Parte, Par.

 1     2,  67| caratteristico; lo stesso avvenne del radio e dell’elio.~ ~
 2     4, 113|             raggi speciali emessi dal radio) produce un determinato
 3     4, 113|           sali d’uranio, di torio, di radio, ecc.~ ~f) Ionizzazione
 4     4, 122|               cui si diede il nome di radio, che conteneva solo poche
 5     4, 122|             tre decigrammi di sale di radio, cui corrisponde oggi il
 6     4, 122|             caratterizzano appunto il radio; si è potuto anche dalla
 7     4, 123|             avente al fondo un po’ di radio. Dal foro, procede un fascio
 8     4, 123|            quasi a metà i raggi α del radio. Cosicchè quando il radio
 9     4, 123|             radio. Cosicchè quando il radio è contenuto in un tubetto
10     4, 124|          emanazioni radioattive. — Il radio, il torio e l’attinio emettono,
11     4, 124|              di quattro giorni per il radio, di quattro secondi per
12     4, 124|              il fenomeno nel caso del radio. La emanazione viene da
13     4, 124|              o riscaldando il sale di radio a temperatura elevata, o
14     4, 124|        constata allora che il sale di radio, ricavabile evaporando la
15     4, 124|       emanazione estratta. Inoltre il radio residuo emette solo raggi
16     4, 124|           interamente distrutta, e il radio si è nuovamente arricchito
17     4, 124|              c’è dubbio perciò che il radio  in continuazione origine
18     4, 124|         lentamente dalle soluzioni di radio, si presenta come un gas
19     4, 125|         contatto con l’emanazione del radio, del torio o dell’attimo,
20     4, 125|  contemporaneamente dai Curie, per il radio, e da Rutherford per il
21     4, 125|        radioattiva della famiglia del radio, dell’uranio, del torio
22     4, 125|              dell’attinio, darebbe il radio propriamente detto, o radio
23     4, 125|           radio propriamente detto, o radio disemanato; l’atomo di questo,
24     4, 125|             particella α, un atomo di radio A, che è il primo a depositarsi
25     4, 125|              radiottività indotta; il radio A si convertirebbe in radio
26     4, 125|           radio A si convertirebbe in radio B per espulsione di una
27     4, 125|          senza emissione di raggi, in radio C, il quale espellendo una
28     4, 125|              e raggi γ si converte in radio D e così di seguito fino
29     4, 125|               così di seguito fino al radio F, che per espulsione di
30     4, 125|             radioattivi. L’ultimo, il radio F, coincide col polonio
31     4, 125|               diversa; così mentre il radio disemanato si converte per
32     4, 125|             emanazione si converte in radio A in 4 giorni; e alle successive
33     4, 125|             trasformazioni a metà del radio A e dei suoi successori
34     4, 125|     caratteristica del polonio.~ ~Nel radio contenuto nei minerali sono
35     4, 125|                In totale partendo dal radio, e giungendo al radio D
36     4, 125|             dal radio, e giungendo al radio D si perdono 4 particelle
37     4, 125|              indotta, che contiene il radio A, il B e il C, presenteranno
38     4, 125|              a poco si va formando il radio C, che è un prodotto a rapida
39     4, 125|         ancora che la discendenza del radio dall’uranio, intuita dal
40     4, 125|              privo di ogni traccia di radio, e abbandonato a , manifesta
41     4, 125|               tempo la ricomparsa del radio, che si rivela specialmente
42     4, 126|                126. Calore svolto dal radio. — Si deve a Curie la scoperta
43     4, 126|       scoperta importantissima che il radio sviluppa continuamente calore,
44     4, 126|            all’ora per ogni grammo di radio.~ ~Questo calore, come potè
45     4, 126|              uno strato di cloruro di radio di soli 10 micron di spessore
46     4, 126|              che il calore svolto dal radio è per circa tre quarti emesso
47     4, 126|         distruggendo e riformando dal radio. L’emanazione contenuta
48     4, 126|             contenuta in un grammo di radio in equilibrio radioattivo
49     4, 126|              che l’energia emessa dal radio resta inalterata anche alla
50     4, 127|       emanazione analoga a quella del radio e del torio, ed emessa dal
51     4, 128|         partendo dalla emanazione del radio, a ottenere, secondo le
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