Canto

 1       I|     squarta e la macella;~mentre lungi disteso in grembo al prato~
 2       I|          casa de' santi e da noi lungi, intanto~il buon Dionigi,
 3     III|       dir che la corona!~Ve' più lungi il decreto che l'emetico~
 4      IV|      poltroni? –~XV. Né quei son lungi; ché Talbò, guerriero~di
 5      IV|        pastura~che un capriol da lungi ha tramandato,~lieve lo
 6      VI|        d'un'ora~v'arriverem, ché lungi è poche miglia.~Nessuna
 7      XI|           XXXVI. Come Giorgio da lungi ebbe veduto~il sir Dionigi,
 8     XII|    rabbia e d'ira~mal segnata da lungi avea la mira.~XX. Mirò più
 9     XII|        son belle e buone:~ma ben lungi son io da Salomone.~XXX.
10     XIV|           rimbomba la vallea; da lungi immoto~li guarda l'arator;
11      XV|        in su la vetta~brillar da lungi in tremulo splendore~la
12     XIX|          rio governo.~IV. Già da lungi apparian le torreggianti~
13     XIX|         conosce e non minchiona.~Lungi, Agnese gentil, lungi i
14     XIX| minchiona.~Lungi, Agnese gentil, lungi i deliri~d'un'alma troppo
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