Canto

 1      II|      oltraggio,~grida: – Corpo di Giorgio, io son tradito! –~Corre,
 2      IV|           solenne e forte~per san Giorgio ed Amor, che avrìa pie'
 3      IV|        grande e grosso.~LXXX. San Giorgio suo rival, che in paradiso~
 4      IV|         Si badi di non confondere Giorgio, patrono d'Inghilterra,
 5      IV|          Giarrettiera, con un san Giorgio frate, stato ucciso per
 6      IV|  imperatore Zenone. Il nostro san Giorgio è quello di Cappadocia,
 7     VII|          che la voglia~contro san Giorgio, e in ciel le carte imbroglia.~
 8      XI|       all'avvertenza~del fier san Giorgio, che i Francesi abborre.~
 9      XI|        XXXII. Del paradiso in sen Giorgio frattanto~più non veggendo
10      XI|     XXXIII. Venne il destriero, e Giorgio paladino,~coll'asta in pugno
11      XI|          nel corso avvinti.~XXXV. Giorgio il varca e  piomba furibondo~
12      XI|     carestia di vino.~XXXVI. Come Giorgio da lungi ebbe veduto~il
13      XI|          favella onesta:~– O gran Giorgio, o possente mio fratello,~
14      XI|           Fremer d'ira a quel dir Giorgio fu visto,~e l'ira raddoppiò
15      XI|          rotando, incalza e serra~Giorgio, e senza dar posa lo tempesta.~
16      XI|       senza dar posa lo tempesta.~Giorgio pieno di rabbia gli disserra~
17      XI|      tremenda voce.~Impallidì san Giorgio. Allor cavò~san Dionigi
18      XI|    rotolando~cade sopra l'arcion. Giorgio, che perso~non ha col naso
19      XI|      vostro cor la carità sopita:~Giorgio, a voi, quell'orecchia raccogliete;~
20      XI|     rimise immantinente il naso a Giorgio,~e Giorgio rese pure a san
21      XI| immantinente il naso a Giorgio,~e Giorgio rese pure a san Dionigi~
22      XI|           che gli avea tronca san Giorgio.~Dettosi poi da Giorgio
23      XI|           Giorgio.~Dettosi poi da Giorgio e da Dionigi~un oremus gentil,
24      XI|          oremus gentil, Dionigi e Giorgio~più non serbàr nel corpo
25      XI|           senza fiele in core.~Ma Giorgio, umor feroce e bestiale,~
26      XI|         LVIII. a più forte ragion Giorgio potea~e il buon Dionigi
27    XIII|        per tua sciagura.~Il forte Giorgio sarà meco, ed io~riparar
28     XVI|      SEDICESIMO~ ~ARGOMENTO.~ ~Di Giorgio e Dionigi alle contese~mette
29     XVI|      senza alcun velo~che fan san Giorgio e san Dionigi in cielo.~
30     XVI|          Francia è gloriosa:~voi, Giorgio, date subito l'avviso~a
31     XVI|            è cosa rara.~XIII. San Giorgio, nel veder tanto pensiero~
32     XVI|           XIV. – Buon uomo, disse Giorgio: io son soldato,~non poeta,
33     XVI|        premio in lei s'uniro.~San Giorgio bassò l'ali, ed Agostino~
34     XVI|     atterrito~sguardo che già san Giorgio abbandonollo.~Tutto il campo
35      XX|          Quando alfine su in ciel Giorgio, quel santo~così nimico
36      XX|          dell'onor francese,~quel Giorgio che la guerra ama soltanto,~
37      XX|     vaghezza.~Il porco, il cane e Giorgio e il mio padrone~non vagliono
38     XXI|      frattanto~san Dionigi ridea, Giorgio fremea,~e l'asino intonava
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