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Alfabetica [« »] pensata 2 pensato 20 pensatrice 1 pensava 56 pensavano 1 pensavo 1 penserai 1 | Frequenza [« »] 56 coraggio 56 dentro 56 mondo 56 pensava 56 sandrino 56 stesso 56 vedere | Gerolamo Rovetta Mater dolorosa Concordanze pensava |
Parte
1 V| cercato, adulato, e non pensava a sua moglie, alla forza 2 VI| molto stanca e che perciò pensava di attendere il dottore 3 VI| di durezza.~ ~- Chi sa! - pensava Maria, che nel difendere 4 VII| imprudenza. Quanto più ci pensava, tanto meno sapeva rendersi 5 VII| s'egli non sapesse nulla, pensava, ho io il diritto di metterlo 6 VIII| minaccerà una tragedia - pensava egli fra sè e sè. - Avrò 7 IX| IX.~ ~ ~ ~Il d'Eleda pensava di adoperare Giorgio Della 8 IX| donna innamorata, che lo pensava tale in cuor suo. Maria 9 IX| Chi spiega le donne? - pensava Giorgio Della Valle, ritornandosene 10 IX| vene, non ha che orgoglio - pensava il duca d'Eleda la prima 11 XI| Che cosa mai le ho fatto - pensava Giorgio - per essere trattato 12 XII| sonno tardava a venire. Pensava, con dispetto, alla superba 13 XV| ferro quando è caldo! - pensava Prospero Anatolio.~ ~In 14 XVII| e la canzonatura.~ ~Egli pensava, arrovellandosi, che la 15 XVII| letteratura? - È una camorra, - pensava Sandrino - è il monopolio 16 XVII| le lingue, e la mattina pensava sul serio di scrivere un' 17 XVIII| i Della Valle, se non ci pensava lui presto presto stavano 18 XVIII| Giulia rimarrebbe attonita - pensava Lalla - come si arrabbierebbe, 19 XVIII| freddo.~ ~- Ho fatto bene - pensava - a non fidarmi di quel 20 XIX| Provvidenza.~ ~E intanto pensava tra sè: - È pienamente d' 21 XX| Maria... si capisce; Lalla pensava al rumore che leverebbe 22 XX| d'Olanda; lei però non ci pensava ormai più da che parte le 23 XX| con me!~ ~- Che fortuna - pensava intanto Lalla in cuor suo - 24 XX| mentiva. - Che fortuna - pensava ancora la duchessina fra 25 XXI| molto simpatico alla mamma - pensava Lalla in cuor suo. - Ma... 26 XXI| capito dov'era il difetto e pensava che, vestendosi all'indomani, 27 XXI| Prospero, per il momento non pensava a malinconie; gongolava 28 XXII| sicura del fatto suo, non ci pensava più che tanto a quelle farfalle 29 XXII| dichiarazione od è uno scherzo? - pensava il marchese fra sè. - Mah! 30 XXIII| verecondia.~ ~In buona fede, egli pensava fra sè e sè che gli avveniva 31 XXIII| volta che io vengo da lei - pensava Giacomo nel salire le scale - 32 XXIV| Venerdì?... Brutto giorno! - pensava Lalla che era superstiziosa; 33 XXIV| cercarla. Ma non leggeva; pensava al suo metodo di difesa. - 34 XXIV| pace e il suo avvenire. Se pensava al Vharè, era soltanto per 35 XXV| sicura che il Vharè non pensava, nè avea mai pensato di 36 XXV| corte.~ ~Ogni volta che pensava a questo fatto, e nella 37 XXV| uniforme e noiosa Lalla ci pensava troppo di sovente, si sentiva 38 XXVI| sapeva più dove fosse, non pensava più a nulla; questo solo 39 XXVI| addirittura indecente! Il Vharè pensava a tutt'altro, e Lalla stretta 40 XXVI| scialle, e senza saperlo, pensava anche lei a ciò che pensava 41 XXVI| pensava anche lei a ciò che pensava il Vharè.~ ~- Non sono che 42 XXVIII| respirare. Ma non dormiva: pensava, riandava tutti gli avvenimenti 43 XXVIII| vuote, di carta gialla... Pensava, riandava ricordando in 44 XXVIII| alla porta rimasta aperta. Pensava, ricordava tutto ciò, mentre 45 XXVIII| distrazioni. Là, sola sola, pensava a Giacomo di frequente e 46 XXVIII| ancora seduta a tavola e pensava appunto al bel marchese 47 XXVIII| ubbidito in tutto. - Certo, - pensava intanto fra sè, - prima 48 XXIX| po' di calma. - Sandro, pensava, non doveva essere affatto 49 XXIX| Se la sua padrona era lì, pensava intanto la Nena fra sè, 50 XXIX| figlia no, o, almeno, non pensava alla sua parte di colpa; 51 XXIX| delle lettere anonime - pensava fra sè. Certo; doveva averla 52 XXIX| era rientrata; ormai non pensava, non ricordava più che, 53 XXX| dalla febbre. Giorgio, essa pensava, avrebbe trattenuta Lalla 54 XXXI| in quel momento, mentre pensava di ricorrere all'Andreina, 55 XXXIII| alla realtà della vita, pensava, raccapricciando, ch'egli 56 XXXIII| un divino splendore! Se pensava a ciò che di grande, di