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Alfabetica [« »] giacche 1 giacchè 1 giacchettina 1 giacomo 189 gialla 5 gialle 3 gialli 1 | Frequenza [« »] 201 bene 200 prima 198 valle 189 giacomo 187 delle 186 nella 186 quale | Gerolamo Rovetta Mater dolorosa Concordanze giacomo |
Parte
1 VII| colla voce malferma.~ ~- Giacomo e Lorenzo.~ ~- Mandami Lorenzo.~ ~ 2 VII| ella stessa in cerca di Giacomo, fin nell'anticamera.~ ~- 3 VII| piedi. - Guai, guai, se Giacomo non fosse arrivato in tempo 4 VII| mente... - Guai, guai, se Giacomo non fosse arrivato in tempo!... - 5 XXII| attenzione e la sua curiosità.~ ~Giacomo di Vharè aveva passato i 6 XXII| quel vivaio di adoratori, Giacomo di Vharè fu il primo e il 7 XXII| Teme un dolce rimprovero?~ ~Giacomo guardò Lalla stupito: - 8 XXII| per quest'ultima.~ ~Quando Giacomo tacque, si guardarono tutti 9 XXII| di preghiera e d'affetto. Giacomo si tolse le violette dall' 10 XXII| di campagna del marchese Giacomo e, prima di recarsi a Roma, 11 XXII| scena del fiore, quando Giacomo per la prima volta arrischiò, 12 XXII| Lalla, l'altra dal Vharè. Giacomo sentiva per la bella donnina 13 XXII| Ma Lalla, in presenza di Giacomo, era sempre padrona di sè, 14 XXII| la prima Lalla a trattare Giacomo col tu, francamente senza 15 XXII| manina morbida, nella mano di Giacomo, che gliela stritolò convulsamente, 16 XXIII| vi sarebbe intervenuta, Giacomo pure, e così si sarebbero 17 XXIII| naturalmente, senza che Giacomo dovesse correre il rischio 18 XXIII| scrittura per l'estero, e Giacomo ne sentì più sollievo che 19 XXIII| la nuova passioncella di Giacomo era piena di tirannie gelose 20 XXIII| dominava continuamente. Giacomo di Vharè non aveva un'idea 21 XXIII| vino, coi sigari e col thè. Giacomo ebbe anche l'amabilità di 22 XXIII| accaniti nel contrastare a Giacomo l'autenticità del titolo) 23 XXIII| decina di zazzere!...~ ~Giacomo si sentiva di buon umore, 24 XXIII| una stella. Quando vide Giacomo apparire nella barcaccia 25 XXIII| conte Giorgio Della Valle. Giacomo, vedendolo appena, non pensò 26 XXIII| altri due inavvertito, a Giacomo, in sulle prime, riempì 27 XXIII| io vengo da lei - pensava Giacomo nel salire le scale - si 28 XXIII| colà dentro raccolti.~ ~A Giacomo pareva di attraversare un 29 XXIII| buio che nelle altre sale. Giacomo entrò, ma poi si fermò su 30 XXIII| e coprivano le mani di Giacomo, che la tenevano sollevata.~ ~ 31 XXIII| camminando all'indietro, Giacomo accompagnandola un po' curvo, 32 XXIII| abbandonando il capo sul petto di Giacomo, che senza dir nulla, respirava 33 XXIII| compendiate in un lungo sospiro; Giacomo pallido, commosso, fatto 34 XXIII| a parlare per la prima: Giacomo le rispondeva soltanto con 35 XXIII| un taschino del gilet di Giacomo. - Allora me ne vado tutta 36 XXIII| io, per te?... Dimmelo. Giacomo la guardava sorridendo, 37 XXIII| non c'è?... Allora?... - Giacomo, distratto, non ascoltava 38 XXIII| affatto. - Così dicendo, Giacomo si alzò imbronciato, lasciando 39 XXIII| cattivo, cattivo, cattivo!~ ~Giacomo non potè resistere, - con 40 XXIII| un momento, ma poi fissò Giacomo, sorrise, gli si avvicinò 41 XXIII| l'estate senza dir dove; Giacomo pure mi dimenticherà, ed 42 XXIII| bene... di quanto credevo! Giacomo la serrò stretta sul cuore: 43 XXIII| Cominciarono gli addii: Giacomo sarebbe ritornato tre giorni 44 XXIII| preghi, non è vero?...~ ~Giacomo sorrise, ma si sentiva un 45 XXIII| distrazioni, Lalla ricordava Giacomo più spesso, lo vedeva in 46 XXIII| capiva già che il marchese Giacomo sarebbe stato molto più 47 XXIII| parlarsi frequentemente. Giacomo in casa non le poteva fare 48 XXIII| moltissimo.~ ~Invece il marchese Giacomo si faceva assiduo in casa 49 XXIII| benissimo. Poi, Lalla e Giacomo combinavano d'accordo visite 50 XXIII| tratto di via. Una volta Giacomo si arrischiò di proporre 51 XXIII| colla mano sul petto di Giacomo, per sentirne i battiti 52 XXIII| ripetere tante volte, finchè Giacomo la potè dire da solo.~ ~ 53 XXIII| Feuillet, mandato da Lalla a Giacomo. - Non so se vi potrò venire, - 54 XXIII| e il casato del marchese Giacomo.~ ~Gianni Rebaldi che lo 55 XXIII| morbida, qualche paroletta a Giacomo, che le rispondeva distratto, 56 XXIII| suoi timidi pretendenti; Giacomo, recitando apposta quella 57 XXIII| col fruscìo delle vesti. Giacomo fece un cenno alla contessina 58 XXIII| Lalla con un filo di voce. Giacomo la guardò fissamente, senza 59 XXIII| signora contessa? - domandò Giacomo finalmente, con un leggero 60 XXIII| insinuanti.~ ~- Sì... con te!~ ~Giacomo le offrì il braccio, e lei, 61 XXIII| fare segni e a rivolgere a Giacomo occhiatine e parolette che 62 XXIII| fremente, al braccio di Giacomo, che doveva ricondurla nel 63 XXIII| un brivido per le vene di Giacomo.~ ~Quando il Vharè l'ebbe 64 XXIII| cosa cattiva, ingiusta, e Giacomo le diventò, per il contrasto, 65 XXIII| pure, vedeva ancora Maria e Giacomo come in quella triste mattina, 66 XXIV| affatto, fu il marchese Giacomo di Vharè. Il sì di Lalla, 67 XXIV| contessa volesse ricevere. Giacomo, per tali indizi, fu preso 68 XXIV| Aspetta; vengo anch'io.~ ~Giacomo, in cuor suo, mandò quell' 69 XXIV| egli stesso fumava, prese Giacomo a braccetto, sbattendo e 70 XXIV| codesto, che fece rimaledire a Giacomo l'incontro di Toscolano. 71 XXIV| Italia e della Monarchia. - Giacomo, su le prime, se la cavava 72 XXIV| E non si moveva.~ ~Giacomo, tuttavia, non aveva perduta 73 XXIV| della festa del Prefetto. Giacomo non ne poteva più, ma le 74 XXIV| del suo cuore, tanto che Giacomo, stizzito, gli buttò in 75 XXIV| Vharè, e niente marchese.~ ~Giacomo era arrivato al colmo dell' 76 XXIV| in casa, appena arrivava Giacomo, le altre visite si dileguavano 77 XXIV| non lo poteva ricevere. - Giacomo cessò dal presentarsi in 78 XXIV| diraderebbe le visite; anche Giacomo capiva bene che, per il 79 XXIV| arrischiare di perderla.~ ~Giacomo, intanto, voleva almeno 80 XXIV| sabato era troppo tardi per Giacomo, e giovedì troppo presto 81 XXIV| appunto, nel quale Lalla e Giacomo dovevano vedersi per andare 82 XXIV| avrebbe fatto sapere a Giacomo se mai l'incontro di quel - 83 XXIV| torto.~ ~Il giorno dopo Giacomo di Vharè chiese due o tre 84 XXIV| maligno.~ ~- Va bene. - Giacomo prese dal portafoglio un 85 XXIV| botteghe a fare acquisti.~ ~Giacomo pensò subito di avvicinarlo 86 XXIV| duchessina, promettendo a Giacomo che gli avrebbe fatto sapere 87 XXIV| questo punto il marchese Giacomo di Vharè, che aveva finito 88 XXVI| c'era lui... il Vharè... Giacomo!...~ ~Lalla, non arrossì, 89 XXVI| Anatolio, rivolgendosi a Giacomo. Giacomo, non rispose subito, 90 XXVI| rivolgendosi a Giacomo. Giacomo, non rispose subito, ma 91 XXVI| rosicchiare i grissini.~ ~Giacomo scambiò ancora qualche parola, 92 XXVI| confuso.~ ~Il giorno dopo, Giacomo non si lasciò vedere nè 93 XXVI| abituale, languidamente fissava Giacomo col seno anelante e colla 94 XXVI| con una finezza tutta sua. Giacomo, capì l'amabile malizia 95 XXVI| avviavano su per lo scalone. Giacomo, intanto, era scomparso.~ ~- 96 XXVI| l'Illustrazione, quando Giacomo le comparve dinanzi.~ ~- 97 XXVI| occhi, prese la mano di Giacomo e tornò ad infilarvi l'anello.~ ~- 98 XXVI| appoggiava tutta al braccio di Giacomo, fermandosi ancora, ad ogni 99 XXVI| siccome, ad un certo punto, Giacomo si fermò risoluto, come 100 XXVI| chiamerò.~ ~La Nena uscì.~ ~Giacomo, immobile, diritto dinanzi 101 XXVI| svolgersi di quel peccato.~ ~Giacomo non voleva esser lui a rompere 102 XXVI| di tanto in tanto fissava Giacomo con un'occhiata ch'era un 103 XXVI| si amavano ancora, finchè Giacomo, il quale adesso guardando 104 XXVI| volta e un'altra volta fissò Giacomo negli occhi; ma lo sguardo 105 XXVI| appariva inondato di dolcezza. Giacomo, chinandosi, teneva una 106 XXVI| mano la sua bella testina. Giacomo, pallido, tremante, s'inginocchiò 107 XXVI| toccava adesso il petto di Giacomo; ma non si ritrasse, non 108 XXVI| si sollevava anelante.~ ~Giacomo la strinse più fortemente, 109 XXVI| appoggiata sulla mano di Giacomo, ma i suoi occhi, a poco 110 XXVI| quell'inno d'amore...~ ~A Giacomo, frattanto, le parole uscivano 111 XXVI| dolcissimo e lento risveglio, Giacomo, accoccolato alle ginocchia 112 XXVI| la porta del salottino. Giacomo sorrise della loro imprudenza 113 XXVII| marchesato posticcio del signor Giacomo Vharè.~ ~ ~ ~ 114 XXVIII| risposta definitiva, quando Giacomo si presentò la seconda volta, 115 XXVIII| Roma ai primi di dicembre, Giacomo, riscaldato anche da questa 116 XXVIII| Torino il riavvicinamento fra Giacomo e Lalla, era subito cominciato 117 XXVIII| Sempre: ricordati!~ ~«L.».~ ~Giacomo, prima di pranzo, andò a 118 XXVIII| a lei avrebbe scritto a Giacomo direttamente.~ ~A Santo 119 XXVIII| Là, sola sola, pensava a Giacomo di frequente e alla vita 120 XXVIII| tutto intero, il cuore di Giacomo. Egli era tornato daccapo, 121 XXVIII| del palcoscenico.~ ~Quando Giacomo conobbe la Desirée Soleil, 122 XXVIII| fu presentato il marchese Giacomo di Vharè, essa non gli raccontò 123 XXVIII| conserveremo la nostra pace.~ ~Giacomo vedeva bene che la Soleil 124 XXVIII| suo camerino ella vedeva Giacomo avvicinarsi, le batteva 125 XXVIII| voleva ricever nessuno; ma Giacomo seppe commuovere il tenero 126 XXVIII| si mostrò crucciata con Giacomo, non voleva dargli la mano; 127 XXVIII| si soffocava lì dentro, e Giacomo venendo allora dal freddo 128 XXVIII| appena uscita la cameriera, Giacomo prese Andreina e la strinse 129 XXVIII| camera vicina, scongiurava Giacomo di non tormentarla, di andarsene, 130 XXVIII| rubarle l'anima!~ ~Anche Giacomo pregava, supplicava. Pregavano, 131 XXVIII| ascoltavano. Più che coi baci, Giacomo la stordiva colle parole 132 XXVIII| sette. Bastò un secondo a Giacomo per rimettersi, ma era bastato 133 XXVIII| vivamente dalle braccia di Giacomo, corse a salvarsi sull'uscio 134 XXVIII| cantava, aveva riposo, e Giacomo di Vharè rimase solo con 135 XXVIII| oltre la mezzanotte. Quando Giacomo se ne andò via, Andreina 136 XXVIII| tenerezza infinita. - Ascolta, Giacomo, - gli disse, - io ti ho 137 XXVIII| amore... perdona amore.~ ~Giacomo, vano e ambizioso della 138 XXVIII| avrebbe nemmeno salutata. Giacomo, fino a questo punto, non 139 XXVIII| Frascolini, ma Sandro squadrava Giacomo da capo a' piedi: c'era 140 XXVIII| Karnak.~ ~Rimasta sola con Giacomo, Andreina chiamò l'Assunta 141 XXVIII| visita nelle camerette di Giacomo e allora... allora trovare 142 XXVIII| arrischiata di ridomandarle; ma Giacomo le aveva risposto, sospirando, 143 XXVIII| altro che dopo la sua morte. Giacomo in vero, non ci teneva gran 144 XXVIII| sua figliuola, mostrava a Giacomo la sua freddezza e non nascondeva 145 XXVIII| prima di guastarmi con Giacomo, bisogna che io riabbia 146 XXVIII| giovarmi per l'avvenire.~ ~Giacomo di Vharè ci teneva molto, 147 XXVIII| era confidata colla mamma, Giacomo, senza punto sospettare 148 XXVIII| appiglio ai commenti malevoli. Giacomo, a tali parole, si sentì 149 XXVIII| del Daudet, e quando vide Giacomo gli stese la mano, senza 150 XXVIII| che il romanzetto vero di Giacomo aveva per lei minori attrattive 151 XXVIII| una gran predica!... - E Giacomo, parola per parola, riferì 152 XXVIII| apposta da te; - le disse Giacomo, - per sentire ciò che si 153 XXVIII| sei come gli altri. - E Giacomo, invece del solito ghigno 154 XXVIII| il libro, corse vicino a Giacomo per consolarlo e gli disse 155 XXVIII| per suo figlio. E quando Giacomo le domandò rassegnato che 156 XXVIII| rispose finalmente, dando a Giacomo un altro bacio sui capelli. 157 XXVIII| Provinciale e al Comizio Agrario. Giacomo la strinse al cuore ringraziandola: 158 XXVIII| Dunque domani? - ripetè Giacomo alzandosi per andar via: 159 XXVIII| disse una parola di più: Giacomo vide passare ne' suoi occhi 160 XXVIII| comica e così gentile, che Giacomo non potè trattenersi dal 161 XXVIII| tranquillamente, per la sua strada.~ ~Giacomo non si era sbagliato; da 162 XXIX| di visita fra il marchese Giacomo e il duca Prospero, per 163 XXIX| il vecchio servitore di Giacomo.~ ~- Da che parte si va 164 XXIX| vostro amico, il marchese Giacomo di Vharè. Chi ve ne consiglia, 165 XXIX| vostro amico, il marchese Giacomo di Vharè, se vi sta a cuore 166 XXIX| fisso, il marchese di Vharè. Giacomo uscì, venne verso la chiesa 167 XXX| tutto perchè amava il suo Giacomo alla follia e gli voleva 168 XXX| rideva di gusto ripetendole a Giacomo, lusingata nella sua vanità 169 XXX| follìe che suscitava.~ ~Ma Giacomo ascoltava assai distrattamente 170 XXX| delicatezza, tutto ciò il marchese Giacomo aveva consumato da un pezzo, 171 XXXI| si era riconciliata con Giacomo, dove si era riunita con 172 XXXI| sua malinconia, quantunque Giacomo partisse con lei; ma dalla 173 XXXI| Ella continuava a dire a Giacomo di non aver ancora ricevuto 174 XXXI| regolarità volute dalla legge; ma Giacomo, un brutto giorno che avea 175 XXXI| consolò e consolò anche Giacomo. Era subito corsa col pensiero 176 XXXI| portava via lei, il suo Giacomo; se lo portava in America, 177 XXXI| baciava.~ ~- Non temere, Giacomo, vedrai che domani le quindicimila 178 XXXI| lo giuro per mia madre.~ ~Giacomo avea lasciata Andreina da 179 XXXI| Sarebbe una viltà!...~ ~ ~A Giacomo in quel punto, sembrò che 180 XXXI| chiaro e vivo nella testa di Giacomo.~ ~- Ebbene, sì... È stata 181 XXXI| dell'Andreina risvegliarono Giacomo dal suo sonno; egli si guardò 182 XXXI| ora... ho cambiato idea.~ ~Giacomo disse tutto ciò con un ghigno, 183 XXXI| non le aveva prevedute!... Giacomo indovinò, comprese tutto 184 XXXI| era più possibile mentire. Giacomo si fe' bianco in faccia; 185 XXXI| quel lurido mercato!... Giacomo lottò a lungo col cuore, 186 XXXI| colpo solo... strozzarmi.~ ~Giacomo tacque, confuso. Non sapeva 187 XXXI| ingiustamente dal padrone.~ ~Giacomo si fermò di botto, battendogli 188 XXXI| panciotto.~ ~- Nossignore...~ ~Giacomo contò il danaro di cui poteva 189 XXXI| schernitore del marchese Giacomo: egli battè un'altra volta