Canto

 1       I|      tutti la sua benedizione.~XLVII. Subito ognun con taciti
 2       I|        sotto Carlo VII.~Ottava XLVII, v. 4:~Questo Dionigi, patrono
 3      II|    giglio a disegnar si mette.~XLVII. Fortunato presagio, onde
 4     III| braccio e beata, se m'adora. –~XLVII. Mentr'ella così parla e
 5      IV|     abati e cavalieri erranti.~XLVII. Ma se di core alcun ritroso
 6      VI|       essi i privilegi ancora.~XLVII. Vil mandra di scrittor
 7      VI|        c. II, ott. 16).~Ottava XLVII, v. 2:~Fréron, La Beaumelle,
 8     VII|       cavalier di prima sfera.~XLVII. A quella vista Dorotea
 9    VIII|    candido avorio gli dipigne.~XLVII. Mentre ognun più s'infuria
10       X|       debolezza o di cervello.~XLVII. Da due giorni in città
11      XI|       santo d'Albione il naso.~XLVII. La sanguinosa punta rotolando~
12     XII|      rabbia e gelosia sospira?~XLVII. Il Marte intanto della
13    XIII|        Pafo ordisce e strigne.~XLVII. Tale al tornar di Zefiro
14     XIV|    Dorotea così salva la vita.~XLVII. Con la pietosa man quella
15     XVI|   volve nel suo sangue ascosa.~XLVII. Allo spettacol rio sul
16    XVII|       modestia i loro affetti.~XLVII. L'orecchiuto animal che
17   XVIII|    orecchi e l'anima incatena.~XLVII. Se calabroni v'hanno, ossia
18      XX|     Poitù rispondono i somari.~XLVII. Satana fugge, ma di sé
19     XXI|      frutti dell'amor cogliea,~XLVII. sempre sperando di non
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