Parte

 1      I|         sulla tolda, gli fecero sentire, oltre il vuoto doloroso
 2      V|     aveva la maestà, i modi, il sentire di una gran dama; Renata,
 3     XI|      smorfie, trovando, nel suo sentire d'inglese, quel baccano
 4    XIV|      sentiva, o almeno dicea di sentire, quei brividi di freddo
 5    XIV|   finalmente con una finezza di sentire che fece piangere il buon
 6    XIV|     fronte sul piedestallo, per sentire il freddo del marmo. Anche
 7    XVI|         ogni momento credeva di sentire dietro le spalle il riso
 8   XVII|        Anche Lalla cominciava a sentire nel suo sangue il sangue
 9   XVII|       nell'anima, col tuo retto sentire per guida, e trionferai...
10    XIX|   sorella, e se oggi comincio a sentire per voi un altro affetto,
11     XX| donnaccie da trivio, mi facesti sentire tutti gli spasimi, mi facesti
12     XX|         cielo!~ ~- Voglio farmi sentire; voglio vendicarmi, voglio
13     XX|        vendicarmi, voglio farmi sentire da tutti, e poi... e poi
14   XXII|       corte?... Amarmi?... lei? Sentire simpatia per me, che devo
15  XXIII|          e colla scusa di voler sentire l'Ave Maria di Gounod, che
16  XXIII|       di più?~ ~- Perchè mi fai sentire nel cuore, nel sangue, ciò
17  XXIII|             Che cosa ti faccio, sentire, Nino?~ ~- Sei terribile!...
18  XXIII|        che non poteva a meno di sentire una certa ripugnanza scorgendo
19  XXIII|     senza muoversi, senza farsi sentire, sorrise con una contentezza
20   XXIV|         sensualità vi si faceva sentire ancora più prepotente per
21   XXIV|   scandalo; uno scandalo che, a sentire lo stesso Pier Luigi, pareva
22 XXVIII|        memoria, ma le stavano a sentire ogni giorno, senza interromperla,
23 XXVIII|      perdutamente e ritornava a sentire inquietudini e turbamenti,
24 XXVIII|         le disse Giacomo, - per sentire ciò che si deve fare.~ ~-
25 XXVIII|    nell'altra camera, gli parve sentire qualcuno che si movesse
26   XXIX|         ciò che poteva vedere e sentire. La Nena, in sulle prime,
27    XXX|        quantunque cominciasse a sentire una soggezione indefinibile
28   XXXV|         contessina Giulia e per sentire da lei stessa s'ella acconsente
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