Parte

 1      I|          dieci e mezzo suonarono all'orologio della sala, egli disse alla
 2     VI|              sui due piedi, guardò l'orologio e borbottò accigliato che
 3     XI|               Sacripante! ho rotto l'orologio! - Giorgio, dopo essersi
 4    XVI|           vita: erano i battiti dell'orologio.~ ~- Ah, sì, sì, le trenta
 5    XVI|          avrebbe potuta pagare che a orologio venduto. Durante il viaggio,
 6    XVI|           non aveva voluto vendere l'orologio in paese; in città, almeno,
 7    XVI|            suo vecchio compagno... L'orologio era una memoria della sua
 8    XVI|             No; non doveva vendere l'orologio della mamma. Il venderlo
 9    XVI|             vetro, il castello di un orologio che stava aggiustando, si
10    XVI|             già in mano il suo bravo orologio, stava appunto per fare
11    XVI|            vorrei... cambiare il mio orologio. Ma non ho premura, posso
12    XVI|              colla bocca aperta, e l'orologio da vendere in tasca. Non
13    XVI|          guadagnare trenta lire coll'orologio della sua povera mamma,
14    XVI|             mio - domandò, levando l'orologio dal taschino - quanto me
15    XVI|               i quali comperavano un orologio davvero, come la faccenda
16    XVI|           piangere:~ ~- Rubato!... l'orologio della mia povera mamma!...
17     XX| giuocherellando colla catenella dell'orologio fra le dita tremanti, di
18    XXI|              dopo di aver guardato l'orologio, avvertì gli sposi di affrettare
19  XXIII|            mano colla catenella dell'orologio del Vharè:~ ~- Mi confesso,
20 XXVIII|             disse forte, indicando l'orologio a pendolo della caminiera: -
21 XXVIII|             trasalirono quasi: era l'orologio della caminiera che suonava
22 XXVIII|           quel primo giorno in cui l'orologio a pendolo l'aveva salvata.
23   XXXI|           erano sonate le undici all'orologio della piazza. E poi, gli
24   XXXI|           alzò colla mano il piccolo orologio che Andreina portava appeso