Orso Mario Corbino
Nozioni di Fisica per le scuole secondarie Vol. II

CALORE.

TERMOMETRIA E CALORIMETRIA

11. Calore specifico

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11. Calore specifico. Masse eguali di corpi diversi richiedono, come l’esperienza dimostra, quantità diverse di calore per riscaldarsi di un egual numero di gradi. Cosichè il numero di calorie occorrenti per riscaldare di un grammo di un corpo, che chiamasi calore specifico del corpo, dipende dalla natura di questo. L’acqua, richiedendo una caloria perchè un grammo si scaldi di , avrà per calore specifico uno. Tutte le altre sostanze, eccettuato l’idrogeno, hanno un calore specifico più piccolo.

Sia c il calore specifico di un corpo; per riscaldare di non un grammo ma p grammi di esso occorreranno p c calorie; e per riscaldarli di t gradì, occorreranno p c t calorie. Che se il corpo passa dalla temperatura alla temperatura T, riscaldandosi di Tgradi, ci vorranno p c (Tcalorie. Un uguale quantità di calore sarà ceduta dal corpo se si raffredda dalla temperatura T alla temperatura

Quando poi un corpo caldo viene introdotto in un liquido, per es. acqua, e si rimescola bene in modo che tutto si porti a una stessa temperatura, è chiaro che tante calorie saranno perdute dal corpo quante ne son guadagnate dall’acqua e dal recipiente che la contienesupposto naturalmente che l’acqua non ne perda all’esterno per irradiazione o per conduzione. Sia p il peso del corpo, T la sua temperatura iniziale e c il suo calore specifico; sia p il peso dell’acqua e t la sua temperatura; finalmente sia la temperatura dell’insieme dopo l’immersione e il rimescolamento. Trascurando la quantità di calore assorbita dal recipiente, ed eguagliando le quantità di calore cedute e acquistate, noi potremo scrivere

Questa eguaglianza può servire per determinare sperimentalmente c, il calore specifico del corpo, misurando p, T, P, t e

L’apparecchio che serve a questo scopo chiamasi calorimetro (fig. 14), ed è costituito da un vaso cilindrico C di ottone sottile dorato, introdotto in un altro più grande E internamente dorato, e sostenuto da tre punte di sughero; si evita con ciò la dispersione del calore comunicato all’acqua nell’immersione del corpo. Un termometro ed un agitatore completano l’apparecchio.

Il corpo viene prima riscaldato a una temperatura nota, in una stufa speciale, e poscia bruscamente nel liquido. Molte cautele sono necessarie per eliminare o correggere diverse influenze perturbatrici, ma noi non possiamo addentrarci in questi particolari.

Un risultato interessante delle numerose determinazioni fatte sui calori specifici dei corpi è espresso nella legge di Dulong e Petit, per la quale se si prendono dei diversi corpi semplici tanti grammi quant’è il loro peso atomico, occorre per tutti la stessa quantità di calore per riscaldarli di . Cosicchè occorrerà sensibilmente la stessa quantità di calore per scaldare di un grado 7 gr. di litio, 27 g. di alluminio, 56 g. di ferro, 108 g. di argento, 200 g. di mercurio. È chiaro perciò che i corpi aventi un alto peso atomico avranno i più piccoli calori specifici.

Si tenga però presente che la legge di Dulong e Petit si verifica in realtà non molto esattamente.

Del calore specifico degli aeroformi diremo qualche cosa più in .

 

 


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