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Parte
1 I| freddezza statuaria però c'era qualcosa, da cui Lavater 2 IV| fare (per la repubblica c'è tempo) e, aspettandola, 3 V| da Rubens.~ ~Quando non c'è un amante di mezzo che 4 V| degli occhi. Nel buffet non c'era nessuno. Nascosta dietro 5 VI| Valle e il duca d'Eleda non c'era molta amicizia.~ ~Giorgio, 6 VII| vaga?... E se proprio sotto c'era un affetto, non poteva 7 VII| entrò la cameriera.~ ~- Chi c'è in anticamera? - le chiese 8 VIII| alzò vivamente.~ ~- Che c'è di nuovo? - esclamò il 9 VIII| duchessa - il cuore... non c'entra. Raccomandiamoci invece 10 IX| duchessa?~ ~- Anche subito, non c'è tempo da perdere.~ ~Si 11 IX| commossa; ma dentro di lei5 c'era un cozzo di affetti, 12 IX| tratto - scusate, ma non c'intendiamo, mi sembra. Voi, 13 IX| occhi.~ ~- Dimmi la verità, c'è sotto forse qualche altra 14 IX| voluto la donna; la donna non c'era più, ma le coltri, le 15 XI| stato uno soltanto, e non c'era più. Dunque era sola, 16 XI| suoi trasporti infantili c'era sempre finzione od esagerazione. 17 XI| di loro un po' di ruggine c'era, e davvero fu un contrattempo 18 XI| illuminata. Come mai? Non c'erano nè poeti nè ammalati 19 XII| messo da parte. Nel paese c'era un altro bel giovanotto, 20 XII| vedere in tinello se non c'era don Vincenzo, e uscivano 21 XII| la stagione era buona, c'era da aspettarsi una piena... 22 XII| mezzo dentro e mezzo fuori, c'era don Vincenzo, più unto 23 XII| dal peccato di origine non c'era proprio malaccio nel 24 XIII| della finestra; di sopra c'erano scritti pochi versi.~ ~- 25 XIV| sostituire la Haute-Cour?... Non c'era più che sua moglie: e 26 XIV| manca mai di venire, quando c'è chi la vuole, così capitò 27 XIV| color sangue di drago, c'era di più il Frascolini, 28 XIV| Era una sera punto fredda; c'era del resto tanto amore 29 XIV| non dica bugie; per me non c'è tempo!~ ~- Scherza, lei, 30 XIV| signora Ottavia?... che c'entra?~ ~- No? non c'entra 31 XIV| che c'entra?~ ~- No? non c'entra la signora Ottavia? 32 XV| vecchio e floscio... e poi c'era un'altra circostanza 33 XV| lacrime sole del rimorso; c'erano pur quelle ineffabili 34 XV| suo casto rifugio. E poi c'era un altro pensiero, un 35 XV| o vicino ai tabernacoli, c'erano appostati gli zerbinotti, 36 XVI| acqua, mentre il giovanotto c'era dentro fin sopra la testa. 37 XVI| ritornasse dall'Ottavia. Finchè c'era lei a Santo Fiore, sarebbe 38 XVI| la poteva durare, che non c'era da cavarne nessun costrutto, 39 XVI| nell'oggi, e anche lì non c'era altro che una serie di 40 XVI| cuore, annunciavano che lì c'era la vita: erano i battiti 41 XVI| boccone, e in tasca non c'era un soldo!... Si ricordò 42 XVI| prima vedere se in bottega c'era il padrone; con quello 43 XVI| misurati e monotoni.~ ~Non c'era più scampo; la sua parte 44 XVI| fino a sera: i quattrini c'erano e ne cresceva: tornava 45 XVI| occhi, maravigliato; ma non c'era verso, dovette proprio 46 XVI| Monsieur de Camors, che non c'era potuto entrare nelle 47 XVII| fondo di carcere. - Non c'era giustizia per la povera 48 XVII| quando voleva voleva, non c'era verso!...~ ~Sandrino, 49 XVII| partenza della signorina, c'era nel cortile una brigatella 50 XVII| soggezione del duca Prospero; poi c'era il medico, al quale miss 51 XVII| ancora un ultimo consulto. C'era, in fine, il buon Ambrogio 52 XVII| guardava perchè vicino a lui c'era Sandro. Si era congedata 53 XVII| quella vaga testina bionda, c'era una mesta corrispondenza 54 XVIII| eleganza, e fra gli altri c'era anche il conte Pier Luigi 55 XVIII| capito che anche in Italia c'era da godersela abbastanza 56 XVIII| un marito purchessia, non c'era verso di poterlo trovare.~ ~ 57 XVIII| tabella dei forestieri. Se c'era una qualche signora che 58 XVIII| riuscito di trovar nulla. C'erano molte signore sue amiche; 59 XVIII| leali.~ ~Non uno?... sì! uno c'era stato; ma per farla penare 60 XVIII| resto, tutto quello che c'era di brillante e di elegante 61 XVIII| inglese, il pianoforte, ma non c'era verso; scambiate appena 62 XVIII| ormai!... Di nubile non c'è più che Lalla!~ ~- Oh! 63 XVIII| dalla sala da ballo?... C'è chi lamenta, e a ragione, 64 XVIII| Giorgio Della Valle.~ ~- Non c'è altro da fare in questo 65 XVIII| più di una volta quando c'era Pier Luigi presente, 66 XIX| anima mia ve lo giuro, non c'è nulla ch'io vi debba nascondere, 67 XIX| balenata: fra Lalla e Giorgio c'era troppo differenza d'indole, 68 XX| Perchè, con quegli egoisti, c'era tutto da aspettarsi!... 69 XX| colloquio.~ ~Dopo il thè non c'erano più altre scuse per 70 XX| Giù, nel salotto, non c'era sintomo alcuno, foriero 71 XX| È su, in camera mia; c'è la Nena di guardia.~ ~- 72 XX| sulla bocca e nel quale c'era dentro l'amore, la collera, 73 XX| villano!... - Poi, siccome non c'era tempo da perdere, senza 74 XX| fanciulla.~ ~- Come, non c'è la mamma?~ ~- È uscita 75 XXI| voleva miss Dill. Quando c'è una madre, spetta a lei 76 XXI| gru-gru degli sposini. Che! C'era la duchessa colla sua 77 XXI| spiegare l'intimità che c'era sempre stata fra Giorgio 78 XXI| Certo qualche mistero; c'era un mistero. Certo la 79 XXI| fare subito altrettanto.~ ~C'erano tutte le fanciulle 80 XXI| momento di perdersi a ridere: c'era troppo da fare. Lorenzo 81 XXI| uscio della sua camera; non c'era un pretesto plausibile 82 XXI| respiro per sentir meglio: non c'era di che inquietarsi; colle 83 XXI| da non potersi ridire: c'era lì un coso nero, brutto... - 84 XXI| abito. Dopo, alle cinque, c'era il pranzo, al quale erano 85 XXI| resistere... e Dio... Dio non c'è! No... e se ci fosse... 86 XXII| poteva chiamarsi contenta: c'era riuscita proprio bene. 87 XXII| del Vharè!~ ~Dopo teatro, c'era riunione dalla principessa 88 XXII| lui parlava così, perchè c'era buio! Pier Luigi minacciò 89 XXIII| della contessa Della Valle c'era quello della duchessa 90 XXIII| accomodarsi in un salottino dove c'era ancora più buio che nelle 91 XXIII| non... se quell'altro non c'è?... Allora?... - Giacomo, 92 XXIII| che Lalla gli diceva.~ ~- C'è la Giulia, t'ho detto, 93 XXIII| aspetto la mamma; anzi c'è da stupirsi che non sia 94 XXIII| abituata a contargli sempre chi c'era stato a farle visita; 95 XXIII| sai? E poi, per me, vedi, c'è un'altra cosa che mi consola, 96 XXIII| gran lions di Borghignano c'erano tutti.~ ~Si può immaginare 97 XXIII| ritrovi, agli appuntamenti, c'era anche l'aiuto del teatro, 98 XXIII| s'era trovata col Vharè c'era stato un po' di burrasca: 99 XXIV| con un tutt'insieme dove c'era del poeta e del gran 100 XXIV| passeggero! - Nella corte c'era il marchese di Toscolano, - 101 XXIV| sostenevano, con pari calore, che c'era tutto il tempo per poter 102 XXIV| tendine verdi dei cristalli, c'erano sempre parecchi curiosi 103 XXIV| perchè veniva sempre quando c'eri anche tu; ebbene, ho 104 XXIV| risonava lungo l'appartamento: c'erano molte sale da attraversare, 105 XXIV| amore era tutto sparito; non c'era dentro altro che una 106 XXIV| allora con dolcezza; - non c'è ragione di piangere. Io 107 XXIV| bugie di un cattivo; perchè c'è stato un cattivo che ha 108 XXIV| all'ultimo momento... - non c'era niente! Allora, ormai 109 XXIV| a casa Della Valle.~ ~- C'è la contessa? - domandò 110 XXIV| Nossignore! Nossignore! non c'è nessuno!~ ~- Come?... Non 111 XXIV| casa la contessa?~ ~- Non c'è nessuno. - I padroni sono 112 XXV| importante di Santo Fiore: c'era ben altro!...~ ~Sandro 113 XXV| scorgeva sulla piazza, e se c'era, sgattaiolava dalla porticina 114 XXV| rimproveri; - niente: non c'era verso di smuoverla! Lalla 115 XXV| fatta bene, ed a tempo. Eh, c'è sangue, c'è!... Un po' 116 XXV| a tempo. Eh, c'è sangue, c'è!... Un po' che volesse 117 XXVI| Innamorata di suo marito? - Non c'è niente da fare. - E non 118 XXVI| In verità, quando non c'era la Giulia, tutti i pretesti 119 XXVI| vuote, e solamente in fondo c'era ancora una comitiva di 120 XXVI| cuore: là, fra quella gente, c'era lui... il Vharè... Giacomo!...~ ~ 121 XXVI| all'albergo; piovigginava e c'era un'aria fredda, frizzante. 122 XXVI| la baciò, proprio, dove c'era l'anello colle rose d' 123 XXVII| il piano di difesa. Non c'era da farsi troppe illusioni: 124 XXVII| appalto del dazio comunale c'era anche una Società Anonima, 125 XXVII| fiammeggiando.~ ~- Ma... - c'era un ma. - L'Omnibus non 126 XXVII| nella casa medesima dove c'era la tipografia del giornale, 127 XXVII| volta, francamente; se non c'era una maggioranza che votasse 128 XXVII| battaglia si avvicinava e non c'era da farsi illusioni. O 129 XXVII| del Caffè di Borghignano c'era un orgasmo febbrile. 130 XXVII| labbra, concluse: - Non c'è malaccio, ma è troppo lungo. 131 XXVIII| alla firma, pensò che non c'era bisogno di firmare... 132 XXVIII| sarebbe bastato anche da solo, c'era poi un altro sentimento, 133 XXVIII| di casa e gli amici suoi, c'era molta armonia. Solamente, 134 XXVIII| vestirsi per il teatro... - Non c'era dunque tempo da perdere, 135 XXVIII| fermato a Borghignano perchè c'era la diva a cantare, e 136 XXVIII| dare la sua parola; non c'era ragione perchè dovesse 137 XXVIII| a tutti quegli affetti, c'era pure un altro cuore che 138 XXVIII| Giacomo da capo a' piedi: c'era assai più che la gelosia, 139 XXVIII| assai più che la gelosia, c'era ferocia in quel suo occhio 140 XXIX| Sull'uscio dell'anticamera c'era un servitore che fece 141 XXIX| Frascolini. Ma il Frascolini non c'era, nè giù all'ufficio, 142 XXIX| mandato a cercarlo, ma non c'era; non andava più lì, di 143 XXIX| Lorenzo se la mia padrona c'è ancora.~ ~- E se c'è, devo 144 XXIX| padrona c'è ancora.~ ~- E se c'è, devo farle dire qualche 145 XXIX| no. Mi basta di sapere se c'è; nient'altro che questo; 146 XXIX| passò subito nella corte e - c'è?! - gli domandò prima di 147 XXIX| la Nena voleva sapere se c'era ancora la sua padrona, 148 XXIX| porta, in fondo alla scala, c'era di guardia il vecchio 149 XXIX| avea guardato bene; non c'era nessuno.~ ~Giorgio, infatti, 150 XXIX| Nena, sentì che Lalla non c'era, ma anch'egli pensò subito 151 XXIX| scrivania, aprì un cassetto: c'erano le sue lettere unite 152 XXX| tormento. Tra le sue angosce c'era anche la ripugnanza ch' 153 XXX| altro che una sol volta - e c'era passato molto tempo - 154 XXX| affidata la Giulia? Non c'era una ragione per tenerla 155 XXX| metteva ribrezzo. Ma non c'era verso: la Desirée non 156 XXX| invece questo pericolo non c'era. Il Frascolini, che aveva 157 XXXI| Si trattava di truffa, e c'era tanto d'andare diritto 158 XXXI| delicatezza del gentiluomo. - Non c'era dubbio; la sua carriera 159 XXXI| non mi ammazzo23. A tutto c'è rimedio, tranne all'osso 160 XXXI| accusato di truffa... - Non c'era altra via di scampo. 161 XXXI| oltre alla meraviglia, c'era dell'amarezza, e quasi 162 XXXII| nomi di casati!... No. - C'era pur troppo chi assicurava 163 XXXII| erano arrivati a Nervi non c'era più da poter sperare 164 XXXII| sguardo terribile, in cui non c'era più nè dolore, nè pietà, 165 XXXII| In quelle ultime parole c'era la sua colpa e il sacrificio 166 XXXIII| ritornare all'istante!~ ~C'era il suo specchio che aveva 167 XXXIII| avuto il suo ultimo sguardo: c'erano libri, che non aveva 168 XXXIII| Appesa, al capezzale, c'era l'immagine della Madonna, 169 XXXIII| avvicinò alla toeletta: c'erano le spazzole, le forbici 170 XXXIII| il grave peso d'una rosa, c'erano alcuni fiori disseccati. 171 XXXIII| vicino al letto, sul divano, c'erano i lavori di Lalla, 172 XXXIII| perduti!~ ~Fra quei ricordi c'erano ricami a fiori sul 173 XXXIII| dal suo cuore. Sì... sì. C'era pure chi lo amava sulla 174 XXXV| ha fatto bene; in lui non c'era la stoffa di un uomo