par.
1 4, 99| sperimentalmente che il circuito C agisce sopra un ago magnetico 2 4, 99| magnetizzata, cui equivale il circuito, è quella per la quale la 3 4, 99| orologio, e che perciò il circuito della fig. 121 avrà nella 4 4, 99| reciproca della calamita sul circuito; e vedere così che avvicinando 5 4, 99| importante è quello di un circuito elicoidale, come quello 6 4, 99| come quello della fig. 127, circuito che prende il nome di solenoide. 7 4, 100| delicate esperienze che per un circuito di forma qualsiasi l’intensità 8 4, 100| corrente che traversa il circuito.~ ~In base a questa legge 9 4, 100| corrente che traversa il circuito. E dando a questo una forma 10 4, 103| tratti successivi d’un unico circuito, traversato dalla stessa 11 4, 103| costante lungo tutto il circuito, e con VM , VN , VP , VQ 12 4, 105| nel 1821 che formando un circuito chiuso con due metalli diversi 13 4, 105| dalla resistenza totale del circuito, secondo la legge di Ohm.~ ~ 14 4, 105| galvanometro, intercalato nel circuito, può con gran facilità misurare, 15 4, 106| Effetto Peltier. — Nel circuito della fig. 136, formato 16 4, 106| totale a cui è dovuta nel circuito la corrente termoelettrica 17 4, 106| dalla corrente in tutto il circuito.~ ~Il fenomeno Peltier, 18 4, 106| elettrica disponibile nel circuito. Abbiamo perciò trasformazione 19 4, 109| intensità della corrente nel circuito che rilega la pila al voltametro. 20 4, 110| elettricità che traversa il circuito contenente il voltametro.~ ~ 21 4, 111| generata dalla pila nel circuito metallico esterno continua 22 4, 113| ha così una corrente nel circuito che rilega i piatti alla 23 4, 113| nessuna corrente traversa il circuito, mentre il galvanometro 24 4, 117| condensatore e dalla forma del circuito di scarica. La resistenza 25 4, 117| resistenza elettrica del circuito di scarica ha anche una 26 4, 129| proporzionale alla corrente i nel circuito A, e si potrà scrivere~ ~ 27 4, 129| chiama flusso proprio del circuito A, e risulta anch’esso proporzionale 28 4, 129| flusso abbracciato da un circuito o da un conduttore. Ma esistono 29 4, 129| fig. 152) costituito da un circuito chiuso: in tal caso il circuito 30 4, 129| circuito chiuso: in tal caso il circuito non limita più alcuna superficie. 31 4, 129| di flusso attraverso al circuito solenoidale, intendendo 32 4, 130| scoperta capitale: in un circuito conduttore chiuso disposto 33 4, 130| variazione del flusso. E se il circuito è interrotto in un punto, 34 4, 130| rocchetto inducente S nel circuito indotto R. Abbiamo da fare 35 4, 130| son numerose le spire del circuito indotto. Del resto ricorrendo 36 4, 131| elettricità che circola nel circuito, durante l’intero processo 37 4, 131| divisa per la resistenza del circuito indotto, qualunque sia la 38 4, 132| interrompere la corrente in un circuito crea o distrugge il flusso 39 4, 132| corrente, dopo chiuso il circuito, non raggiunge istantaneamente 40 4, 132| ottenuta interrompendo il circuito in un punto. E invero per 41 4, 132| cui, senza interrompere il circuito, si sopprima la pila, facendo 42 4, 132| la pila, facendo un corto circuito tra i suoi estremi. Allora 43 4, 132| sempre decrescendo, nel circuito; e segue una curva identica, 44 4, 133| dovuta alla pila P. Nel circuito B si potranno avere correnti 45 4, 133| e chiudendo o aprendo il circuito A. Or queste correnti indotte 46 4, 133| ottenuta: e invero appena il circuito B comincia a esser percorso 47 4, 133| creano corrente, cioè a circuito aperto, si possono tenere 48 4, 133| convertita in calore nel circuito A e nel circuito B.~ ~Il 49 4, 133| calore nel circuito A e nel circuito B.~ ~Il meccanismo è il 50 4, 133| svolto integralmente nel circuito A come calore Joule; invece 51 4, 133| lavora un po’ meno, ma il circuito A si scalda molto meno che 52 4, 133| intero campo creato da un circuito che abbia il coefficiente 53 4, 133| questo punto di vista un circuito percorso da corrente può 54 4, 134| immediata dell’analogia tra un circuito induttivo percorso da corrente, 55 4, 134| del tasto t si chiuda il circuito di scarica, dotato d’un 56 4, 134| intrinseca elettromagnetica nel circuito L. A un certo punto la prima 57 4, 134| viva della pallina.~ ~Ma il circuito L ha sempre una certa resistenza, 58 4, 134| rapide diminuendo l’a. i. del circuito di scarica e la capacità 59 4, 134| quando la resistenza del circuito di scarica è molto elevata; 60 4, 134| con resistenze piccole nel circuito di scarica le oscillazioni 61 4, 135| metalliche, che fan parte d’un circuito con una pila e un galvanometro 62 4, 136| Chiudendo o interrompendo il circuito grosso (primario) viene 63 4, 136| indotta una f. e. m. nei circuito fine (secondario), la quale 64 4, 136| stacca da I e interrompe il circuito. Con ciò la corrente primaria 65 4, 136| corrente ma costituisce un circuito aperto, la f. e. m. ai suoi 66 4, 136| apparecchio si rilega nel circuito primario come nella fig. 67 5, 139| zinco è attaccato anche in circuito aperto, un dispositivo semplice 68 5, 141| Una pila introdotta in un circuito vi stabilisce l’azione della 69 5, 141| loro introduzione in un circuito può produrre, nei vari casi, 70 5, 141| diversi. Per esempio in un circuito avente una resistenza grandissima 71 5, 141| positivi a un estremo del circuito e i poli negativi all’altro; 72 5, 141| attaccare gii estremi del circuito di utilizzazione al positivo 73 5, 141| accoppiamento converrà quando il circuito esterno ha una resistenza 74 5, 143| la resistenza totale del circuito. Quindi con lo stesso accumulatore 75 5, 144| dalle negative, con un corto circuito si raggiungono delle intensità 76 5, 146| in spire formanti unico circuito, e avente gli estremi saldati 77 5, 146| flusso, tra gli estremi del circuito, cioè tra gli anelli, avremo 78 5, 146| agendo agli estremi di un circuito collegato per mezzo di due 79 5, 146| come negli altri casi, il circuito disposto sul telaio prende 80 5, 147| comunicazioni dei suoi estremi col circuito esterno, e quindi la corrente 81 5, 148| sviluppa. Se, per esempio, il circuito esterno per cui passerà 82 5, 148| stessa successivamente il circuito esterno e quello induttore, 83 5, 148| esistente agli estremi del circuito esterno, cioè del collettore, 84 5, 148| corrente sviluppata nel circuito induttore, e allora la dinamo 85 5, 148| estesi dell’erogazione nel circuito esterno.~ ~ 86 5, 150| l’una dopo l’altra, in un circuito a tensione elevata, sia 87 5, 150| flusso di forza nel secondo circuito, otterremo agli estremi 88 5, 150| elettromotrice agente nel primo circuito e I l’intensità che l’attraversa5, 89 5, 150| l’energia spesa nel primo circuito viene restituita, in realtà 90 5, 150| rilegando la dinamo al circuito grosso e la linea a quello 91 5, 150| all’arrivo, rilegando al circuito sottile la linea, e al circuito 92 5, 150| circuito sottile la linea, e al circuito grosso i ricevitori a bassa 93 5, 152| derivazione, agli estremi di un circuito tra cui si vuol determinare 94 5, 152| essere collegati in serie col circuito principale, mentre il voltimetro 95 5, 153| spesa da una corrente in circuito. Constano di due spirali 96 5, 153| corrente che traversa il circuito; l’altra, resistentissima, 97 5, 153| derivazione tra gli estremi del circuito; l’intensità che passa nella 98 5, 153| potenziale tra gli estremi del circuito, quindi la deviazione, in 99 5, 153| elettromotrice tra gli estremi del circuito per l’intensità che vi circola, 100 5, 153| potenza elettrica spesa nel circuito. L’apparecchio è graduato 101 5, 154| derivazione ai poli del circuito dell’abbonato.~ ~Nell’indotto 102 5, 154| esistente agli estremi nel circuito; appena in questo passa 103 5, 154| Si dispone quindi un circuito comprendente le lampade 104 5, 154| contatore, si chiude il circuito, segnando contemporaneamente 105 5, 156| intensità è costante in tutto il circuito, e quindi nel generatore 106 5, 156| sistema una interruzione del circuito in un punto qualunque determina 107 5, 156| lampade, mettere in corto circuito i suoi estremi per non spegnere 108 5, 160| in cui bisogna che in un circuito non si oltrepassi una certa 109 5, 160| che, quando per un corto circuito o un altro accidente qualsiasi 110 5, 160| fondere, interrompendo così il circuito.~ ~Gli interruttori automatici 111 5, 160| interrompe istantaneamente il circuito.~ ~ 112 5, 161| in altri termini tutto il circuito, sono perfettamente isolati 113 5, 161| rilegando un punto solo del circuito col solo intermediario di 114 5, 161| ecc.~ ~Quindi, se tutto il circuito è isolato e lo si tocca 115 5, 161| possiamo dire che se il circuito è tutto isolato, toccando 116 5, 161| corrente permanente dal circuito al suolo, bisognerebbe che 117 5, 161| altro punto, dal suolo al circuito.~ ~Invece se uno dei cavi 118 5, 161| anzitutto, anche se il circuito è bene isolato, e lo si 119 5, 164| e che viene staccata dal circuito quando il cilindretto è 120 5, 165| Rilegando agli estremi di un circuito due sbarre di carbone di 121 5, 165| elettromotrice agente nel circuito è superiore a circa 40 volta, 122 5, 165| rilegato al polo positivo del circuito, presenta come una cavità 123 5, 170| risultante E-e darà nel circuito una corrente~ ~ ~ ~ove r 124 5, 170| per l’effetto termico nel circuito; la differenza ei rappresenta 125 5, 170| la resistenza totale del circuito è molto piccola. Ne viene 126 5, 170| piccola. Ne viene che nel circuito sono in giuoco due forze 127 5, 170| corrente. — Per esempio nel circuito avente la resistenza di 128 5, 173| pila P di stabilirsi in un circuito. Questo comprende un’elettrocalamita 129 5, 173| una vite, tiene chiuso il circuito; ma appena passa la corrente 130 5, 174| corrente notevole in un circuito locale costituito dal coherer, 131 5, 174| apertura d’un tasto incluso nel circuito primario.~ ~ D’allora il 132 5, 174| traversanti il primario. Del circuito secondario, più o meno direttamente, 133 5, 174| poli M, N è derivato un circuito, costituito da un solenoide 134 5, 174| In queste condizioni il circuito derivato è percorso da correnti 135 5, 175| insieme con un telefono, in un circuito che contiene anche una pila, 136 5, 175| perciò anche la totale del circuito, varia periodicamente e 137 5, 175| microfonica, formando cioè unico circuito col microfono, la pila, 138 5, 175| fig.l79) si dispone un circuito microfonico di assai piccola 139 5, 175| poichè la resistenza del circuito è data quasi esclusivamente