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LA CORRENTE ELETTRICA. La corrente nei gas. Nuove radiazioni. Radioattività. 117. La scintilla all’aria libera |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
117. La scintilla all’aria libera. — Noi dobbiamo contentarci dei brevissimi cenni dati intorno allo studio esauriente che si è fatto delle correnti d’ionizzazione nei gas. Torniamo adesso alle auto-correnti, che ci offrono un insieme di fenomeni molto complessi, sui quali solo negli ultimi tempi si è potuto svolgere qualche tentativo d’interpretazione.
Due conduttori a diverso potenziale, portati a conveniente distanza, danno luogo alla scintilla, e a traverso ad essa avviene la ricombinazione delle cariche opposte, convertendosi in calore l’energia elettrostatica accumulata nei conduttori medesimi. Il calore svolto nella scintilla dipenderà quindi dall’energia posseduta dai conduttori, e quindi, a parità di differenza di potenziale, dalla loro capacità. Sono perciò più rumorose e più brillanti le scintille ottenute con la scarica delle bottiglie di Leyda.
Ma in tutti questi casi il fenomeno della scarica è molto complesso, poichè, per ragioni che vedremo, in generale la scarica è oscillante, si succedono cioè delle correnti inverse dall’una all’altra armatura, via via sempre più deboli, e a intervalli rapidissimi; e nella scintilla si seguono tutte queste scariche successive nei due sensi. Il processo totale si compie in un tempo brevissimo, e solo esaminando la scintilla con uno specchio rapidamente rotante la si può risolvere in tante scintille parziali, il cui intervallo dipende dalla capacità del condensatore e dalla forma del circuito di scarica. La resistenza elettrica del circuito di scarica ha anche una grande influenza: la scarica è oscillatoria solo se quella resistenza è piccola, mentre con una grandissima resistenza la scarica torna a dividersi ancora in tante scariche parziali, ma tutte nel medesimo senso, e molto più deboli delle prime. In quest’ultimo caso l’energia elettrostatica disponibile si dissipa in gran parte nel conduttore di scarica, e solo in piccolissima parte nella scintilla.
Le scintille molto lunghe danno luogo a effetti luminosi svariatissimi; così nella forma detta a pennacchio, o effluvio elettrico, si ha una scarica continua silenziosa di piccola intensità, e che ha formato oggetto di speciali importanti ricerche.
Segnaleremo infine gli effetti meccanici della scintilla, per cui essa producendosi nel seno d’un isolante solido lo perfora e lo riduce talvolta in pezzi; le azioni chimiche per cui in conseguenza della sua elevata temperatura può provocare delle reazioni chimiche esplosive, come l’accensione del miscuglio tonante, ovvero per la sua azione continua può determinare la formazione lenta di prodotti endotermici, come la trasformazione dell’ossigeno in ozono con l’effluvio elettrico, e l’ossidazione lenta dell’azoto con le scariche molto energiche e frequenti; e infine le azioni fisiologiche della scarica, consistenti in scosse più o meno spiacevoli, e che possono divenire pericolose di vita se la scarica è troppo intensa. Su questi ultimi effetti delle correnti noi avremo occasione di tornare più in là.