Canto

 1       I|        di cartone abbruceranno.~XXXV. L'empio ardire di questi
 2      II|     marcia, di pugnar già vaga.~XXXV. Ogni eroina ha il suo destrier.
 3     III|     lettori ancor più sciocchi.~XXXV. Diva possente, e prima
 4      IV|  guidano per man più damigelle.~XXXV. Poi lavati asciugati ed
 5       V|         dal ciel l'asino mio! –~XXXV. Mi gelò quel parlar. L'
 6      VI|         rende e timoroso amore.~XXXV. Verso quel borgo adunque
 7     VII|          loco ei più non trova.~XXXV. Ma stupito restò, quando
 8    VIII|        saggia al par che bella:~XXXV. credo inoltre (sebben la
 9      IX|   compagna menò che sbigottiva.~XXXV. Poi come in un caicco si
10       X|         ben d'onde ella n'avea.~XXXV. Sapean, miseri, a prova
11      XI|      armonia nel corso avvinti.~XXXV. Giorgio il varca e  piomba
12     XII|        che prima ambo infelici.~XXXV. Era la notte, e il solco
13    XIII|       peso dal moto accelerato.~XXXV. Ma de' Francesi l'Eroina
14     XIV|    ferro e devìa com'un baleno.~XXXV. Furiosi passando, i due
15     XVI|      suo lavoro il  seguente;~XXXV. Lui che  con tre pesci
16    XVII|       stento tuttavia scappava.~XXXV. Il buon re Carlo, sempre
17   XVIII|  esiglio e pari gl'infortuni. –~XXXV. Mosse il re quel discorso:
18     XIX|        gustar mai la devozione.~XXXV. Come re Carlo, Agnese e
19      XX|         cielo m'onorò costante,~XXXV. la più cara e beata, e
20     XXI| condursi in questo mondo ladro.~XXXV. In oltre diventò cauto,
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