Canto

 1       I|            re può, mostra talento.~XXIV. Dopo il pranzo si bada
 2       I| convenientissima all'amore.~Ottava XXIV, v. 4:~A maître Alain del
 3      II|          Giovanna. Ora sta fresca.~XXIV. Ma Dionigi (oh portento
 4     III|         convertir, la sua virtude.~XXIV. A questa tomba, a guarir
 5      IV|            ognun volta le culatte.~XXIV. Quai due gonfi torrenti,
 6       V|          sé: – Questi è Gusmano. –~XXIV. Indi grida: – Chi sei? –
 7      VI|        campo mezzo nudo si fuggìa.~XXIV. Di sì strana avventura
 8     VII|          ogni prego, ogni ricordo.~XXIV. Di speranze chimeriche
 9    VIII|           è così saggia e bella. –~XXIV. Chinò i begli occhi, e
10      IX|          capriccio e alla ventura.~XXIV. Gli sbalzano allo scoglio
11       X|   scomporsi, va a cantar la messa.~XXIV. Ma la povera Agnese, per
12      XI|         via di schiena in schiena.~XXIV. Col divin ferro li macella,
13     XII|          bilancia in man si tiene;~XXIV. e la fa dalla parte ove
14    XIII|        cotti e crudi e mortadelle.~XXIV. Eran già lunge, allor che
15     XIV|           gli trae da fracassallo.~XXIV. Lo coglie in testa, rompegli
16      XV|            non toglie, anzi lo .~XXIV. Gridava Riccamonte: – Poveretti,~
17     XVI|       creanza macellata in chiesa.~XXIV. Fu lunghetta la trista
18    XVII|      eccoli tutti pazzi diventati.~XXIV. Tale a Parigi in gran paludamento~
19   XVIII|         van tutti a gli scrittori.~XXIV. De' vostri figli gloriosi
20     XIX|           indifferente a un sasso.~XXIV. Tal è fama che Atlante,
21      XX|         nel corpo e vi s'inventra.~XXIV. Gli forma e spirto e lingua
22      XX|       Miscellanee storiche.~Ottava XXIV, v. 3-4:~Il Bernard, autore
23     XXI|       antica di casa e donzellona.~XXIV. Avea costei un sacco di
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