Parte

 1     VI|         il duca si sentì libero e padrone di andarsene a suo piacimento.
 2     IX|         metodo. A conti fatti, il padrone sono io.~ ~- Non dimenticare
 3    XII|           La sala dove stavano le padrone era vicina al tinello, tanto
 4   XIII|     Ritorni a casa; è arrivato il padrone!~ ~- Il babbo, il babbo!
 5    XVI|     vedere se in bottega c'era il padrone; con quello gli pareva di
 6   XXII|        quell'aria indefinibile di padrone del mondo e di grand'uomo
 7   XXII|      avevano voluto molto bene al padrone di casa. Con quel suo istinto
 8   XXII| riputazione e non voleva darsi un padrone.~ ~Subito appena si furono
 9  XXIII|           sempre lasciato libero, padrone di ; invece quella voluttà,
10  XXIII|         metterlo alla porta, buon padrone; ma tocca a te: sei tu...
11    XXV|      signor conte era matto, buon padrone! Lui non voleva seguirlo
12   XXVI|           pure: quando tornerà il padrone ti chiamerò.~ ~La Nena uscì.~ ~
13  XXVII|        lui, Sandro Frascolini, il padrone, il despota18, quello che
14 XXVIII|          amante.~ ~Non era lui il padrone e l'arbitro della sua vita?...
15 XXVIII|          era il suo amante ed era padrone, padronissimo di andare
16   XXIX|        che parte si va dal vostro padrone?~ ~- Non è in casa - rispose
17   XXIX|         Accompagnatemi dal vostro padrone, subito. Andate, presto!...
18   XXIX|           doveva avvertire il suo padrone di quanto accadeva; corse
19   XXIX|     gridava per dare l'allarme: - Padrone! signor padrone!~ ~Il Vharè
20   XXIX|        allarme: - Padrone! signor padrone!~ ~Il Vharè si presentò
21   XXXI|     maltrattato ingiustamente dal padrone.~ ~Giacomo si fermò di botto,
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