Canto

 1       I|           il braccio adoperar d'una pulcella.~Voi, se il favore di lassù
 2       I|          famoso poema intitolato La Pulcella, dove, a detta del Boileau,~
 3      II|     periglio all'osteria~Dionigi la Pulcella. Egli d'arnese~sacro la
 4      II|           le fa spedire il breve di pulcella.~ ~ ~I. Colui beato cento
 5      II|        disse: – Giovanna, siete voi pulcella? –~– Son pulcella, gran
 6      II|         siete voi pulcella? –~– Son pulcella, gran Sire, – rispose ella.~
 7      II|            pergamena, un diploma di pulcella.~LXII. Con questo breve,
 8      II|            guerriera gentil, la sua Pulcella.~LXX. Di beato riassume
 9     III|           gli Angli spacciar la sua Pulcella.~VII. Perché il fior della
10     III|            dal cavalcar l'intrepida Pulcella~per riposarsi alquanto è
11     III|         nobile; e appunto perché la Pulcella aveva portato le brachesse,
12      IV|         Capocchio gridava: – Ella è pulcella:~tremate, Angli, fuggite;
13      IV|        somministra alla donzella.~È pulcella, vi dico, e fa prodigi;~
14      IV|       Inglesi; a me credete,~ella è pulcella e vincerà: vedrete. –~IX.
15      IV|           ardita,~e spinge, dove la Pulcella abbatte~ciò che incontra,
16      IV| involontario il guardo~torceva alla Pulcella il buon Bastardo.~XXIX.
17      IV|         fiamma, al letto volò della Pulcella.~LVII. Ne tira le cortine,
18      IV|          gli conta un di lor che la Pulcella~non è poi tanto a Dunoè
19      IV|             in suo consiglio,~della Pulcella avea trito il sentiero.~
20       V|             a sé tratto tenea della Pulcella,~vedendomi sì vaga e sì
21      VI|      Grisbordone; e grida: – O gran Pulcella,~O Pulcella una volta amica
22      VI|         grida: – O gran Pulcella,~O Pulcella una volta amica mia,~da
23    VIII|           Io sento che mal debbe la Pulcella~del suo ronzin la perdita
24       X|       Inglesi han preso Agnese e la Pulcella. –~A questi incauti accenti
25       X|            tanto d'Agnese che de la Pulcella.~XXXVII. Quando due galli
26      XI|         divini pellegrin trovaro~la Pulcella che in groppa al mulattiero~
27      XI|           benigno le disse: – O mia Pulcella,~o Vergine serbata alla
28    XIII|            rumor che narrai, già la Pulcella~in sembianti accorrea tremendi
29    XIII|        grande Dunoè di cui sapea~la Pulcella sì ben la leggiadrìa.~È
30    XIII|          benedisse Iddio.~– La gran Pulcella è mia, grida il feroce,~
31    XIII|           tu colà, bel viso adorno,~pulcella o no, m'avrai per tua sciagura.~
32     XIV|           sante leggi ancora. Ell'è pulcella:~tocca a Dionigi il vigilar
33     XIV|             poi mi posi di sotto la Pulcella.~Feci mal, lo confesso,
34      XV|            seco ha il Bastardo e la Pulcella.~Precede l'orifiamma, e
35     XVI|             Rinaldo, o piuttosto la Pulcella.~XLV. Favellava d'amore
36     XVI|            Si troverà, – rispose la Pulcella.~LV. – Cielo, disse il buon
37     XVI|             Carlo, il Bastardo e la Pulcella,~per trovarne il castel
38    XVII|           ma prende per un anglo la Pulcella,~e tosto se la striglia
39   XVIII|     vittoria, i prigionieri~la gran Pulcella salutò cortese.~– Ringraziate
40     XIX|          Come re Carlo, Agnese e la Pulcella~vider passar la pompa dolorosa,~
41      XX|         qualche gran peccato~questa Pulcella non potrai? Per Dio,~se
42      XX|         Larcher, che soltanto nella Pulcella il Voltaire chiama Larchet,
43     XXI|      disfiora.~Grida Capocchio ch'è pulcella ancora.~ ~ ~I. Sa il mio
44     XXI|           macchiato avete della mia Pulcella,~falsificando la sua casta
45     XXI|         questo raggio nel seno alla Pulcella~drittamente ferendo, ogni
46     XXI|           gridava: – Inglesi, ell'è pulcella! –~ ~ ~NOTE AL CANTO VENTUNESIMO~ ~
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