Canto

 1       I|     stuzzicando le fibrille,~fan l'ingegno scoppiar tutto
 2      II|     denti d'un egual candore~fan sul labbro spiccar rose
 3      II|       L'occasion, l'egualità fan molto~la Giovanna inchinar
 4      II|      e schioda~bestemmie che fan foco, e fermo crede~che
 5     III|     vi son d'alto sapere~che fan l'oro, e ognor vuota hanno
 6     III|   impugnàr! Con che rispetto~fan cerchio alla guerriera in
 7     III|   alquanto,~quegli occhi che fan dolce al cor ferita,~ma
 8     III|      anzi di donne~altro non fan valere, altro non hanno....~
 9      IV|     venti e più trombette~si fan sentire, e quaranta staffieri~
10      IV|  rubini una tempesta,~che la fan brutta, orrenda a più non
11      VI| specchia.~XLII. Mille strade fan capo al vago albergo~onde
12      VI|      adunque la sua sede:~le fan corte re, duchi, imperadori,~
13      VI|     quelle imprese che rumor fan tanto;~ma più rare virtù,
14      VI|  ingorda ognor di malefizio,~fan largo, divietando all'affollato~
15    VIII| belle un ladron portasi via.~Fan pace per seguirla i due
16    VIII|   sottilissime fiammelle~che fan barbaglio e, appena passa
17       X|    quel brutto~ribaldo prete fan trovar le scale;~ognun difende
18      XI|      avviso~che a gli angeli fan stupro in paradiso.~X. Già
19      XI|    duro e Varton il mariuolo~fan di suora Amadonna un piatto
20     XII|   ponte. I quattro corridori~fan gemere del ponte il tavolato.~
21    XIII|      della terra~a due a due fan questa eterna guerra,~LIX,
22     XIV|     sul tuo bel carro, a cui fan velo~di lor fresc'ali le
23     XIV|       i pianti, i preghi~non fan che alcuno di quei due si
24     XVI| lettor, senza alcun velo~che fan san Giorgio e san Dionigi
25    XVII|     lascia il senno offenso,~fan meno di chi bee strano governo.~
26    XVII|       i guerrier che a Bonel fan danno ed onta.~XXXVI. Mena
27   XVIII|      sul bianco il nero,~che fan chiamarsi, colgali il malanno,~