Canto

 1       I|    tutti insieme un bagattino.~XXXIII. – Ah non è giusto (in sé
 2       I|      Francia in Parigi.~Ottava XXXIII, v. 5-8:~Enrico V, re d'
 3      II|   allor del cielo all'armeria?~XXXIII. Di Debora vi stava il morione,~
 4     III|      alfine il buon Capocchio.~XXXIII. Vide gli antichi parlamenti
 5      IV|     tette, né giammai peccava.~XXXIII. Sul far dell'alba alla
 6       V|  folletto ne ride che non più.~XXXIII. Ma credereste or voi quel
 7      VI|        d'un re cristianissimo.~XXXIII. Piacque il saggio consiglio.
 8     VII|      coll'onore ancor la vita.~XXXIII. Più d'un guerriero a mia
 9    VIII|    tornio, e bella da stupire;~XXXIII. in letto agnella, a tavola
10      IX|   giunte l'altra ed inchinata.~XXXIII. Oh dolce vista! oh inopinato
11       X|        la sorte era più bella.~XXXIII. Ma la gioja è pur corta
12      XI|       fa tosto impor la sella.~XXXIII. Venne il destriero, e Giorgio
13      XI|        CANTO UNDECIMO~ ~Ottava XXXIII, v. 6-8:~Allusione ai vortici
14     XII|     conta Bonel cosa per cosa.~XXXIII. Conta come l'avean messo
15    XIII|     lampo del rotante acciaro.~XXXIII. All'orribile scontro le
16     XIV|        con voi me vendicate. –~XXXIII. Questa preghiera, a dirla
17      XV|   zuffe ed altre zuffe ancora.~XXXIII. Ma lasciamo, per Dio, lettore,
18     XVI|     ben, Dionigi, seguitate. –~XXXIII. Rosso nel volto come verginetta,~
19    XVII| martello che percote e affina.~XXXIII. Il colpo nol ferì; ma la
20   XVIII|      suoi ceppi, e sia felice.~XXXIII. Volto di grazia è il vostro.
21     XIX|       del lor pianto, i preti.~XXXIII. Tirconello, che in tutto
22      XX|       egli la sua cavalcatura.~XXXIII. Mi scelse, mi chiamò, d'
23     XXI|    parla, più divien dubbiosa.~XXXIII. Non imitiam la lor garrulità,~
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