Parte

 1      I| giornata, le lacrime sparse, il freddo della sera e l'odore del
 2      I|    dello stomaco.~ ~- Maria, fa freddo. È meglio che ci ritiriamo, -
 3    III|      faceva a Maria  caldo  freddo: aveva quella sua bimba
 4     VI|     alle volte era con lui così freddo, che si avvicinava a scortese...
 5   VIII|         pallido, con un sorriso freddo, un po' anche sarcastico,
 6     IX|       solo solo sentiva di aver freddo. Ma, così raggomitolato
 7      X|         tepido e profumato - al freddo e ai ghiacci della vecchia
 8      X|       vecchia Siberia.~ ~Quanto freddo e quanta neve!...~ ~Quel
 9      X|     serrate dalla miseria e dal freddo, colle muraglie, per il
10     XI|    marchese apocrifo, elegante, freddo, epigrammatico, che in una
11    XIV|        sentire, quei brividi di freddo che corrono fra carne e
12    XIV|     piedestallo, per sentire il freddo del marmo. Anche il giovanotto
13    XIV|    mantellina con un brivido di freddo.~ ~- Lo indovino, lo sento;
14    XIV|    povero Sandrino, al quale il freddo della sera aveva fatto un
15    XIV|          è meglio ritornare; fa freddo qui, e le potrebbe far male.~ ~-
16    XIV| affusolate, lo spiava un occhio freddo, attentissimo.~ ~Lalla si
17  XVIII|    Lalla non fecero  caldo  freddo.~ ~- Ho fatto bene - pensava -
18  XXIII|   contento.~ ~Quel tono aspro e freddo, quella severità del marito,
19  XXIII|       resto ho un bel mostrarmi freddo, inurbano con quello sfacciato:
20   XXIV|       mezze parole, i sorrisi a freddo, i musi lunghi della Bertù,
21   XXIV|        con lui un contegno così freddo ch'egli, per forza, dovette
22    XXV|     bizzarri che la nebbia e il freddo della notte vi avevano disegnati.~ ~
23    XXV|         non ci riuscì. Rimaneva freddo, cupo, coll'immagine di
24   XXVI|        stupida, quella mummia a freddo della Bertù!) diceva di
25   XXVI|      essere stato ingiustamente freddo con lui e quasi sgarbato.~ ~
26   XXVI|    volle tenerlo, perchè aveva, freddo, e finalmente con un lungo -
27  XXVII|         ora acceso d'amore, ora freddo e ironico ed ora pallido,
28 XXVIII|       Il sangue tornava calmo e freddo, il cuore non batteva più
29 XXVIII|   teatro: quel vuoto, quel buio freddo, l'oro sbiadito dello stucco
30 XXVIII|      Giacomo venendo allora dal freddo della strada, si sentì bruciare
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