Parte

 1    III|        figlio maschio.~ ~Egli non pensò mai a farsene un'amica,
 2     IV|        delle mediocrità danarose. Pensò alla bellezza, all'intelligenza,
 3     VI|     lealtà del conte Della Valle, pensò d'affrontarlo, e gli ripetè
 4     VI|        medico che entrava allora. Pensò, per un momento, di risalire
 5   VIII|             Ci siamo, sa tutto! - pensò Prospero Anatolio; e poi
 6     IX|          vero!... - Ad ogni modo, pensò che egli avrebbe capito
 7     IX|         sangue le corse al cuore. Pensò di non riceverlo, ma poi
 8     XI|   congresso del Comitato operaio, pensò di fermarsi a Santo Fiore.~ ~
 9     XI|         fermarsi per salutarmi, - pensò Giorgio tra ; e montò
10    XIV|       potesse comprometterla. Poi pensò all'Ottavia, alla Veronica,
11    XIV|           della propria vittoria. Pensò, e molto, anche a Sandro,
12     XV|      sconfitta, Prospero Anatolio pensò che colla scusa di dedicarsi
13    XIX|      spirito. Riflettendoci bene, pensò che Prospero non avrebbe
14    XXI|          dagli occhi.~ ~Lalla non pensò nemmeno,  il vecchio avrebbe
15    XXI|  dimostrata al conte Della Valle; pensò che quel suo contegno avrebbe
16    XXI|       poltrona, accanto al letto. Pensò alla Giulia, al suo fiero
17   XXII|         la tentazione: poi non ci pensò più; era una cosa assurda,
18   XXII|       conservare.~ ~- Ho capito - pensò Lalla sorridendo. La bella
19  XXIII|    Giacomo, vedendolo appena, non pensò ad altro, si alzò, e salutati
20  XXIII|          e d'inquietudini; ma poi pensò, che se fossero successe
21   XXIV|          sua grande felicità; poi pensò ai propri guai finanziari...
22   XXIV|         quelle ore - eterne - non pensò che al pericolo dal quale
23   XXIV|         Lalla!... Povera Lalla!~ ~Pensò di seguirla, di correre
24   XXIV|          fare acquisti.~ ~Giacomo pensò subito di avvicinarlo e
25    XXV|          un'innocente colombella, pensò subito a difendersi per
26  XXVII|      Anatolio; ma nel suo interno pensò che Giorgio non era altro
27 XXVIII|         ma, quando fu alla firma, pensò che non c'era bisogno di
28 XXVIII|          e con strani chiarori.~ ~Pensò ad un pretesto per non tornare
29   XXIX|     figlia era in pericolo, e non pensò più che a salvarla. Si fece
30   XXIX|           che fare. Ad ogni modo, pensò che doveva avvertire il
31   XXIX|           non c'era, ma anch'egli pensò subito che l'avrebbe trovata
32   XXIX|        era una calunnia infame; e pensò ad una scusa, ad un pretesto
33    XXX|        una convulsione disperata, pensò di buttarsi ginocchioni
34    XXX| ginocchioni dinanzi a suo marito, pensò di svelargli, di confessargli
35    XXX|        più vedersi a Borghignano, pensò di approfittare di quella
36   XXXI|        anni che aveva sciupati, e pensò che lui pure, se avesse
37   XXXI|         andavano a battersi?... - Pensò... pensò, cercando una scusa,
38   XXXI|           battersi?... - Pensò... pensò, cercando una scusa, ma
39   XXXI|   commozione, calmandosi un poco, pensò che quella donna si era
40  XXXII|           era in sussulto. Allora pensò che la necrologia gliela
41 XXXIII|           ci fu un momento in cui pensò di correre fuori, di correre
42 XXXIII|         poi, ritornato più calmo, pensò che quei fiori non potevano
43  XXXIV|          Maria. Il povero vecchio pensò che era stato il Signore
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