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Alfabetica [« »] pensionato 1 pensione 2 penso 1 pensò 43 pensosa 2 pensoso 1 pentimento 3 | Frequenza [« »] 43 almeno 43 corse 43 felicità 43 pensò 43 perciò 43 qui 43 roma | Gerolamo Rovetta Mater dolorosa Concordanze pensò |
Parte
1 III| figlio maschio.~ ~Egli non pensò mai a farsene un'amica, 2 IV| delle mediocrità danarose. Pensò alla bellezza, all'intelligenza, 3 VI| lealtà del conte Della Valle, pensò d'affrontarlo, e gli ripetè 4 VI| medico che entrava allora. Pensò, per un momento, di risalire 5 VIII| Ci siamo, sa tutto! - pensò Prospero Anatolio; e poi 6 IX| vero!... - Ad ogni modo, pensò che egli avrebbe capito 7 IX| sangue le corse al cuore. Pensò di non riceverlo, ma poi 8 XI| congresso del Comitato operaio, pensò di fermarsi a Santo Fiore.~ ~ 9 XI| fermarsi per salutarmi, - pensò Giorgio tra sè; e montò 10 XIV| potesse comprometterla. Poi pensò all'Ottavia, alla Veronica, 11 XIV| della propria vittoria. Pensò, e molto, anche a Sandro, 12 XV| sconfitta, Prospero Anatolio pensò che colla scusa di dedicarsi 13 XIX| spirito. Riflettendoci bene, pensò che Prospero non avrebbe 14 XXI| dagli occhi.~ ~Lalla non pensò nemmeno, nè il vecchio avrebbe 15 XXI| dimostrata al conte Della Valle; pensò che quel suo contegno avrebbe 16 XXI| poltrona, accanto al letto. Pensò alla Giulia, al suo fiero 17 XXII| la tentazione: poi non ci pensò più; era una cosa assurda, 18 XXII| conservare.~ ~- Ho capito - pensò Lalla sorridendo. La bella 19 XXIII| Giacomo, vedendolo appena, non pensò ad altro, si alzò, e salutati 20 XXIII| e d'inquietudini; ma poi pensò, che se fossero successe 21 XXIV| sua grande felicità; poi pensò ai propri guai finanziari... 22 XXIV| quelle ore - eterne - non pensò che al pericolo dal quale 23 XXIV| Lalla!... Povera Lalla!~ ~Pensò di seguirla, di correre 24 XXIV| fare acquisti.~ ~Giacomo pensò subito di avvicinarlo e 25 XXV| un'innocente colombella, pensò subito a difendersi per 26 XXVII| Anatolio; ma nel suo interno pensò che Giorgio non era altro 27 XXVIII| ma, quando fu alla firma, pensò che non c'era bisogno di 28 XXVIII| e con strani chiarori.~ ~Pensò ad un pretesto per non tornare 29 XXIX| figlia era in pericolo, e non pensò più che a salvarla. Si fece 30 XXIX| che fare. Ad ogni modo, pensò che doveva avvertire il 31 XXIX| non c'era, ma anch'egli pensò subito che l'avrebbe trovata 32 XXIX| era una calunnia infame; e pensò ad una scusa, ad un pretesto 33 XXX| una convulsione disperata, pensò di buttarsi ginocchioni 34 XXX| ginocchioni dinanzi a suo marito, pensò di svelargli, di confessargli 35 XXX| più vedersi a Borghignano, pensò di approfittare di quella 36 XXXI| anni che aveva sciupati, e pensò che lui pure, se avesse 37 XXXI| andavano a battersi?... - Pensò... pensò, cercando una scusa, 38 XXXI| battersi?... - Pensò... pensò, cercando una scusa, ma 39 XXXI| commozione, calmandosi un poco, pensò che quella donna si era 40 XXXII| era in sussulto. Allora pensò che la necrologia gliela 41 XXXIII| ci fu un momento in cui pensò di correre fuori, di correre 42 XXXIII| poi, ritornato più calmo, pensò che quei fiori non potevano 43 XXXIV| Maria. Il povero vecchio pensò che era stato il Signore