Parte

 1    III|   Anatolio non domandò che due cose: il piacere e un figlio
 2   VIII| stizzito.~ ~- Devo parlarti di cose serie.~ ~- Serie proprio?~ ~-
 3     IX|     marito poco fa, alludete a cose estranee del tutto, che
 4    XIV|      gli spiaceva punto. Ma le cose, intanto, non progredivano;
 5    XIV|  scollato, da far vedere certe cose di cui Giunone sarebbe rimasta
 6    XIV|        e continuò a sognare le cose più strane. Sognava di farsi
 7    XIV|       di vista la realtà delle cose e, svanita la spensierata
 8     XV|       Ma se un simile stato di cose egli aveva potuto sopportare
 9     XV|           senza saperlo. Certe cose delicate, quando si credono
10     XV|     doveva essere uno stato di cose insoffribile e da non potersi
11    XVI|   debito. Novellino a siffatte cose, egli non chiuse occhio
12  XVIII|      Vergine del Murillo.~ ~Le cose erano a questo punto, quando
13    XIX|     aspetta; ha da parlarti di cose molto serie, molto importanti.
14  XXIII|    sollievo che dispiacere; le cose lunghe diventano serpi,
15  XXIII|       concluse - sapete far le cose per bene. Si direbbe di
16  XXIII|        si dicono queste brutte cose! - Le pareti hanno le orecchie
17  XXIII|    tanto ingegno! Tu sai tante cose, ed io, invece, non sono
18  XXIII|    lasciare.~ ~Stavano così le cose, quando la Prefettessa di
19  XXIII|            Avevi da parlare di cose molto importanti, col signor
20   XXIV|    vedere come si mettevano le cose.~ ~- Mio fratello, - esclamava
21  XXVII|      illusioni: lo stato delle cose era molto grave. Fra i più
22  XXVII|      col quale si discutono le cose sacre, il povera duca d'
23  XXVII|    sulla vera condizione delle cose?... Uno scopo, e recondito,
24 XXVIII| ricredersi. E come stessero le cose fu chiaro a tutti i curiosi,
25 XXVIII|        udiva parlare di queste cose, si sentiva venire i brividi. -
26    XXX|  uccideva!... Era uno stato di cose che non poteva durare; era
27    XXX|        con sua moglie di molte cose, animandosi e sorridendo