Parte

  1    XII|          genio di Santo Fiore.~ ~A Sandro Frascolini la gente gli
  2   XIII|          più vicini all'agguato, e Sandro stava già pronto, per dar
  3   XIII|            dinanzi agli sguardi di Sandro, avendo la fanciulla qualche
  4   XIII|           entrando nel casotto con Sandro e leggendo il titolo di
  5   XIII|            Zitti, ecco ci sono - e Sandro facendo guizzare, per lo
  6   XIII|               sbraitava l'inglese. Sandro e Lalla raggiunsero la vecchia
  7    XIV|         quando udì la nota voce di Sandro diede una scappatina in
  8    XIV|        tempo diventata più intima. Sandro era ancora le mille miglia
  9    XIV|      diventava verde dalla rabbia, Sandro diventava pallido per il
 10    XIV|            non l'ho mai provato. - Sandro capiva allora, la prima
 11    XIV|          la gioia di una vittoria. Sandro la vide sorridere avvolgersi
 12    XIV|         nobile, ricco, allora...~ ~Sandro s'interruppe e Lalla non
 13    XIV|           colla signora Ottavia.~ ~Sandro si fermò sbalordito; volle
 14    XIV|           e raggiunse la Nena...~ ~Sandro mantenne il giuramento.
 15    XIV| abbracciando il signor Domenico.~ ~Sandro andò camminando a casaccio
 16    XIV|               E ciò bastava perchè Sandro vedesse la bionda duchessina
 17    XIV|            Pensò, e molto, anche a Sandro, alla maschia bellezza,
 18    XVI|          quella matassa ormai, fra Sandro e lei, anche troppo imbrogliata.~ ~
 19    XVI|            divina fanciulla; ma se Sandro era matto, peggio per lui.
 20    XVI|           da lasciarsi amare!...~ ~Sandro era matto davvero; matto
 21    XVI|     portava e riportava i libri da Sandro alla padroncina, senza mai
 22    XVI|          per riflettere se anche a Sandro, sì o no, capitava la roba
 23    XVI|       tutte queste considerazioni, Sandro sarebbe morto prima di confessare
 24    XVI|           noticine di romanzi, che Sandro doveva comperare a quattro
 25    XVI|       fogli non ancora tagliati. E Sandro, come avrebbe potuto rifiutarle
 26    XVI| contrordini.~ ~Quando capitavano a Sandro quelle piccole note ed egli
 27    XVI|       diresse dall'organista. Così Sandro potè contrarre il primo
 28    XVI|         aveva accanto al letto!... Sandro, sospirando, lo levò dal
 29    XVI|      ricorda più di me? - cominciò Sandro, assai rinfrancato, dal
 30    XVI|           di comodo, vorrei... - e Sandro, che aveva già in mano il
 31    XVI|            appannava a toccarlo.~ ~Sandro, dinanzi a tanto tesoro,
 32    XVI|            per la prima cresima. - Sandro, che si era sentito agghiacciare,
 33    XVI|        moglie, voltate le spalle a Sandro, presero a servire gli altri
 34    XVI|            sudici da dieci lire.~ ~Sandro li afferrò con orgasmo;
 35    XVI|          giovane!... e la firma?~ ~Sandro aprì tanto d'occhi, maravigliato;
 36   XVII|          di Valsanta avevano messo Sandro di cattivo umore. Egli aveva
 37   XVII|           parte della padroncina», Sandro si calmò subito e, dimenticando
 38   XVII|         racconto: non era vero, ma Sandro lo credette e fu contento
 39   XVII|        restava  a discorrere con Sandro, che l'aspettava nascosto
 40   XVII|          si appoggiava sui regoli, Sandro, più bianco d'un panno lavato,
 41   XVII|             con un grido di paura. Sandro era appoggiato colla fronte
 42   XVII|              e qui ricordò anche a Sandro, e molto opportunamente,
 43   XVII|            il cugino di Venezia.~ ~Sandro più sentiva la signorina
 44   XVII|         solito mai, senza giurare, Sandro, fuori di , le domandò
 45   XVII|           un piccolo... ricordo.~ ~Sandro s'era fatta rosso, balbettava,
 46   XVII|       molto tempo non parlavano... Sandro non la accarezzava più,
 47   XVII|            suo sangue il sangue di Sandro. Un'onda calda li avvolgeva
 48   XVII|             per tutte le membra... Sandro pieno di beatitudine voluttuosa,
 49   XVII|   Frascolini padre, e il figliuolo Sandro colle mani approfondate
 50   XVII|    disparte, sotto il portico, fra Sandro e la Luigia, fissando, ammirando
 51   XVII|          perchè vicino a lui c'era Sandro. Si era congedata affabilmente
 52   XVII|       cuore, nello stesso tempo, a Sandro e ad Ambrogio. Sandro ebbe
 53   XVII|            a Sandro e ad Ambrogio. Sandro ebbe quasi paura che Lalla,
 54  XVIII|           amoretto di Santo Fiore. Sandro scapitava troppo in confronto
 55  XVIII|            era fatta promettere da Sandro che questi manderebbe una
 56  XVIII|    capitata col timbro di Venezia. Sandro s'era messo con suo cugino;
 57  XVIII|          ragionevolezza, rispose a Sandro (s'intende a nome della
 58     XX|         vuota e la bottega chiusa. Sandro non voleva dar quella nuova
 59     XX|         per ora.~ ~A queste parole Sandro urlò una bestemmia, battendo
 60     XX|       dalla signorina, come voleva Sandro, corse affannata a riferir
 61     XX|          ch'ella sentiva adesso di Sandro, perchè la incomodava, perchè
 62     XX|         qua, signor Frascolini?... Sandro si sentì pungere sul vivo
 63     XX|        cosa mi ha fatto! - esclamò Sandro incrociando le braccia e
 64     XX|        stata mia, mia solamente.~ ~Sandro aveva ragione. L'anello
 65     XX|          buttatasi ginocchioni fra Sandro e l'uscita, lo supplicava
 66     XX|            queste semplici parole. Sandro si calmò subito, come per
 67     XX|        silenzio fra i due giovani. Sandro fissava la signorina ostinatamente,
 68     XX|          riabbassava intimidita.~ ~Sandro, vinto, tremando a sua volta,
 69     XX|            perchè la seconda volta Sandro, presa Lalla d'improvviso
 70     XX|          sulle vesti, dappertutto. Sandro, inebriato e irritato, non
 71     XX|       Borghignano.~ ~Appena uscito Sandro, Lalla si rialzò, libera
 72   XXII|  invenzione, nella quale dipingeva Sandro come un matto, un farabutto
 73   XXII|          disse subito ch'era stato Sandro Frascolini a mandarle quel
 74  XXIII|             Dirce, Vandalo, Fanny, Sandro, Cecco, Toni; l'Ippolita,
 75  XXIII|          fra le mani l'anellino di Sandro, e Lalla, anche un po' per
 76    XXV|       Fiore: c'era ben altro!...~ ~Sandro Frascolini era ritornato
 77    XXV|          Fiore. Ma, con tutto ciò, Sandro Frascolini non mostrava
 78    XXV|            salutar don Gregorio, e Sandro la vide passare vicina,
 79    XXV|           la ferita sempre aperta. Sandro tentò di ubbriacarsi, prima
 80    XXV|            riconobbero subito: era Sandro Frascolini, Si consultarono
 81  XXVII|          l'Omnibus?... Essere lui, Sandro Frascolini, il padrone,
 82  XXVII|            di gelosia e di odio.~ ~Sandro era smanioso d'incontrarla,
 83  XXVII|         colloqui col Frascolini.~ ~Sandro, finchè rimase a Santo Fiore,
 84  XXVII|        egli aveva il suo alloggio. Sandro, fingendo d'essere capitato
 85  XXVII|         aveva agito male con lui - Sandro le aveva raccontato che
 86  XXVII|           buona strada?... Sicuro, Sandro Frascolini non desiderava
 87  XXVII|        degli Operai Agricoltori.~ ~Sandro Frascolini entrò dal duca
 88  XXVII|           che si ricordava di lui, Sandro, quando era ragazzo e che
 89  XXVII|   considerarlo come un amico!...~ ~Sandro, a questo punto, credeva
 90  XXVII|       tutto!~ ~- Scusate - replicò Sandro, mettendo il cappello sopra
 91  XXVII|       palpitante, come la chiamava Sandro Frascolini.~ ~Il duca Prospero,
 92  XXVII|            espansione vivissima.~ ~Sandro uscì dal palazzo d'Eleda
 93 XXVIII|            cavalier Frascolini, ma Sandro squadrava Giacomo da capo
 94   XXIX|          Nena, che aveva ascoltato Sandro cogli occhi spalancati,
 95   XXIX|        aspettare abbastanza perchè Sandro, consumata tutta la sua
 96   XXIX|        salottino della contessa, e Sandro, molto maravigliato, si
 97   XXIX|         padrona, ma per convincere Sandro che la signora contessa
 98   XXIX|     padrona, era fiato sprecato.~ ~Sandro l'ascoltò attentamente,
 99   XXIX|          devi pensare.~ ~- No, no. Sandro, non voglio; non voglio
100   XXIX|          doveva; e pregò, supplicò Sandro di acquietarsi, di perdonare
101   XXIX|         avrebbe fatto del male. Ma Sandro, le mani in tasca, il capo
102   XXIX|          dietro e non lo lasciò, e Sandro dovette promettere che l'
103   XXIX|          riebbe un po' di calma. - Sandro, pensava, non doveva essere
104   XXIX|      disubbidita; aveva incontrato Sandro, di nuovo si era messa a
105   XXIX|        sentì una stretta al cuore: Sandro non le aveva mantenuta la
106   XXIX|       quell'atto che spiegava come Sandro fosse andato a mangiare.~ ~-
107   XXIX|      cominciava a disperarsi, vide Sandro scantonare e avvicinarsi
108   XXIX|              Impossibile - rispose Sandro, strappandosi del tutto
109   XXIX|           sua figliuola; e siccome Sandro si era messo a fissarla
110   XXIX|    assassino; che cos'hai fatto?~ ~Sandro era in preda ad una commozione,
111   XXIX|    abbastanza con me, assassino?~ ~Sandro, così come gli appariva
112   XXIX|      confondeva, lo schiacciava, e Sandro ne ebbe paura. Allora, senza
113   XXIX|          sicuro. Per quella madre, Sandro, il Vharè, la Nena erano
114    XXX|          La Nena non aveva detto a Sandro che il tiro della lettera
115    XXX|       immensa, e si sentiva beata. Sandro, il Vharè, la Nena, Pier
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