Parte, Par.

 1     2,  60|        il cosiddetto prisma di Nicol, dei cui funzionamento daremo
 2     2,  60|          Ruotando un prisma di Nicol, o, come si suol dire, un
 3     2,  60|       o, come si suol dire, un nicol, traversato da un fascio
 4     2,  60|     orientazione qualsiasi; il nicol ne estingue una e resta
 5     2,  60|      circolare (fig. 80), e il nicol è orientato con la piccola
 6     2,  60|     esser prodotta da un primo nicol avente la piccola diagonale
 7     2,  60|     luce che passa da un primo nicol sarà arrestata da un secondo
 8     2,  60|   fatta comodamente avendo due nicol, e disponendoli uno dopo
 9     2,  60|       Si dice allora che i due nicol sono all’oscurità, o incrociati.
10     2,  60|       corpi trasparenti, i due nicol, messi l’uno dopo l’altro
11     2,  60|       fig. 79 la rotazione del nicol darà luogo a variazioni
12     2,  60|      80) la luce emergente dal nicol sarà d’intensità costante,
13     2,  60|     luce la quale emerge da un nicol, qualunque sia la luce incidente,
14     2,  61| deviazione. Ruotiamo adesso il nicol polarizzatore in modo che
15     2,  61|  ricorre appunto nel prisma di Nicol, di cui noi avevamo già
16     2,  62|     asse, e interposta tra due nicol incrociati, fa riapparire
17     2,  62|   cosicchè, interposte tra due nicol incrociati, trasformano
18     2,  62|      era arrestata dal secondo nicol, in un’altra A’B’ sempre
19     2,  62| estinta traversando il secondo nicol, orientato secondo XY, e
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA2) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License