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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
134. Noi faremo
un’applicazione immediata dell’analogia tra
un circuito induttivo percorso da corrente, e una massa in movimento,
per dedurne la spiegazione della scarica oscillante di un condensatore.
Sulle armature A, B d’un condensatore di capacità C (fig. 156) si abbiano le cariche +Q, —Q corrispondenti alla differenza di potenziale V tra A e B: nel condensatore sarà accumulata la energia elettrostatica ½ Q V.
Per mezzo del tasto t si chiuda il circuito di scarica, dotato d’un notevole coefficiente d’autoinduzione L, e di resistenza elettrica che supponiamo per ora trascurabile. Si stabilirà la corrente con una certa lentezza, per l’autoinduzione L, e contemporaneamente andrà diminuendo la differenza di potenziale V tra A e B; avremo perciò diminuzione di energia elettrostatica e creazione di energia intrinseca elettromagnetica nel circuito L. A un certo punto la prima sarà del tutto sparita, e si sarà trasformata integralmente in energia elettromagnetica; detta perciò I l’intensità della corrente in quell’istante sarà
Ma la corrente I così stabilita prosegue per inerzia
elettromagnetica, cioè come estracorrente, e continua a trasportare cariche
dall’armatura A all’armatura B che erano già scariche, cosicchè il condensatore
si carica in senso inverso, e
l’energia elettromagnetica si torna a trasformare in energia elettrostatica;
quando la trasformazione è compiuta la scarica si riprende in senso inverso al
precedente, e così il fenomeno si proseguirà indefinitamente, per le
trasformazioni reciproche dell’energia elettrostatica e
dell’elettromagnetica
come avviene nelle oscillazioni d’un pendolo, per la
trasformazione dell’energia potenziale e della forza viva della pallina.
Ma il circuito L ha sempre una certa resistenza, e quindi a ogni scarica che lo traversa, in qualunque senso, sciupa una certa quantità di energia che converte in calore; lo stesso avviene nel pendolo per l’attrito del mezzo in cui si muove; e, come nel caso del pendolo, si può riconoscere che l’effetto della dissipazione di energia nel conduttore consisterà in un progressivo smorzamento delle oscillazioni della corrente; questa rappresentata graficamente avrà la forma della figura 157.
Finchè lo smorzamento delle oscillazioni non è molto grande la durata delle oscillazioni è data dalla formola
nella
quale L denota il coefficiente di a. i. e C la capacità; questa formola ci dice che le oscillazioni divengono
sempre più rapide diminuendo l’a. i. del circuito di scarica e la capacità del
condensatore.
Il carattere oscillatorio viene a mancare quando la resistenza del circuito di scarica è molto elevata; così come spostando un pendolo dalla posizione di riposo in un mezzo molto vischioso, esso vi ritorna lentamente, senza oltrepassarla. Ma con resistenze piccole nel circuito di scarica le oscillazioni elettriche sono state osservate, sia con metodi speciali che permettono di tracciare automaticamente la forma della corrente, sia osservando con lo specchio girante a grande velocità l’aspetto della scintilla. Così hanno ottenuto delle bellissime fotografie di scintille i Proff. Battelli e Magri; esse mettono nettamente in luce il carattere oscillatorio della scarica, e han permesso di verificare la formola che dà il periodo anche con oscillazioni rapidissime, di un milione a ogni minuto secondo.