Canto

 1       I| pulcellaggio.~ ~ ~I. Io non son fatto per cantare i santi;~fioco
 2       I|   antica)~speditamente vanno al fatto loro.~Agnese, che prudente
 3       I|    labbia)~mio padre invan m'ha fatto poatese.~Questo cor sta
 4       I|      barba de' santi ognun v'ha fatto~più bastardi che orfani.
 5      II|      guerriera: Il re francese,~fatto il debito esame alla donzella,~
 6      II|   Contro costor proponimento ho fatto~un volume stampar di forza
 7      II|        ardita prova~fare il suo fatto e trar la scorza al fico,~
 8      II|    tutto giuoco~si pensò d'aver fatto un buon mercato;~e sì lo
 9      II|       Sapea Dionigi~per proprio fatto che le corti ognora~son
10      II|   Ottava V, v. 7-8:~Essa era in fatto nativa del villaggio di
11     III|   partir, sospira e geme.~XLIX. Fatto alquanto cammino, Agnese
12     III|       mi ricordo) sacramento ha fatto~il ladro castigar, che nella
13     III|    bravo inglese),~qualcun m'ha fatto oltraggio, e invendicate~
14      IV|         IX. L'uom che credulo è fatto da natura,~nel cor d'argilla
15      IV|        la cittade spera.~Appena fatto avea la nostra gente~un
16      IV|       di sua doppia natura.~Tal fatto un altro in mente me ne
17      IV|        facea,~gli ebbe come per fatto valutata~l'onesta e buona
18       V|       fracasso;~di dannati avea fatto ampia recluta,~e all'arrivo
19       V|        mostro femminino anch'io~fatto, non fo per dir, l'obbligo
20      VI| berretto,~mal divinando come il fatto stava,~credette fosse il
21      VI|   serbar fede al re.~XXXII. Ciò fatto, il paggio le dicea: – Signora,~
22     VII|      serbate~al tristo che v'ha fatto quella cosa?~e oppormi appresso
23    VIII|       raccontò siccome avea già fatto~a san Dionigi un vóto in
24    VIII|        qui un figliuol d'Abramo~fatto per far servizi, e ve lo
25      IX|        che al morto appartenea, fatto riflesso~che il denaro non
26      IX|         vuolsi (e pretendelo di fatto~don Tritemo, scrittor sempre
27      IX|        creder si puote un cotal fatto,~giustificarlo ancor: la
28       X|      fioca~risponde il messo, è fatto il becco all'oca.~VI. Tutto
29       X|    malgrado~i nostri guai (n'ho fatto esperienza),~noi poveri
30       X|       d'amore~questa burla avea fatto il cappellano.~Tosto Agnese
31       X|   Abbadessa da saggia se n'avea~fatto il suo vago da non molto,
32       X|        lo provo alle mie spese)~fatto ho quel che può fare il
33      XI|        raggio,~ché palese avrìa fatto il suo viaggio.~XV. Corse
34     XII|         XXXIV. Egli ignorava il fatto disonesto~del brutal cappellano,
35     XII|   sguardo e col sorriso.~XXXIX. Fatto il numero pari, ecco uscir
36     XIV|         consonte~tavole vecchie fatto a discrezione,~unisce l'
37     XIV|     ringrazio il conio che m'ha fatto.~XXXII. Tal fu Romolo, Bacco,
38      XV|     muro i parapetti,~Talbò s'è fatto un varco e può salire.~Già
39     XVI|       abbiam più leggiadria,~in fatto d'inni, e d'odi, e tale
40     XVI|      sua canzone.~Come tutto fu fatto, se n'andaro~lieti al trono
41     XVI|     cose, disgraziatamente avea fatto nel 1730 alcune odi in prosa;
42    XVII|          crediate; questa volta~fatto ha l'ultimo sforzo il tentatore.~
43   XVIII|         lusso e scaricato.~XLI. Fatto il suo repulisti, zitto
44   XVIII|        a più d'un segno di aver fatto male i suoi conti, maligno
45     XIX|     errore!)~dal vago suo, che, fatto al sen puntello~del proprio
46     XIX|    ricorda che, avendo un tempo fatto~un viaggio a Milano, avea
47      XX| racconciarsi, è ver, ma dopo il fatto~difficile è l'impresa e
48     XXI|         e sincero.~IX. Gli è un fatto nell'istoria incontrastato~
49     XXI|      momento~dal confratello, e fatto, a pie' com'era,~sovra la
50     XXI|        dama della Corte, che di fatto si era incapriccita del
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