Orso Mario Corbino
Nozioni di Fisica per le scuole secondarie Vol. II

OTTICA

OTTICA GEOMETRICA Propagazione della Luce. – Fotometria. – Riflessione

37. Ombra e penombra

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37. Ombra e penombra. — Un’altra conseguenza della propagazione rettilinea della luce si ha nella formazione delle ombre. Disponendo un oggetto opaco M avanti a un punto luminoso O (fig. 35), si formerà un’ombra dietro di esso, determinata dal cono che ha per vertice il punto e le cui generatrici si appoggiano sul contorno dell’oggetto opaco; in questo cono, al di dell’oggetto, la luce sensibilmente non penetra, cosicchè sullo schermo S si disegnerà una regione non illuminata (ombra), e limitata dall’intersezione del cono.

In tal caso i punti dello schermo sono in piena luce o in piena oscurità; ma se i punti luminosi fossero due, anzichè uno, avremmo due ombre distinte, che in certe condizioni possono sovrapporsi in parte. Dei punti di S alcuni riceveranno luce da tutte e due le sorgenti; altri, contenuti nella parte comune alle due ombre, saranno in piena oscurità, altri infine contenuti nella parte non comune di esse, riceveranno luce da una sola sorgente.

Se si moltiplica il numero dei punti luminosi, e se questi formano un insieme continuo, cioè una sorgente luminosa di una certa estensione, sullo schermo disposto a non troppo grande distanza si avrà una regione di oscurità assoluta, contornata da una regione (penombra) ove giunge la luce proveniente da una parte della sorgente, e che separa con una sfumatura continua la regione interna di ombra assoluta dalla regione di piena luce da cui l’intera della sorgente è visibile.

Le ombre saranno perciò tanto più nette quanto più piccole sono le dimensioni della sorgente.


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