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Alfabetica [« »] xiv 29 xix 24 xl 19 xli 18 xlii 20 xliii 19 xliv 18 | Frequenza [« »] 18 venìa 18 volta 18 volte 18 xli 18 xliv 18 xlviii 17 adunque | François-Marie Arouet de Voltaire La pulcella d'Orléans Concordanze xli |
Canto
1 I| non sapea suo brutto caso.~XLI. Il gran Talbò, che capo 2 II| sulla pancia al paggio.~XLI. Disse pian piano allor 3 III| nemica de' Breton, ma mia.~XLI. Il diavolo si porti ed 4 IV| il perché lo dico subito.~XLI. Dar diletto a sé stesso 5 V| udite dell'istoria mia.~XLI. Il mulattier, che il bel 6 VI| bellissimi marmi trasparenti.~XLI. Non ha tetto né imposta 7 VII| a me tosto, asino mio! –~XLI. Scende la bestia, e Dunoè 8 VIII| voglio sostener la tèsi.~XLI. Le due belle cagion di 9 IX| mestier si perde il gusto.~XLI. Di San Balsamo appena si 10 X| argenti in mezzo ai fiori.~XLI. Un monticel sorgeva più 11 XI| santi di cotal semenza.~XLI. Dunque, o devoto brontolone, 12 XIII| raccapriccio trema e di quel cazzo.~XLI. Né, potendo far meglio, 13 XIV| non val, ricorre all'arte.~XLI. Sul nemico andar lascia 14 XVI| fuggir, gli dànno addosso.~XLI. Carlo che, più lontan, 15 XVII| altro un'opra del demonio.~XLI. Per miracolo sommo ei conservava~ 16 XVIII| senza lusso e scaricato.~XLI. Fatto il suo repulisti, 17 XX| gloria e al mio dovere.~XLI. Troppo, oh troppo distanti 18 XXI| amante Louvet era aspettato.~XLI. – Lo possiam, disse, corbellar