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ELETTROTECNICA Produzione industriale della corrente elettrica. 144. Veniamo ora alle norme per la carica e la scarica |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
144. Veniamo ora alle norme per la carica e la scarica.
Nella prima non bisogna superare una certa intensità, ordinariamente indicate dal fornitore. Parecchi indizi posson servire per riconoscere se la carica è finita. Anzitutto la carica sarà completa quando ogni accumulatore ha raggiunto la tensione di 2,6 volta all’incirca. Inoltre, quando la carica è completa, i gas sviluppati dall’elettrolisi non trovano più sostanza attiva su cui agire, e quindi si svolgono liberamente, il che può anche dare il segno che l’operazione è compiuta. Infine si può anche riconoscere il punto cui si è nella carica dalla densità della soluzione che, con essa, va crescendo continuamente.
Riguardo alla scarica bisogna curare che non si oltrepassi l’intensità prescritta, ed evitare i corti circuiti, cioè i contatti diretti con conduttori di piccola resistenza tra i poli. Infatti, avendo gli accumulatori una resistenza interna piccolissima, perchè si hanno molte placche positive a piccola distanza dalle negative, con un corto circuito si raggiungono delle intensità molto elevate e dannose. Non bisogna, infine, proseguire la scarica quando la tensione di ciascun accumulatore è discesa a 1,85 volta. Sono poi da seguire delle prescrizioni più minuziose per garentire la durata della batteria, prescrizioni che i fornitori sogliono indicare con molti dettagli nelle istruzioni che accompagnano l’invio della batteria.
In quanto all’uso degli accumulatori esso presuppone naturalmente che si abbia a disposizione il mezzo di caricarli, cioè un generatore di energia elettrica. Malgrado questa restrizione essi rendono servizi preziosi alle applicazioni in moltissimi casi.