Parte

  1    VII|              colla voce malferma.~ ~- Giacomo e Lorenzo.~ ~- Mandami Lorenzo.~ ~
  2    VII|               ella stessa in cerca di Giacomo, fin nell'anticamera.~ ~-
  3    VII|               piedi. - Guai, guai, se Giacomo non fosse arrivato in tempo
  4    VII|             mente... - Guai, guai, se Giacomo non fosse arrivato in tempo!... -
  5   XXII|      attenzione e la sua curiosità.~ ~Giacomo di Vharè aveva passato i
  6   XXII|             quel vivaio di adoratori, Giacomo di Vharè fu il primo e il
  7   XXII|           Teme un dolce rimprovero?~ ~Giacomo guardò Lalla stupito: -
  8   XXII|            per quest'ultima.~ ~Quando Giacomo tacque, si guardarono tutti
  9   XXII|             di preghiera e d'affetto. Giacomo si tolse le violette dall'
 10   XXII|              di campagna del marchese Giacomo e, prima di recarsi a Roma,
 11   XXII|               scena del fiore, quando Giacomo per la prima volta arrischiò,
 12   XXII|             Lalla, l'altra dal Vharè. Giacomo sentiva per la bella donnina
 13   XXII|              Ma Lalla, in presenza di Giacomo, era sempre padrona di ,
 14   XXII|             la prima Lalla a trattare Giacomo col tu, francamente senza
 15   XXII|         manina morbida, nella mano di Giacomo, che gliela stritolò convulsamente,
 16  XXIII|               vi sarebbe intervenuta, Giacomo pure, e così si sarebbero
 17  XXIII|               naturalmente, senza che Giacomo dovesse correre il rischio
 18  XXIII|             scrittura per l'estero, e Giacomo ne sentì più sollievo che
 19  XXIII|              la nuova passioncella di Giacomo era piena di tirannie gelose
 20  XXIII|               dominava continuamente. Giacomo di Vharè non aveva un'idea
 21  XXIII|           vino, coi sigari e col thè. Giacomo ebbe anche l'amabilità di
 22  XXIII|            accaniti nel contrastare a Giacomo l'autenticità del titolo)
 23  XXIII|               decina di zazzere!...~ ~Giacomo si sentiva di buon umore,
 24  XXIII|               una stella. Quando vide Giacomo apparire nella barcaccia
 25  XXIII|            conte Giorgio Della Valle. Giacomo, vedendolo appena, non pensò
 26  XXIII|              altri due inavvertito, a Giacomo, in sulle prime, riempì
 27  XXIII|             io vengo da lei - pensava Giacomo nel salire le scale - si
 28  XXIII|             colà dentro raccolti.~ ~A Giacomo pareva di attraversare un
 29  XXIII|            buio che nelle altre sale. Giacomo entrò, ma poi si fermò su
 30  XXIII|                e coprivano le mani di Giacomo, che la tenevano sollevata.~ ~
 31  XXIII|              camminando all'indietro, Giacomo accompagnandola un po' curvo,
 32  XXIII|     abbandonando il capo sul petto di Giacomo, che senza dir nulla, respirava
 33  XXIII|      compendiate in un lungo sospiro; Giacomo pallido, commosso, fatto
 34  XXIII|               a parlare per la prima: Giacomo le rispondeva soltanto con
 35  XXIII|              un taschino del gilet di Giacomo. - Allora me ne vado tutta
 36  XXIII|               io, per te?... Dimmelo. Giacomo la guardava sorridendo,
 37  XXIII|              non c'è?... Allora?... - Giacomo, distratto, non ascoltava
 38  XXIII|              affatto. - Così dicendo, Giacomo si alzò imbronciato, lasciando
 39  XXIII|          cattivo, cattivo, cattivo!~ ~Giacomo non potè resistere, - con
 40  XXIII|              un momento, ma poi fissò Giacomo, sorrise, gli si avvicinò
 41  XXIII|              l'estate senza dir dove; Giacomo pure mi dimenticherà, ed
 42  XXIII|            bene... di quanto credevo! Giacomo la serrò stretta sul cuore:
 43  XXIII|               Cominciarono gli addii: Giacomo sarebbe ritornato tre giorni
 44  XXIII|              preghi, non è vero?...~ ~Giacomo sorrise, ma si sentiva un
 45  XXIII|          distrazioni, Lalla ricordava Giacomo più spesso, lo vedeva in
 46  XXIII|            capiva già che il marchese Giacomo sarebbe stato molto più
 47  XXIII|              parlarsi frequentemente. Giacomo in casa non le poteva fare
 48  XXIII|      moltissimo.~ ~Invece il marchese Giacomo si faceva assiduo in casa
 49  XXIII|               benissimo. Poi, Lalla e Giacomo combinavano d'accordo visite
 50  XXIII|              tratto di via. Una volta Giacomo si arrischiò di proporre
 51  XXIII|               colla mano sul petto di Giacomo, per sentirne i battiti
 52  XXIII|          ripetere tante volte, finchè Giacomo la potè dire da solo.~ ~
 53  XXIII|          Feuillet, mandato da Lalla a Giacomo. - Non so se vi potrò venire, -
 54  XXIII|              e il casato del marchese Giacomo.~ ~Gianni Rebaldi che lo
 55  XXIII|          morbida, qualche paroletta a Giacomo, che le rispondeva distratto,
 56  XXIII|              suoi timidi pretendenti; Giacomo, recitando apposta quella
 57  XXIII|              col fruscìo delle vesti. Giacomo fece un cenno alla contessina
 58  XXIII|            Lalla con un filo di voce. Giacomo la guardò fissamente, senza
 59  XXIII|           signora contessa? - domandò Giacomo finalmente, con un leggero
 60  XXIII|       insinuanti.~ ~- Sì... con te!~ ~Giacomo le offrì il braccio, e lei,
 61  XXIII|            fare segni e a rivolgere a Giacomo occhiatine e parolette che
 62  XXIII|               fremente, al braccio di Giacomo, che doveva ricondurla nel
 63  XXIII|             un brivido per le vene di Giacomo.~ ~Quando il Vharè l'ebbe
 64  XXIII|             cosa cattiva, ingiusta, e Giacomo le diventò, per il contrasto,
 65  XXIII|           pure, vedeva ancora Maria e Giacomo come in quella triste mattina,
 66   XXIV|               affatto, fu il marchese Giacomo di Vharè. Il sì di Lalla,
 67   XXIV|            contessa volesse ricevere. Giacomo, per tali indizi, fu preso
 68   XXIV|             Aspetta; vengo anch'io.~ ~Giacomo, in cuor suo, mandò quell'
 69   XXIV|             egli stesso fumava, prese Giacomo a braccetto, sbattendo e
 70   XXIV|        codesto, che fece rimaledire a Giacomo l'incontro di Toscolano.
 71   XXIV|           Italia e della Monarchia. - Giacomo, su le prime, se la cavava
 72   XXIV|                    E non si moveva.~ ~Giacomo, tuttavia, non aveva perduta
 73   XXIV|             della festa del Prefetto. Giacomo non ne poteva più, ma le
 74   XXIV|              del suo cuore, tanto che Giacomo, stizzito, gli buttò in
 75   XXIV|           Vharè, e niente marchese.~ ~Giacomo era arrivato al colmo dell'
 76   XXIV|              in casa, appena arrivava Giacomo, le altre visite si dileguavano
 77   XXIV|             non lo poteva ricevere. - Giacomo cessò dal presentarsi in
 78   XXIV|          diraderebbe le visite; anche Giacomo capiva bene che, per il
 79   XXIV|            arrischiare di perderla.~ ~Giacomo, intanto, voleva almeno
 80   XXIV|           sabato era troppo tardi per Giacomo, e giovedì troppo presto
 81   XXIV|            appunto, nel quale Lalla e Giacomo dovevano vedersi per andare
 82   XXIV|                avrebbe fatto sapere a Giacomo se mai l'incontro di quel -
 83   XXIV|               torto.~ ~Il giorno dopo Giacomo di Vharè chiese due o tre
 84   XXIV|               maligno.~ ~- Va bene. - Giacomo prese dal portafoglio un
 85   XXIV|           botteghe a fare acquisti.~ ~Giacomo pensò subito di avvicinarlo
 86   XXIV|             duchessina, promettendo a Giacomo che gli avrebbe fatto sapere
 87   XXIV|              questo punto il marchese Giacomo di Vharè, che aveva finito
 88   XXVI|              c'era lui... il Vharè... Giacomo!...~ ~Lalla, non arrossì,
 89   XXVI|              Anatolio, rivolgendosi a Giacomo. Giacomo, non rispose subito,
 90   XXVI|               rivolgendosi a Giacomo. Giacomo, non rispose subito, ma
 91   XXVI|             rosicchiare i grissini.~ ~Giacomo scambiò ancora qualche parola,
 92   XXVI|            confuso.~ ~Il giorno dopo, Giacomo non si lasciò vedere 
 93   XXVI|       abituale, languidamente fissava Giacomo col seno anelante e colla
 94   XXVI|            con una finezza tutta sua. Giacomo, capì l'amabile malizia
 95   XXVI|          avviavano su per lo scalone. Giacomo, intanto, era scomparso.~ ~-
 96   XXVI|               l'Illustrazione, quando Giacomo le comparve dinanzi.~ ~-
 97   XXVI|               occhi, prese la mano di Giacomo e tornò ad infilarvi l'anello.~ ~-
 98   XXVI|        appoggiava tutta al braccio di Giacomo, fermandosi ancora, ad ogni
 99   XXVI|           siccome, ad un certo punto, Giacomo si fermò risoluto, come
100   XXVI|           chiamerò.~ ~La Nena uscì.~ ~Giacomo, immobile, diritto dinanzi
101   XXVI|          svolgersi di quel peccato.~ ~Giacomo non voleva esser lui a rompere
102   XXVI|             di tanto in tanto fissava Giacomo con un'occhiata ch'era un
103   XXVI|             si amavano ancora, finchè Giacomo, il quale adesso guardando
104   XXVI|          volta e un'altra volta fissò Giacomo negli occhi; ma lo sguardo
105   XXVI|        appariva inondato di dolcezza. Giacomo, chinandosi, teneva una
106   XXVI|            mano la sua bella testina. Giacomo, pallido, tremante, s'inginocchiò
107   XXVI|            toccava adesso il petto di Giacomo; ma non si ritrasse, non
108   XXVI|              si sollevava anelante.~ ~Giacomo la strinse più fortemente,
109   XXVI|              appoggiata sulla mano di Giacomo, ma i suoi occhi, a poco
110   XXVI|             quell'inno d'amore...~ ~A Giacomo, frattanto, le parole uscivano
111   XXVI|         dolcissimo e lento risveglio, Giacomo, accoccolato alle ginocchia
112   XXVI|               la porta del salottino. Giacomo sorrise della loro imprudenza
113  XXVII|       marchesato posticcio del signor Giacomo Vharè.~ ~ ~ ~
114 XXVIII|           risposta definitiva, quando Giacomo si presentò la seconda volta,
115 XXVIII|            Roma ai primi di dicembre, Giacomo, riscaldato anche da questa
116 XXVIII|         Torino il riavvicinamento fra Giacomo e Lalla, era subito cominciato
117 XXVIII|          Sempre: ricordati!~ ~«L.».~ ~Giacomo, prima di pranzo, andò a
118 XXVIII|               a lei avrebbe scritto a Giacomo direttamente.~ ~A Santo
119 XXVIII|              , sola sola, pensava a Giacomo di frequente e alla vita
120 XXVIII|             tutto intero, il cuore di Giacomo. Egli era tornato daccapo,
121 XXVIII|            del palcoscenico.~ ~Quando Giacomo conobbe la Desirée Soleil,
122 XXVIII|             fu presentato il marchese Giacomo di Vharè, essa non gli raccontò
123 XXVIII|        conserveremo la nostra pace.~ ~Giacomo vedeva bene che la Soleil
124 XXVIII|              suo camerino ella vedeva Giacomo avvicinarsi, le batteva
125 XXVIII|            voleva ricever nessuno; ma Giacomo seppe commuovere il tenero
126 XXVIII|               si mostrò crucciata con Giacomo, non voleva dargli la mano;
127 XXVIII|             si soffocava  dentro, e Giacomo venendo allora dal freddo
128 XXVIII|           appena uscita la cameriera, Giacomo prese Andreina e la strinse
129 XXVIII|            camera vicina, scongiurava Giacomo di non tormentarla, di andarsene,
130 XXVIII|              rubarle l'anima!~ ~Anche Giacomo pregava, supplicava. Pregavano,
131 XXVIII|        ascoltavano. Più che coi baci, Giacomo la stordiva colle parole
132 XXVIII|             sette. Bastò un secondo a Giacomo per rimettersi, ma era bastato
133 XXVIII|            vivamente dalle braccia di Giacomo, corse a salvarsi sull'uscio
134 XXVIII|              cantava, aveva riposo, e Giacomo di Vharè rimase solo con
135 XXVIII|           oltre la mezzanotte. Quando Giacomo se ne andò via, Andreina
136 XXVIII|        tenerezza infinita. - Ascolta, Giacomo, - gli disse, - io ti ho
137 XXVIII|             amore... perdona amore.~ ~Giacomo, vano e ambizioso della
138 XXVIII|             avrebbe nemmeno salutata. Giacomo, fino a questo punto, non
139 XXVIII|       Frascolini, ma Sandro squadrava Giacomo da capo a' piedi: c'era
140 XXVIII|            Karnak.~ ~Rimasta sola con Giacomo, Andreina chiamò l'Assunta
141 XXVIII|             visita nelle camerette di Giacomo e allora... allora trovare
142 XXVIII|       arrischiata di ridomandarle; ma Giacomo le aveva risposto, sospirando,
143 XXVIII|          altro che dopo la sua morte. Giacomo in vero, non ci teneva gran
144 XXVIII|             sua figliuola, mostrava a Giacomo la sua freddezza e non nascondeva
145 XXVIII|                prima di guastarmi con Giacomo, bisogna che io riabbia
146 XXVIII|            giovarmi per l'avvenire.~ ~Giacomo di Vharè ci teneva molto,
147 XXVIII|            era confidata colla mamma, Giacomo, senza punto sospettare
148 XXVIII|        appiglio ai commenti malevoli. Giacomo, a tali parole, si sentì
149 XXVIII|             del Daudet, e quando vide Giacomo gli stese la mano, senza
150 XXVIII|             che il romanzetto vero di Giacomo aveva per lei minori attrattive
151 XXVIII|              una gran predica!... - E Giacomo, parola per parola, riferì
152 XXVIII|             apposta da te; - le disse Giacomo, - per sentire ciò che si
153 XXVIII|               sei come gli altri. - E Giacomo, invece del solito ghigno
154 XXVIII|              il libro, corse vicino a Giacomo per consolarlo e gli disse
155 XXVIII|              per suo figlio. E quando Giacomo le domandò rassegnato che
156 XXVIII|           rispose finalmente, dando a Giacomo un altro bacio sui capelli.
157 XXVIII|     Provinciale e al Comizio Agrario. Giacomo la strinse al cuore ringraziandola:
158 XXVIII|               Dunque domani? - ripetè Giacomo alzandosi per andar via:
159 XXVIII|              disse una parola di più: Giacomo vide passare ne' suoi occhi
160 XXVIII|            comica e così gentile, che Giacomo non potè trattenersi dal
161 XXVIII| tranquillamente, per la sua strada.~ ~Giacomo non si era sbagliato; da
162   XXIX|             di visita fra il marchese Giacomo e il duca Prospero, per
163   XXIX|               il vecchio servitore di Giacomo.~ ~- Da che parte si va
164   XXIX|             vostro amico, il marchese Giacomo di Vharè. Chi ve ne consiglia,
165   XXIX|             vostro amico, il marchese Giacomo di Vharè, se vi sta a cuore
166   XXIX|          fisso, il marchese di Vharè. Giacomo uscì, venne verso la chiesa
167    XXX|             tutto perchè amava il suo Giacomo alla follia e gli voleva
168    XXX|         rideva di gusto ripetendole a Giacomo, lusingata nella sua vanità
169    XXX|            follìe che suscitava.~ ~Ma Giacomo ascoltava assai distrattamente
170    XXX|    delicatezza, tutto ciò il marchese Giacomo aveva consumato da un pezzo,
171   XXXI|               si era riconciliata con Giacomo, dove si era riunita con
172   XXXI|            sua malinconia, quantunque Giacomo partisse con lei; ma dalla
173   XXXI|              Ella continuava a dire a Giacomo di non aver ancora ricevuto
174   XXXI|     regolarità volute dalla legge; ma Giacomo, un brutto giorno che avea
175   XXXI|               consolò e consolò anche Giacomo. Era subito corsa col pensiero
176   XXXI|               portava via lei, il suo Giacomo; se lo portava in America,
177   XXXI|              baciava.~ ~- Non temere, Giacomo, vedrai che domani le quindicimila
178   XXXI|             lo giuro per mia madre.~ ~Giacomo avea lasciata Andreina da
179   XXXI|           Sarebbe una viltà!...~ ~ ~A Giacomo in quel punto, sembrò che
180   XXXI|          chiaro e vivo nella testa di Giacomo.~ ~- Ebbene, sì... È stata
181   XXXI|           dell'Andreina risvegliarono Giacomo dal suo sonno; egli si guardò
182   XXXI|            ora... ho cambiato idea.~ ~Giacomo disse tutto ciò con un ghigno,
183   XXXI|            non le aveva prevedute!... Giacomo indovinò, comprese tutto
184   XXXI|            era più possibile mentire. Giacomo si fe' bianco in faccia;
185   XXXI|               quel lurido mercato!... Giacomo lottò a lungo col cuore,
186   XXXI|           colpo solo... strozzarmi.~ ~Giacomo tacque, confuso. Non sapeva
187   XXXI|          ingiustamente dal padrone.~ ~Giacomo si fermò di botto, battendogli
188   XXXI|        panciotto.~ ~- Nossignore...~ ~Giacomo contò il danaro di cui poteva
189   XXXI|              schernitore del marchese Giacomo: egli battè un'altra volta
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