Parte, Par.

 1     1,   5|            in una sbarra di cui un estremo sia fortemente riscaldato.
 2     1,   6|           una sbarra scaldata a un estremo; e supponiamo, in principio,
 3     1,   6|            temperatura. Così se un estremo è tenuto a 100° e l’altro
 4     1,   6|          la sbarra, penetrando all’estremo C e riversandosi per B nel
 5     1,   6|           tanta acqua penetra a un estremo quanta ne vien fuori dall’
 6     1,   6|           il calore penetrato dall’estremo A (fig. 8) si è andato perdendo
 7     1,   6|   primitiva temperatura, come se l’estremo A non fosse riscaldato.
 8     1,   6|           si propaga verso l’altro estremo; cosicchè se, per due sbarre
 9     1,   6|          nell’aria e scaldate a un estremo; ed è perciò che noi possiamo
10     1,   6|            qualche centimetro dall’estremo rovente, mentre altrettanto
11     1,  22|            per es. alcool, sotto l’estremo inferiore aperto pescante
12     1,  32|          lo stantuffo è giunto all’estremo della sua corsa, chiudiamo
13     1,  32| accompagnato lo stantuffo fino all’estremo della sua corsa, e che ha
14     2,  58|           i valori seguenti: rosso estremo, 0,78 micron; aranciato
15     2,  58|             indaco 0,41μ; violetto estremo 0,39μ. Si è potuto poi con
16     2,  63|          dell’alfabeto: la A è all’estremo rosso e riesce difficilmente
17     2,  64|      prosegue ancora al di  dell’estremo rosso, dov’è anzi più accentuata,
18     2,  64|         avente a destra, dopo B, l’estremo rosso; e, dopo quel massimo,
19     2,  64|            maggiore di quella dell’estremo rosso, mentre passando dal
20     2,  64|     passando dal violetto al rosso estremo la lunghezza d’onda si raddoppia
21     2,  65|        violetto, ben al di  dell’estremo che è per noi appena visibile.
22     2,  65|         crescente fino al violetto estremo, estendendosi notevolmente
23     2,  66|      energia è molto al di  dell’estremo rosso, e nelle vicinanze
24     3,  83|        isolanti, e si tocca con un estremo l’armatura esterna, avvicinando
25     3,  85|        costante se si tocca con lo estremo del filo un punto qualsiasi
26     3,  88|          posizione verticale; e un estremo determinato dell’ago si
27     3,  91|       magnete temporaneo, di cui l’estremo più vicino è di nome opposto,
28     3,  91|           sbarra ab, quando il suo estremo superiore è in contatto
29     4,  96|        continuo dall’uno all’altro estremo, come l’acqua fluisce in
30     4,  96|            potenziale VA del primo estremo a quello VB del secondo;
31     4,  99|   precisamente la faccia nord nell’estremo a sinistra della figura,
32     4, 101|          avrà il suo polo nord all’estremo in cui esisteva il polo
33     4, 101|            solenoide, cioè a quell’estremo guardando il quale la corrente
34     4, 104|            dal potenziale VA di un estremo a quello VB dell’altro,
35     4, 119|           fluorescente situato all’estremo. La posizione del cerchietto
36     4, 128|            proclamava nell’atomo l’estremo limite alla divisibilità
37     5, 141|         tutti i poli positivi a un estremo del circuito e i poli negativi
38     5, 146|         tre telai possono avere un estremo comune, e gli altri tre
39     5, 159|       quella esistente tra un cavo estremo e quello centrale. Così
40     5, 163|           una pera di vetro, da un estremo della quale si può fare
41     5, 173|            una molletta toccante l’estremo di una vite, tiene chiuso
42     5, 174|          una corrente inviata a un estremo raggiunge il suo valore
43     5, 174|           valore normale all’altro estremo solo dopo alquanti minuti
44     5, 174|           si è interrotta al primo estremo la comunicazione con la
45     5, 174|       giunge abbastanza presto all’estremo opposto della linea, e in
46     5, 175|           A (fig. 178) avente a un estremo un rocchetto B di filo di
47     5, 175|        serrafili V, V'; avanti all’estremo dell’asta circondato dal
48     5, 175|           nel propagarsi all’altro estremo della linea, e vi giungono
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