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Alfabetica [« »] begli 20 bei 21 bèi 1 bel 97 bell' 10 bella 119 belle 36 | Frequenza [« »] 99 tutti 99 voi 98 altro 97 bel 97 col 97 or 95 santo | François-Marie Arouet de Voltaire La pulcella d'Orléans Concordanze bel |
Canto
1 I| oblianza,~sol per piacere ad un bel viso, il brando,~cangiàrlo 2 I| già salta in letto. Oh bel momento~di tenero abbandono 3 I| tutto ardore~ne percorre il bel corpo, che farìa~anche un 4 I| tatto d'Amor morto è un bel viso,~e il piacere abbellisce 5 I| venir da un finestrone,~un bel fantasma di vermiglio viso,~ 6 I| e su l'onesta~fronte un bel nimbo d'aurei raggi ardenti:~ 7 II| porto sentimento~che d'un bel cor l'acquisto è più vantaggio.~ 8 II| notte e dì profferiva a quel bel volto:~e ben valea quel 9 II| Già tre dadi gettati sul bel ventre,~vonno al gioco decider 10 II| saprai. Frattanto~questo bel ciuccio rispettar ti prego,~ 11 II| imo della schiena~col suo bel dito sulle chiappe nette~ 12 II| fior del giglio in quel bel sito.~Pien di giusto furore 13 II| mille gridi di gioja al suo bel dire.~LXV. Né fra tanti 14 III| ch'egli sprezzava.~IV. Un bel segreto a mio parer sarìa~ 15 III| Vien qua, vien qua, mio bel padre Gherardo,~ché far 16 III| cerchio alla guerriera in un bel misto!~Tal si vede il buon 17 III| Capocchio in quel punto il bel paese~della Sciocchezza 18 III| tesori d'ignoranza, il cui bel frutto,~o miei Francesi, 19 III| Rabelais fa menzione d'un bel libro intitolato: De la 20 IV| Cercan la via di Cinzia al bel sereno;~vanno e vengono: 21 IV| dir che il signor di sì bel tetto,~tetto ben degno di 22 IV| gli accendea d'amore;~sì bel sì dolce sì gentil desire~ 23 IV| imprestito, rispose con un bel no. Fattolo allora chiamare 24 V| profani~son visso anch'io nel bel tempo fiorito:~sempre in 25 V| XLI. Il mulattier, che il bel corpo virile~a sé tratto 26 VI| SESTO~ ~ ~ARGOMENTO~ ~Del bel Monroso e de la bella Agnese~ 27 VI| tutta pesta~la neve del bel cul; ma, il ver si dica,~ 28 VI| porga alcun'aita.~Se il tuo bel labbro il tuo desìo mi dice,~ 29 VI| borgo appena entrati, il bel paggetto~por le fa stanca 30 VI| di quattro passi era il bel viso~ch'un di quelli parea 31 VII| un birbante.~III. Se un bel volto che t'abbia il cor 32 VII| in tal pena mi pose.~Il bel Trimuglio conoscete voi? –~– 33 VII| venne il giovanetto,~più bel, più buono, più gentil d' 34 VIII| mille rischi adunque al bel paese~de' Lombardi se n' 35 VIII| somaro,~mentre tutto il bel sesso alle ringhiere~batte 36 IX| lagrime si elice~che il bel naso le riga e il mento 37 X| la si vede.~La salva il bel Monroso, e non invano~alle 38 X| gridi, il maledetto,~del suo bel corpo avea preso possesso:~ 39 X| quella vista, ahi vista! il bel Monroso~tira il ferro e 40 X| polluta,~e più ancor che un bel paggio in quella cosa~l' 41 X| astinenza.~Anche nell'ira un bel mangiare è a grado.~Quei 42 X| Sapete che degli anni in sul bel fiore,~quando salute brilla 43 X| onor, madre mia, disse il bel viso:~io non son che una 44 X| hassi a preterire~questo bel punto interessante assai),~ 45 XI| pancia.~XIV. San Dionigi bel bello e con prudenza,~quale 46 XI| sentiero.~XVII. Nudo aveva il bel corpo ed al Signore~venìa 47 XI| le corre incontro, e sul bel corpo nudo~va provocando 48 XI| tanto cara ai Francesi ed al bel sesso:~energica parola ed 49 XII| con Agnese si corca il bel garzone,~che, scoverto da 50 XII| guerriera.~A pochi passi è un bel castello antico,~del Ligeri 51 XII| leggiadro garzon biondo il bel crine,~nero le ciglia, franco 52 XII| è Amore, o certo il mio bel paggio. –~XVI. Era infatti 53 XII| come a Sandò scappato era bel bello~per prodigio con fuga 54 XII| castel di Cuttandro, ove il bel paggio~sbatte i pensieri 55 XII| e Bonifazio carezzò il bel viso~con la man con lo sguardo 56 XII| simpatia la calamita.~XLIII. Il bel Monroso in arrivar si getta~ 57 XIII| quanto più puote~il mio bel clima dall'eteree ruote.~ 58 XIII| gai~lisci avori del tuo bel deretano~rassettar prontamente 59 XIII| segreto,~passar veggendo così bel ragazzo.~Ché, sebben sulla 60 XIII| sovr'esso~Carlo, Agnese, il bel paggio e il suo breviario,~ 61 XIII| ancora.~E se in libro sì bel lice qualcuna~gente citar 62 XIII| rubesto,~che quasi il tuo bel fiore ebbe distrutto.~Lieta 63 XIII| in mezzo al prato~sul suo bel dosso e sulle cosce bella,~ 64 XIII| gran Luigi.~LIII. Al più bel de' monarchi Amor per mano~ 65 XIII| Cui l'altro: – E tu colà, bel viso adorno,~pulcella o 66 XIV| Amori.~III. Scendi sul tuo bel carro, a cui fan velo~di 67 XIV| sentìa.~Stando così col suo bel culo alzato,~il malaccorto 68 XIV| assai profana.~Sotto il bel velo che coprìa quel latte,~ 69 XIV| insolentendo~sopra il più bel dei culi si tenea,~mentre, 70 XIV| meschina:~– Voi, francese mio bel, fior de' campioni,~e voi, 71 XIV| di mezzo al duolo in quel bel viso~la gioja apparve, che 72 XIV| sovente all'improvviso~un bel raggio di sol che ne conforta~ 73 XV| dinanzi al magistrato~un bel Te Deum sul tuon del calabrone:~ 74 XVI| di ferro il petto,~a un bel paggio o scudiero simigliante.~ 75 XVI| di scrivere.~XLIX. Ma il bel La Hiro disdegnoso in faccia~ 76 XVI| e terminò per ora~questo bel corso tutto singolare~d' 77 XVI| occhio turchino,~pelle fina, bel viso e bianca mano,~ciarlando 78 XVI| ancella~le aurate briglie al bel destrier mettea,~Bonel, 79 XVII| incantatrici!~Io t'ho passato, o bel tempo giocondo~delle fralezze 80 XVII| farsi buggerare.~III. Il bel castello ov'è prigione Agnese,~ 81 XVII| bretone?~qualche ferita il tuo bel corpo offende?~Ah lasciami 82 XVII| ognor per una via.~XLV. Fu bel vederli allor tutti in miscuglio~ 83 XVII| sepolto avea dormito,~venne in bel santuario convertito.~L. 84 XVIII| e costeggiando ne venìa bel bello~il bosco d'Orleàn, 85 XVIII| starsene nascosto per un bel pezzo, se volle scamparla. 86 XIX| spento~cade un inglese, ad un bel modo in vero~tu festeggi 87 XIX| spingendo il carro d'un bel rosso tinto~sovra un monte 88 XX| virtù s'affida. Ella è un bel vaso,~ma di creta composto, 89 XX| cor s'apprese,~e come un bel somaro per diversi~modi 90 XX| Giovine sciolto in così bel soggiorno,~di tutto quanto 91 XX| soltanto,~cavalcar volle un bel leardo inglese;~quando Martin, 92 XX| la moglie? Anch'ella d'un bel toro ardea,~e pospose di 93 XX| piedi avea.~Ganimede, il più bel de' tempi suoi,~d'un aquilon 94 XXI| per sana esperienza~che il bel dio, che fanciul piangon 95 XXI| talor: – Mia vita, o mio bel sole; –~ma tal capriccio 96 XXI| spiccava dall'alto il suo bel raggio.~XIII. Quel raggio 97 XXI| rispose:~– L'ho veduto, ed è bel per san Francesco! –~Arrossì