Lorenzo Magalotti
Relazioni di viaggio in Inghilterra, Francia e Svezia

RELAZIONE D'INGHILTERRA

Stato della corte d'Inghilterra

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Stato della corte d'Inghilterra

 

Corte del re.

 

Carlo secondo, re.

Gran contestabile. Questa carica altre volte è stata permanente, ora però non s'usa di conferirla che per un tempo determinato, e quello brevissimo. Una delle ragioni è l'eccessiva autorità che ella ritiene in virtù del suo primo stabilimento, per la quale ha diritto sopra tutto il Regno, onde in un certo modo fa uggia alla stessa dignità reale. Il motivo di conferirla in oggi par che venga unicamente o dall'occorrenze di giudicature di pari e baroni del Regno o da funzioni solenni, come coronazioni di re e regine, nozze ed altre pubbliche solennità. Il gran contestabile durante il tempo della sua dignità porta in mano una bacchetta bianca dell'altezza di un uomo in circa, alla quale s'appoggia camminando.

Grand'ammiraglio, Jacomo, duca di York, fratello unico del re.

L'arcivescovo di Cantorbery, primate d'Inghilterra.

Gran cancelliere fu già Odoardo Haid, conte di Clarendon. Questa carica ha l'uso del gran sigillo e soprintende universalmente a tutta la giudicatura civile e criminale.

Gran tesoriere. Questa carica è vacante per la morte di milord Southampton, ed era presentemente esercitata da quattro deputati del re, de' quali s'è fatta menzione altrove. È però da sapere che la tesoreria generale fornisce tutte l'altre tesorerie del re, colando in essa tutte l'entrate regie registrate ne' libri maestri, tenute dai commessi del gran tesoriere con somma puntualità ed esattezza, essendo sottoposti a rigorosissime revisioni de' conti. Paga la milizia e ogn'altra spesa della casa, gli offiziali del re e della Corona, eccettuati quelli che son pagati da altre tesorerie minori, subordinate ad essa. Queste sono la borsa privata, la tesoreria detta della casa, la tesoreria dell'armata, la borsa del gabinetto. La prima paga tutto quello che per via di pensioni, d'uffizi, d'aiuti di costa e d'altri titoli straordinari ordina che sia pagato; e questa ha un tanto il mese d'ordinario dalla gran tesoreria. La seconda paga tutti quegli offiziali che dependono dal gran scudiere, che corrisponde al maiordom maggiore della corte d'Italia. La terza paga tutto ciò che necessariamente occorre di spesa in occasione d'armamento di flotte. L'ultima è affatto per l'uso del re, de' suoi piaceri. A queste s'aggiugne in tempo di guerra la tesoreria delle prese, la quale riceve gl'ordini dal re per l'impiego di quei danari che si ritirano dalle vendite delle suddette prese. S'aggiungono inoltre i pagatori particolari delle guardie, tanto a cavallo quanto a piedi, avendo quasi ciascuna di esse particolar tesoriere.

Guardasigilli, milord Brigeman. Questa è una spezie di carica subalterna del cancelliere. Guardiano del sigillo privato, milord Robertz.

Gran maresciallo. Questa carica è ereditaria nella casa dei duchi di Norfolck; ora però è vacante per esser questo ramo cattolico, onde non possono pigliare il giuramento di riconoscere il re per capo della religione, independentemente dal papa. Il gran maresciallo ha diritto sopra tutta la nobiltà, decidendo in tutto ciò che concerne materia d'onore e di cavalleria, sia lite di precedenza sia querela sia prigione sia duello. È però carica d'onorevolezza ma di nessuno emolumento.

Gran ciambellano: il conte di Lindesey, nella di cui famiglia quella carica è ereditaria. Questa ancora non è che di mera apparenza e non fa figura, salvo che in occasione di pubbliche e straordinarie solennità. Porta bacchetta bianca.

General Giorgio Monk, duca d'Albemarle, grande scudiere.

Il suddetto ciambellano del re, Odoardo Montaigu, conte di Manchester: corrisponde al maestro di camera; porta bacchetta bianca e chiave d'oro allato, attaccata a un nastro turchino.

Sotto ciambellano, il cavaliere Carteret, carica subalterna del ciambellano.

Gran maestro della casa Jacomo Boutler, duca d'Ormond: porta bacchetta bianca.

Controlleur della casa, milord Fiscardin, della casa Barkley: porta bacchetta bianca.

Sotto controlleur, il cavalier Clifford: porta bacchetta bianca.

Primo gentiluomo della camera, il conte di Barthe, di casa Grinvell: porta chiave d'oro.

Gentiluomini della camera: questi sono ordinariamente de' primi del Regno.

Primo segretario di stato, milord Arlington.

Segretario di stato, il cavalier Morice.

Cancelliere della tesoreria, milord Ascheley: depende dal gran tesoriere ed è come suo aiuto principale.

Tesorier dell'armata navale, il conte d'Anglesey: amministra tutto il danaro dell'armamento e mantenimento della flotta.

Segretario dell'armata navale, il signor Penn: depende dal grand'ammiraglio.

Capitan delle guardie di pensionari, milord Bellasis.

Capitan delle guardie della Manica, milord Grandison.

 

 

Corte della regina.

 

Caterina, principessa di Portogallo, regina d'Inghilterra.

Grand'elemosiniere, milord Filippo Howard, fratello del duca di Norfolck.

Ciambellano: la carica è sospesa. L'aveva milord Cornbury, figliolo primogenito del suddetto cavaliere. Si credeva potesse averla il conte di Sunderland, della casa Cidney.

Gentiluomo della camera del re: la carica l'uso della chiave d'oro.

Gran scudiere, <il cavaliere> Montaigu.

Segretario, il cavaliere Bellin.

Prima dama d'onore, la contessa di Suffolk: porta chiave d'oro.

Sotto questa sono le dame d'onore, che sono delle principali del Regno e tutte maritate, dopo le quali vengon le figlie d'onore, che averebbon a esser fanciulle, e queste hanno quartiere in Whitthall.

 

 

Corte della regina madre.

 

Grand'elemosiniere, milord Montaigu, fratello del conte di Manchester: questo è presbiterano, quello cattolico.

Ciambellano, Arrigo Germain, conte di S. Albano.

Gran scudiere, milord Arondell, nome di casato, non di titolo, come in casa Howard.

Segretario, il cavaliere Winter.

Prima dama d'onore la duchessa douariera di Richmont, rimaritata a un giovane della casa Howard, sorella del duca di Buckingam e zia del vivente duca di Richmont.

 

 

Corte del duca di York.

 

Primo gentiluomo della camera, il marchese di Blancfort, franzese della casa Duras, nipote del marescial di Turena e anche tesoriere della borsa privata del duca.

Grande scudiere, Arrigo Germain, nipote e erede del conte di S. Albano.

 

 

 


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